TORRE ANNUNZIATA, 7 ANNI FA IL CONVEGNO DEI LIONS POMPEI ALLA NOVARTIS SULL'"USO DEI TELEFONINI, DANNI ALLA SALUTE PER IL LORO UTILIZZO NELL'AMBITO LAVORATIVO"

Eravamo stati lungimiranti 7 anni fa nell'organizzare questo convegno su un argomento di cui se ne torna a parlare e che finalmente, è sentenza di ieri, che un giudice della Corte D’Appello di Torino ha stabilito “Un nesso casualità” tra telefonini e tumori, benchè non ci siano prove scientifiche chiare
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Tre ore di uso intensivo di cellulare al giorno per 15 anni consecutivi e Roberto Romeo, 57enne, dipendente Telecom, colpito da neurinoma del cervello si è visto riconoscere dal tribunale di Ivrea la correlazione con il tumore cerebrale e una rendita vitalizia per malattia professionale. I giudici hanno stabilito che esiste un effetto cancerogeno delle onde elettromagnetiche del telefonino. Oggi la sentenza finale della Corte D’Appello di Torino che ha stabilito “un nesso casualità” tra telefonini e tumore tumori, benchè non vi siano prove scientifiche chiare. L’INAIL era ricorsa in appello e solo oggi la sentenza che confermava quella di prima istanza. 

L’annuncio della decisione in Appello è stato comunicato dagli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone, che per lo studio legale torinese Ambrosio e Commodo seguono da tempo la vicenda di Roberto Romeo, un ex dipendente di Telecom Italia che lavorava come responsabile di una squadra di tecnici, incaricata di riparare i guasti sulla rete telefonica. Nel 2017 aveva spiegato che durante i turni di lavoro faceva un uso continuo del cellulare per coordinare il suo gruppo di lavoro, restando tra le 4 e le 5 ore al telefono ogni giorno, per circa 15 anni. 

Romeo si era accorto di avere problemi all’udito, che trattato con le normali terapie non aveva riscontrato miglioramenti, finchè ulteriori indagini gli avevano diagnosticato un neurinoma, un tumore benigno del nervo acustico, uno dei più frequenti tra quelli intracranici e le cui cause erarno e sono ancora sconosciute. Operato, per rimuovere il neurinoma, aveva perso l’udito da un orecchio. Romeo fece causa all’INAIL che non gli aveva riconosciuto la malattia professionale. 

In primo grado il Tribunale di Ivrea aveva stabilito che il neurinoma era stato causato da un uso prolungato del cellulare e riconobbe a Romeo una invalidità del 23%, determinando a Romeo una pensione di 6000 euro l’anno. L’INAIL era ricorsa in Appello e ora, con la decisione dei giudici di Torino, la sentenza è stata confermata. Ma quello di Romeo non è stato l’unico caso, il primo fu Innocente Marcolini, 60 anni, un dirigente di una multinazionale di un dirigente di una multinazionale di  Carpendolo (Brescia). Anche allora fu stabilita la correlazione tra onde elettromagnetiche del telefonino e tumore al cervello. 

Insomma, noi lions di Pompei host, organizzando questo convegno, fummo precursori  e veggenti sull'uso smodato dei telefonini. Su sollecitazione di un socio, Salvatore Carollo, ispettore dell’ASL, e dei dirigenti della NOVARTIS di Torre Annunziata, il Presidente del club lions, geol.Prisco Cutino, prese la palla al balzo e diede il via all’organizzazione del  convegno. 

Il convegno, ad alto contenuto scientifico, fu organizzato dal lions club Pompei host presso la fabbrica di medicinali NOVARTIS di Torre Annunziata, che lo sponsorizzò. Si tenne Venerdì 15 Marzo 2013, durante la Presidenza del sottoscritto, geol. Prisco Cutino. 

L'interessantissimo convegno ebbe relatori di indubbio valore quali: 

-il dott. Francesco Dal Poggetto, esperto in campi elettromagnetici, che relazionò sui "campi elettromagnetici e le problematiche industriali e domestiche"; 

-il prof. Giulio Tarro, Primario Emerito dell'Ospedale Cotugno di Napoli, nonché Chairman della Commissione sulle biotecnologie della virosfera WABT-UNESCO di Parigi, presidente della Fondazione internazionale Beaumont-Bonelli, che ha relazionò su "Energia elettromagnetica e Salute"; 

-il Magistrato, dott. Carlo Fucci, che relazionò su "Profili Giuridici e conseguenze risarcitorie e penali"; 

- l'ing. Sandro Starace, responsabile della sicurezza della fabbrica Novartis, che relazionò su "Sicurezza nell'ambiente di lavoro Novartis"

-Il collante dei relatori fu il moderatore, avv. Gennaro Torrese, Presidente dell'Ordine degli avvocati di Torre Annunziata, mentre le conclusioni furono del dott. Emilio Cirillo, past Governatore del Distretto lions 108ya, nonché Dirigente Sanitario della Casa di Cura Maria Rosaria di Pompei. 

Aprì il convegno per un indirizzo di saluto il Presidente del Club Lions Pompei, geologo Prisco Cutino. Il Presidente Cutino spiegò agli ospiti intervenuti il perché di questo convegno e chi sono i lions e cosa fanno (portare alla ribalta problemi di interesse generale e a volte anche a risolverli).

Subito dopo fu la volta del Direttore del sito Novartis, dott. Nicolas Chornet, che entusiasticamente diede l'ok ad ospitare il convegno, seppure con delle limitazioni riguardo al numero dei partecipanti (max 80), spiegando che l'oggetto del convegno fungeva anche come aggiornamento per i propri funzionari e tecnici, venuti anche da altre regioni d'Italia. 

Dopo i saluti del Sindaco di Pompei, avv. Claudio D'Alessio, che volle ringraziare il club lions Pompei host, di cui è socio e past President, e, inoltre, si meravigliò di avere sul territorio una eccellenza come la Novartis. A seguire il Vice Commissario straordinario portò i saluti del Comune di Castellammare di Stabia. Chiuse i saluti il Direttore del Dipartimento Prevenzione dell'ASL NA SUD, dott. Francesco Giugliano. 

Abilmente, il moderatore, avv. Gennaro Torrese, coinvolse i relatori con commenti e domande molto precise e significative. Il primo relatore, il dott. Francesco Dal Poggetto, spiegò tecnicamente i campi elettromagnetici e le loro implicazioni nella società, dai telefonini, ai televisori,computer, alle antenne, ai forni a microonde, etc., dando un quadro esauriente del perché i telefonini, se usati per troppo tempo e troppo vicini all'orecchio possono provocare danni al cervello, in qualche caso anche tumori. Spiegò e fece vedere perché non bisogna usarlo in auto, dove le onde elettromagnetiche si amplificano di molto essendo schermate dalla carrozzeria dell'auto, avendo la funzione di forno a microonde. Consigliò quindi di usare in auto il cellulare con cautela, ricorrendo all'utilizzo degli auricolari, o del vivavoce. E non basta, come dicono le avvertenze dei telefonini, metterlo a 2-3 cm di distanza dall'orecchio. Insomma, fece capire all'attento e competente pubblico, il problema dei campi elettromagnetici. Concludendo anche con la notizia che l'Italia ha i parametri limite più restrittivi di tutto il mondo. 

Una volta sviscerato il problema dal punto di vista fisico, il moderatore diede la parola all'illustre scienziato, prof. Giulio Tarro, virologo di fama mondiale, che sviscerò il problema dal punto di vista delle implicazioni sulla salute. Spiegò anche che non bisogna demonizzare troppo i telefonini e cordless, e altri congegni, ma è l'uso sconsiderato del telefonino o del cordless che può provocare la formazione di micronuclei: Questi sono filamenti spezzati del DNA, i quali indicano che le cellule non sono più in grado di ripararsi correttamente. Alcuni studi condotti dall'industria delle telecomunicazioni confermano che le radiazioni emanate dai cellulari producono micronuclei nelle cellule ematiche umane a livelli più bassi rispetto a quelli previsti dalle normative del governo USA. Tuttavia si deve ricordare che i tumori sono causati da un danno genetico e la presenza di tali micronuclei nelle cellule potrebbe essere il primo segnale d'allarme del cancro. Un ricercatore britannico, Alisdair Phillips ha scoperto che pochi minuti di esposizione a radiazioni simili a quelle dei cellulari possono trasformare un cancro attivo al 5% in uno attivo al 95%. Inoltre i danni causati dall'esposizione a microonde basse rispetto ai limiti di legge attuali causerebbe un aumento dell’attività delle cellule tumorali e danni genetici non più sanabili e trasmessi alle generazioni di cellule successive. 

Il moderatore evidenziò come gli studi condotti sulle onde elettromagnetiche erano però commissionati agli scienziati dalle grandi multinazionali e quindi spesso addolciti per non andare contro chi li ha pagati. 

Dopo il break e una volta sviscerato il problema riguardo la salute, diede la parola al dott. Carlo Fucci, magistrato, che parlò delle implicazioni risarcitorie e penali dei danni da microonde. A questo proposito parlò dell'unico caso (8 anni fa) che si è verificò in Italia riguardo ai danni dell'uso indiscriminato del telefonino. L'uomo, Innocente Marcolini, 60 anni, un dirigente di una multinazionale di Carpendolo (Brescia), era stato infatti colpito da un neurinoma al nervo trigemino, diretta conseguenza di 12 anni passati con il telefonino incollato all'orecchio. Fece causa all'INAIL per vedersi riconosciuta la malattia come causa di lavoro. Dopo una prima sentenza negativa, sia in la Corte di Appello che la Cassazione, gli diedero ragione. I Giudici decisero che c'era una diretta correlazione tra l'uso prolungato di cordless e telefoni cellulari e l'insorgere di forme tumorali al cervello. 

Marcolini, dal 2002 combatte contro un tumore al ganglio di Gasser, una neoplasia benigna dei nervi cranici che lo costringono all'uso massiccio di antinfiammatori e morfina per sopportare i dolori lancinanti che la massa tumorale gli provoca quotidianamente. Riconosciuto inabile all'80%, tre anni fa Marcolini ha presentato una richiesta all'INAIL per ottenere una rendita in quanto affetto da una malattia professionale: per oltre dieci anni, infatti, l'uomo ha passato le sue giornate parlando al telefonino, senza usare auricolari o vivavoce e, secondo i medici, il suo cancro è stata una diretta conseguenza dell'eccessiva vicinanza dell'apparecchio al cranio. Infatti, all'orecchio sinistro aveva sempre appoggiato il telefono cellulare perché la mano destra gli serviva libera per prendere appunti. Il calvario per il manager è lungo e non è ancora finito. Dopo una operazione in Svizzera, il tumore era vicino alla carotide ed era necessario intervenire in fretta, ha iniziato la sua battaglia legale. La vittoria rappresenta una sentenza storica destinata a fare giurisprudenza, "perché sono finalmente stati scritti nero su bianco i rischi che si corrono usando in modo non corretto il cellulare". Anche un suo collega, Francesco Morelli, stesso lavoro, stessa azienda, stesso uso del telefono, fu colpito dallo stesso tipo di tumore, costantemente sotto controllo, ma non ancora operato. 

Uno studio condotto da alcuni ricercatori del reparto di oncologia dell'Università svedese di Örebro, basato sulle osservazioni svoltesi per diversi anni su pazienti affetti da glioma (o deceduti a causa di questo), sosteneva che l'uso di telefoni cellulari e cordless poteva aumentare le possibilità di contrarre la malattia in questione. 

A seguire l'ing.Sandro Starace descrisse cosa l'azienda Novartis faceva e quanto spendeva per la sicurezza dei suoi lavoratori. 

Le conclusioni, sempre lucide e attente, del past Governatore Emilio Cirillo chiusero le relazioni. Il Presidente offrì poi per ringraziamento ai relatori e al Direttore dell'azienda Novartis, un fauno rappresentante la città antica di Pompei e il guidoncino del club Pompei host.