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RISPETTO PER I MONUMENTI DELLA NATURA: I SANTUARI DELL'ACQUA POTABILE CHE CI ALIMENTANO GRATUITAMENTE
Prof.Franco Ortolani, geologo, Ordinario di geologia presso l'UNINA, Senatore della Repubblica del Movimento 5 StelleQuali “menti eccezionali” possono avere autorizzato il permesso di ricerca di idrocarburi Nusco in Campania? Il permesso comprende anche la parte nordorientale dei Monti Picentini costituiti da rocce carbonatiche carsificate che ci alimentano con oltre 10.000 litri al secondo di acqua potabile.
Le rocce carbonatiche hanno la superficie caratterizzata da forme carsiche notissime in letteratura come gli inghiottitoi che drenano la Piana del Dragone ed il Lago Laceno e tante altre visibilissime.
Attività inquinanti come quelle petrolifere, le discariche ed altre sono assolutamente incompatibili con la tutela della risorsa idropotabile tenendo presente che il sistema idrogeologico continuerà ad erogare acqua potabile per l’eternità, cioè fino a quando uno sconvolgimento tettonico cambierà la struttura dell’Appennino e fino a quando continueranno a cadere precipitazioni.
Incombe un’altro problema sul serbatoio idrogeologico del Monte Partenio: c’è chi pensa a realizzare una galleria stradale che lo attraverserebbe per collegare il baianese con la Valle Caudina a Cervinara. (n.d.r.: questo è un progetto vecchio che risale a più di 30 anni fa, il redattore di Mezzostampa, nonchè geologo Prisco Cutino, fu l'autore della relazione preliminare ai fini della realizzazione della galleria che collegava il Vallo di Lauro Baianese con la Valle Caudina. L'incarico fu dato dalla Comunità Montana del Vallo di Lauro Baianese al geol. Mario Maurella, defunto, con cui collaboravo).
L’acquifero è caratterizzato da attiva circolazione idrica sotterranea come si vede dalla carta idrogeologica nella quale le frecce blu indicano i deflussi sotterranei. In occasione di eventi piovosi prolungati, come si è verificato nel dicembre 1999 quando si innescarono colate di fango che devastarono parte di Cervinara e di S. Martino Valle Caudina, si verifica un rapido sollevamento delle falde all’interno dell’acquifero. Una galleria quasi sicuramente intercetterebbe le falde profonde creando scompensi alla circolazione idrogeologica come già accaduto con la galleria autostradale sotto al Gran Sasso.
L’Irpinia è ricca di eccezionali monumenti della natura: i santuari dell’acqua potabile.
Si invitano le “menti eccezionali” che hanno autorizzato il permesso Nusco e quelle che pensano alla galleria sotto al Partenio di riflettere sul fatto che stanno autorizzando e pensando interventi umani su monumenti irripetibili della natura: sui santuari dell’acqua potabile.