DISPERSIONE DI IDROCARBURI DAL CENTRO OLI COVA DI VIGGIANO IN VAL D’AGRI, NELLA VALLE DELLE BANANE: COLPE E COPERTURE

LA PAROLA ALL’ESPERTO: IL PROF.FRANCO ORTOLANI DELL’UNIVERSITA’ DI NAPOLI
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Un appuntamento ormai fisso con il prof. Franco Ortolani dell’Universita’ di Napoli. Al professore, stenuo paladino della preservazione dall’inquinamento degli acquiferi, abbiamo rivolto delle domande sull’Inquinamento in val d’Agri.

MEZZOSTAMPA: Professore, a proposito di questa fuoriuscita di tonnellate di idrocarburi dal Centro Oli di Viggiano all’inizio del 2017, vorremmo sapere dove finisce la “dabbenaggine” e dove comincia il “sostegno esterno” a chi delinque?

ORTOLANI: Il fatto è grave! Tonnellate di petrolio si sono disperse nel sottosuolo e nella falda acquifera che defluisce verso il vicino bacino artificiale del Pertusillo nel quale si accumulano circa 155 milioni di mc di acqua utilizzata in Basilicata e Puglia per l’approvvigionamento acquedottistico e per l’irrigazione. Il fatto di per sé rappresenta un reato da punire secondo le leggi vigenti. Le indagini della Magistratura sono in corso.

MEZZOSTAMPA: Ma chi ha commesso il reato? Chi è stato a provocare questo grave inquinamento?

ORTOLANI: L’ENI è proprietaria del Centro Oli! Il reato è grave in quanto minaccia di inquinare un volume enorme di acqua che ha una importanza strategica. L’avesse commesso un cittadino qualunque, ora non si troverebbe certamente a piede libero intento a spassarsela! Per ora si sa che l’ENI ha commesso un reato grave in val d’Agri e che tale reato può minacciare irreversibilmente una strategica risorsa idrica. Gentiloni, non poteva non conoscere queste cose, quando l’11 maggio 2017, in occasione dell'evento "ENI con l'Italia", svoltosi nei laboratori di ricerca ENI, ha avuto l’incontro con gli studenti lucani a San Donato Milanese, alla presenza dell’amministratore delegato di Eni che è il potenziale responsabile del reato. Gentiloni che tutela tutti i cittadini e non solo gli interessi di ENI avrebbe potuto prendere le parti dei cittadini e spendere parole di sostegno del rispetto delle leggi vigenti ergendosi a garante della rimozione di tutte le fonti inquinanti e di controllore istituzionale delle attività palesemente inquinanti come quelle petrolifere in un’area ricca di acqua. Risorsa insostituibile da tutelare anche per i giovani studenti che hanno partecipato all’incontro. Secondo quanto riportano i mass media Gentiloni, parlando di Eni ha detto che “è un modello anche in termini di responsabilità sociale. Poi può esserci qualche polemica, qualche critica, spesso frutto ahimè di provincialismo che ogni tanto attraversa il nostro Paese”.

MEZZOSTAMPA: Prof. Ortolani, ma Gentiloni da che parte sta? Infatti, mi sembra che parli come un difensore dell’ENI e non come un Primo Ministro che fa gli interessi dei cittadini. Lei che ne pensa?

ORTOLANI: Certamente dalla posizione di Gentiloni parte un messaggio che non è quello di uno strenuo difensore delle risorse naturali di importanza strategica come l’acqua; certamente non quella di un garante istituzionale super partes del rispetto delle vigenti leggi che vietano che si commettano reati contro ambiente e risorse idriche. Ma l’immagine che emerge sembra quella di una persona non informata dei fatti: cosa non credibile perché non può essere andato ad un incontro con gli studenti lucani senza essersi adeguatamente documentato sulla situazione della val d’Agri e del sequestro degli impianti del Centro Oli di Viggiano in seguito al citato reato. Allora si affaccia una inquietante immagine: quella di una persona che non abbia voluto ammettere che ci sia stato un reato in val d’Agri e conseguentemente abbia volutamente fornito un assist all’ENI prendendosela con le critiche provinciali circa l’operato della multinazionale in val d’Agri. In pratica ha pubblicamente fornito un sostegno esterno istituzionale all’ENI rilanciandone le “responsabilità sociali”, e in quanto all’ENI, come può avere interpretato questo atteggiamento presidenziale? Per Gentiloni ENI è più sociale dell'acqua potabile? Quindi ENI è solo SOCIALE, ENI è solo buona! Sono i cittadini, i soliti provinciali che fanno confusione, altrimenti si starebbe in grazia di Dio! L'acqua potabile è BUONA in città; solo in Provincia può essere "non buona"?

MEZZOSTAMPA: Abbiamo capito, come al solito si tende a minimizzare e a chiudere al più presto l'incidente. Alla fine chi protesta è considerato provinciale e nemico del progresso. Siamo alle solite!