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Red.17:28
SCAFATI, FIUME SARNO, ALIBERTI: "DALLA REGIONE PROMESSE, SOLO PROMESSE...DOVE SONO GLI INTERVENTI PER IL DISINQUINAMENTO E GLI ALLAGAMENTI CHE SONO STATI PROGRAMMATI E CHE DOVEVANO PARTIRE A MAGGIO'"
Del fiume Sarno, che con i suoi ventiquattro chilometri di lunghezza attraversa tre province (Avellino, Salerno e Napoli, dove raggiunge il mare) e trentanove Comuni, nel nel 2018 si diceva che fosse il fiume più inquinato d'Europa, incluso nella top 10 mondiale, piazzandosi per la precisione al sesto posto. Due affluenti, Cavaiola e Solofrana, e un bacino che ricopre una superficie di circa cinquecento chilometri quadrati che destavano preoccupazione già vent’anni fa: l’Organizzazione mondiale della sanità, nel 1997, segnalava una maggiore incidenza di cancro e leucemia proprio nelle zone del bacino. Purtroppo il registro dei tumori non viene aggiornato dal 2018 e sarebbe ora che si aggiornasse perchè tutti dobbiamo conoscere la situazione degli aumenti in percentuale di queste malattie.
A tale proposito, il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, dichiara: "Pur non avendo nessuna responsabilità e competenza sull’ inquinamento e gli allagamenti del Fiume Sarno, ho ritenuto sempre di avere una “responsabilità morale” che va oltre quella istituzionale. È il motivo per il quale tempo addietro ho chiesto e ottenuto la Rete Fognaria su Scafati per circa 30 milioni di euro, i cui lavori a distanza di 9 anni sono ancora in corso.
Dal mio insediamento, dopo una serie di denunce pubbliche sulle condizioni del Fiume, ho avuto una serie incontri in Regione con il Vicepresidente Bonavitacola, per l’inquinamento e gli allagamenti, chiedendo interventi urgenti e il coinvolgimento degli organi inquirenti: Scafati è la cloaca e la vasca di raccolta di tutte le acque che arrivano dai comuni della Provincia di Salerno, Avellino e Napoli.
Abbiamo atteso, abbiamo aspettato, ma in questo anno non è cambiato nulla. L’abbattimento del ponte Marconi e il taglio del canneto risultano oggi solo fumo negli occhi, il problema vero del Grande Progetto Sarno e il dragaggio non sono stati mai affrontati. Urge un controllo degli scarichi da parte dell' ARPAC, non soltanto quella di Salerno ma anche quella di Avellino e di Napoli coordinato in un tavolo tecnico.
Sul nostro territorio faremo la nostra parte: abbiamo la consapevolezza che gli imprenditori che hanno fabbriche a Scafati, pur autorizzati a sversare nel fiume e nei canali fanno il loro dovere. Bisogna assolutamente controllare le fabbriche che insistono in altre parti di province, adesso, prima che cominci la campagna del pomodoro e organizzarci per vederci tutti a Palazzo Santa Lucia.
Chiederò un incontro nell'immediato con il Vicepresidente Bonavitacola e i tecnici della Regione Campania, sperando che si vada oltre le posizioni ideologiche, oltre la politica e si agisca solo nell'interesse di una comunità, anzi di un territorio vasto che subisce i riflessi di questo inquinamento sulla salute, avvelenati e mortificati dalla stoltezza umana.
Io, naturalmente in qualità di Sindaco ci metterò la faccia insieme a tutta la mia maggioranza.
Mi piacerebbe che anche l’opposizione locale ce la mettesse evitando strumentalizzazioni e aiutandoci, vista la vicinanza politica di alcuni, prendendo un appuntamento con il Presidente De Luca se ne hanno la capacità, non per il sottoscritto ma per la Città".
Cosa è stato chiesto, dal Sindaco Aliberti e dalla sua Amministrazione, alla Regione in un anno:
🔶) prendere atto che nei sedimi del fiume e dei Canali, caratterizzati e comunicati dallo stesso CONSORZIO DI BONIFICA più di un anno fa, a tutte le Istituzioni, hanno, tra svariate sostanze patologiche, anche quelle CANCEROGENE (HP7).
🔷) che attraverso l’Arpac e organi inquirenti, insieme alla Polizia Municipale venisse effettuata la Mappatura di tutti gli
scarichi in fogna, il Controllo dei Formulari delle Aziende e delle Civili Abitazioni, ispezioni nei 33 comuni interessati dal bacino idrogeologico del Fiume Sarno.
🔷) abbattimento del ponte Marconi sull’Alveo Comune con dragaggio degli ultimi 800 metri prima che lo stesso si immetta nel Sarno all’ altezza della “ciampa di cavallo”.
🔶) riportare il Rio Sguazzatorio al suo ruolo naturale: è nato per raccogliere il 10% delle acque dell’ALVEO COMUNE durante le piene causate dalle piogge. Oggi raccoglie il 90% provocando allagamenti alle colture in territorio scafatese e gli allagamenti di Piazza Garibaldi.
🔷) dragaggio e taglio del canneto nel tratto del Fiume che va dalla “ciampa di cavallo” fino alle paratoie in Piazza a Scafati.
🔶) Rifunzionalizzazione del Canale Bottaro.
N.D.R. di Mezzostampa Prisco Cutino: (Il problema Sarno non è solo di questa maggioranza amministrativa, ma anche dell'opposizione di sinistra e altri. Tutti dovrebbero avere a cuore le sorti dei cittadini scafatesi. In questa battaglia contro l'inquinamento non ci devono essere colori, ma solo un obiettivo di interesse comune: fare del fiume Sarno un fiume vivibile e meno pericoloso di quello che è attualmente)