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SCAFATI, ALLAGAMENTI 2: APOCALISSE DELLE CITTÀ DELL' AGRO: CHIESTO LO STATO DI EMERGENZA NAZIONALE DA MONICA PAOLINO
Monica Paolino, Consigliera Regionale di Forza ItaliaVogliamo ribadire che quello che sta succedendo a Scafati, e in tutte le città dell’Agro e alle falde del Somma-Vesuvio, che non è colpa di nessuno il fenomeno degli allagamenti, quindi, non è colpevole il Sindaco di turno o i sindaci del passato, ancor più quelli che verranno. Il motivo è molto semplice: Il problema non è solo di Scafati, la nostra cittadina, ma anche di Poggiomarino, Terzigno, S. Giuseppe Vesuviano, Striano, e in tutto l’Agro, città che gravitano alle falde del Soma-Vesuvio. Città i cui territori formano, tutte insieme, una vera e propria grande vasca di laminazione urbana naturale (vedi figura in alto), cioè di accumulo di acque provenienti dal Somma-Vesuvio. Semmai le colpe stanno nell’approntare interventi immediati, che precedono e seguono gli allagamenti, affinchè si riduca il disagio della popolazione, da qui l’intervento della Protezione Civile, dei vigili e FF.OO, e quant’altro possa servire.
I colpevoli però ci sono, e sono quelli che negli ultimi 60 anni hanno trasformato le vie di scolo delle acque provenienti dal Vesuvio in stradine e strade asfaltate con muretti laterali che impediscono il defluire delle acque nei terreni circostanti.
Quelli che hanno chiuso il canale Conte di Sarno, che è stata la causa dell’aumento dell’aliquota di acque di scorrimento, che prima venivano drenate da questo canale.
Urge completare al più presto la rete fognaria, per alleviare il fenomeno degli allagamenti, anche se procurerà disagi ai cittadini e al commercio.
E’ importante poi la pulizia delle caditoie. Ma soprattutto approntare interventi atti a lenire i disagi della popolazione, sia prima (con l’allerta data dalla Protezione Civile), sia dopo, con la chiusura di strade a rischio allagamenti o allagate.
E’ importante sbloccare Il Grande Progetto Sarno, criticato da una certa parte della politica, che è un tentativo per cercare di fare qualcosa per alleviare questo problema, altrimenti si deve sperare che ci sia sempre il sole, poiché alle prime gocce di pioggia si ripresenterà, come è successo ieri, il problema degli allagamenti, anzi, vere e proprie inondazioni.
Il progetto Grande Sarno e le vasche di esondazione (con tutti i dubbi e le critiche che si possano fare sulla localizzazione) restano per ora l’unico tentativo di risolvere il problema degli allagamenti nel nostro territorio. D’altronde, se il progetto non fosse valido, non avrebbe avuto il parere favorevole del VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e della Commissione Europea che ritennero il progetto idraulico una soluzione utile per un territorio ormai mortificato da anni e anni di inondazioni.
Intanto, qualcosa bisogna fare e per questo abbiamo chiesto alla nostra Consigliera Regionale di riferimento, Monica Paolino, cosa si sta facendo nell’immediato: “Questa mattina ho indirizzato una richiesta al governatore De Luca e all'assessore Bonavitacola per sollecitare il Consiglio dei Ministri a dichiarare per le città maggiormente colpite dai disagi del #maltempo, lo stato di #emergenza nazionale, ai sensi dell’art. 24 co.1 del D.lgs 2 gennaio 2018 n.1 del ‘Codice della Protezione civile’.
La giornata di ieri, ma non solo, ha letteralmente messo in ginocchio le città di Scafati, S.Marzano, Sarno e Angri, completamente sommerse e devastate dalle piogge e dalle esondazioni del fiume #Sarno.
A #Scafati, lo scenario era a dir poco apocalittico, con strade impraticabili, centro e periferia allagati, auto in panne e cittadini sequestrati nelle loro case, attività commerciali e scuole. Tralasciando l’assenza delle istituzioni in un quadro in cui la presenza della Protezione civile e di un numero cospicuo di vigili urbani sarebbe stata da supporto, è evidente che, nelle città maggiormente interessate dai disagi e dai danni a cose e attività, non vi sono i giusti #mezzi per fronteggiare situazioni emergenziali di questo tipo. Analogamente è accaduto nei paesi del bacino del Sarno.
Per tutti i #danni risolvibili con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria ho chiesto, inoltre, la convocazione immediata di un tavolo operativo con i tecnici dei comuni interessati dai disagi.
Questo, al fine di evitare #pericoli per la pubblica incolumità e favorire il ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni interessate al ripristino delle strutture danneggiate”.