STORICA SENTENZA DELLA CASSAZIONE: 'I TELEFONI CELLULARI E I CORDLESS PROVOCANO IL CANCRO'

La Cassazione ha riconosciuto a un bresciano il diritto a ricevere una rendita per malattia professionale con una sentenza che non ha precedenti nel nostro Paese
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L'uomo, Innocente Marcolini, un dirigente di azienda, è stato infatti colpito da un neurinoma ai nervi cranici, diretta conseguenza di anni passati con il telefonino incollato all'orecchio. C?è una diretta correlazione tra l?uso prolungato di cordless e telefoni cellulari e l?insorgere di forme tumorali al cervello. È quanto deciso dalla Cassazione sul caso dell'ex direttore finanziario di una multinazionale di Carpenedolo (Brescia), colpito da un neurinoma al nervo trigemino, conseguenza di anni passati con l?orecchio incollato al telefonino.

Marcolini, 60 anni, dal 2002 combatte contro un tumore al ganglio di Gasser, una neoplasia benigna dei nervi cranici che lo costringono all?uso massiccio di antinfiammatori e morfina per sopportare i dolori lancinanti che la massa tumorale gli provoca quotidianamente. Riconosciuto inabile all?80%, tre anni fa Marcolini ha presentato una richiesta all?Inail per ottenere una rendita in quanto affetto da una malattia professionale: per oltre dieci anni, infatti, l?uomo ha passato le sue giornate parlando al telefonino, senza usare auricolari o vivavoce e, secondo i medici, il suo cancro è stata una diretta conseguenza dell?eccessiva vicinanza dell?apparecchio al cranio. Infatti, all?orecchio sinistro aveva sempre appoggiato il telefono cellulare perché la mano destra gli serviva libera per prendere appunti. Il calvario per il manager è lungo e non è ancora finito. Dopo una operazione in Svizzera, il tumore era vicino alla carotide ed era necessario intervenire in fretta, ha iniziato la sua battaglia legale.

Il 22 dicembre 2009, la Corte d?Appello di Brescia emette una sentenza a favore di Marcolini, ma l?Inail presenta ricorso. Dopo tre anni di perizie, testimonianze e consulti medici, la Cassazione ha respinto il ricorso, confermando la sentenza della Corte d?Appello.

Una sentenza storica che Marcolini vive come una vittoria da condividere con tutti «perché sono finalmente stati scritti nero su bianco i rischi che si corrono usando in modo non corretto il cellulare». Anche un suo collega, Francesco Morelli, stesso lavoro, stessa azienda, stesso uso del telefono, è stato colpito dallo stesso tipo di tumore, costantemente sotto controllo, ma non ancora operato.

La sentenza della Cassazione riapre quindi il dibattito sulla pericolosità dell?utilizzo dei cellulari e dei telefoni senza fili che, se usati in modo non corretto, parrebbero favorire l?insorgere di forme tumorali alla testa. «Non ho lottato per ottenere un risarcimento - spiega Marcolini ? ma perché volevo che fosse fatta chiarezza, perché se ci sono dei rischi nell?uso dei telefoni senza fili la gente lo deve sapere. I genitori devono sapere che i loro figli rischiano di ammalarsi. E non è un caso - precisa ? che di recente nelle istruzioni dei cellulari si raccomandi l?uso a due centimetri di distanza dal viso, perché le radiazioni hanno questo raggio di propagazione».

Quindi è l'uso sconsiderato del telefonino o del cordless che provoca la formazione di micronuclei : Questi sono filamenti spezzati del DNA i quali indicano che le cellule non sono più in grado di ripararsi correttamente. Alcuni studi condotti dall?industria delle telecomunicazioni confermano che le radiazioni emanate dai cellulari producono micronuclei nelle cellule ematiche umane a livelli più bassi rispetto a quelli previsti dalle normative del governo USA. Tuttavia si deve ricordare che i tumori sono causati da un danno genetico e la presenza di tali micronuclei nelle cellule potrebbe essere il primo segnale d?allarme del cancro. Un ricercatore britannico, Alisdair Phillips ha scoperto che pochi minuti di esposizione a radiazioni simili a quelle dei cellulari possono trasformare un cancro attivo al 5% in uno attivo al 95%. Inoltre i danni causati dall?esposizione a microonde basse rispetto ai limiti di legge attuali causerebbe un aumento dell?attività delle cellule tumorali e danni genetici non più sanabili e trasmessi alle generazioni di cellule successive.

Ma i giudici, chiamati a pronunciarsi su questo caso specifico, non sono gli unici a credere che un uso eccessivo del cellulare possa avere effetti negativi sulla nostra salute. Nel maggio del 2011, la World Health Organization ha riconosciuto che le gli effetti sul nostro organismo derivanti dall?esposizione dello stesso alle onde dei dispositivi telefonici mobili potrebbero essere di entità non trascurabile. A questa ammissione, la World Health Organization ha accompagnato un invito: usate il cellulare con cautela, ricorrendo all?utilizzo degli auricolari, ad esempio. A sostegno di questa tesi, c?è anche uno studio condotto da alcuni ricercatori del reparto di oncologia dell?Università svedese di Örebro. Lo studio, basato sulle osservazioni svoltesi per diversi anni su pazienti affetti da glioma (o deceduti a causa di questo), sosteneva che l?uso di telefoni cellulari e cordless poteva aumentare le possibilità di contrarre la malattia in questione.