S.Maria la Carità: LITE FAMILIARE SFIORA LA TRAGEDIA

Una donna aggredita e malmenata dal marito e le figlie. Picchiata anche la sorella che si trovava con lei.
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Tragedia appena sfiorata, il 23 aprile scorso a S. Maria La Carità, per una donna e sua sorella, entrambe poco più che 50enni. Rientrando a casa della prima verso le 11.00, sono state mal accolte dalle figlie della donna, di 21 e 19 anni, e successivamente dal marito della stessa sopraggiunto sul posto. Le minacce verbali e le imprecazioni volgari contro le due sorelle sono sfociate di lì a poco in aggressioni fisiche e veri e propri atti di violenza nei confronti delle stesse che, sconvolte e sorprese da tanto odio, subivano...

il tutto senza riuscire a svincolarsi in alcun modo. Mentre la sorella veniva con calci e pugni messa alla porta, l’altra donna era ripetutamente spinta con la testa contro il muro e zittita con una mano davanti alla bocca. E anche quando la madre riusciva finalmente a svincolarsi e rifugiarsi in bagno, la figlia spaccava la porta con un calcio infrangendo il vetro dietro di essa e ferendo così la donna. Intanto numerosi vicini, abitanti del palazzo in Via Pontone, accorrevano sul pianerottolo attirati dalle urla strazianti provenienti dall’appartamento e, nel tentativo di soccorrere la sorella, ancora disperata e dolorante, ormai fuori dalla porta, si apprestavano a chiamare le Forze dell’Ordine. Una giornata da dimenticare, per le due malcapitate, che avrebbe potuto avere risvolti peggiori se non fosse stato per il pronto intervento dei Carabinieri della Stazione di S. Antonio Abate che sono riusciti ad entrare in casa e quietare le acque. Successivo l’arrivo dei parenti, dell’avvocato e dell’altro figlio della donna, ancora minorenne, rientrante da scuola, tutti abbastanza meravigliati e scioccati dell’accaduto. Accompagnate, nel pomeriggio, all’Ospedale San Leonardo di Castellammare, entrambe le donne sono state visitate e medicate riportando diversi traumi anche visibili, tanto da ricevere 10 giorni di prognosi una e 7 l’altra. In realtà, persone vicine alla vittima riferiscono che i problemi erano iniziati già qualche settimana prima con la decisione di entrambi i coniugi di una separazione consensuale, scelta che aveva stranamente reso la moglie capro espiatorio della situazione, facendola diventare, di lì a poco, vittima di continui dispetti e parolacce da parte delle figlie, aizzate e appoggiate dal padre. Indagine ancora aperta, comunque, per i protagonisti del brutto episodio tant’è che i Carabinieri accorsi sul posto sono impegnati proprio in questi giorni ad indagare più a fondo sull’accaduto e le sue responsabilità.