Scafati: IL RACCONTO DEL FARMACISTA

Il peso del pregiudizio
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Farmatruffa, il giorno dopo. Oggi Scafati non ha fatto altro che commentare l’esito dell’udienza di ieri tenutasi al tribunale di Napoli. Giorno in cui il gup ha disposto il processo per l’inchiesta farmatruffa che ha visto coinvolti molti professionisti, anche scafatesi. Stesso giorno in cui il farmacista Massimo Gallo è stato prosciolto. Non luogo a procedere per il professionista scafatese...

proprietario della farmacia di via Alcide de Gasperi che dopo quattro anni solo oggi può dimostrare quanto in realtà sia stato innocente. La gente, oggi, parlava del vicesindaco Antonio Mariniello e del fatto che fosse stato rinviato a giudizio, facendo quadrato sul fatto che l’udeurrino avesse deciso di non candidarsi, ma per Gallo si chiedeva se davvero la sua famiglia potrà dimenticare l’onta subita, se davvero i clienti di Gallo potranno continuare a credere nella sua professionalità. Insomma chi gli cancellerà quei cinque lunghi giorni di arresti domiciliari? A chiederselo è anche e soprattutto il professionista che da ieri ha parlato di giustizia. <<Alla fine esiste davvero>> ha affermato Gallo riferendosi a quella parola che gli è bombardata nel cervello per più di quattro anni. <<Si parla di malasanità ed è giusto, ma spero che un giorno si possa considerare anche la “malagiustizia”>>. Gallo è ancora tanto arrabbiato, desideroso di rivalsa. Afferma di voler chiedere un risarcimento danni e di voler devolvere, eventualmente la cifra ad un’associazione Onlus <<perché io possa vedere in un futuro remoto qualcosa di positivo in tutta questa storia>>. Storia che Gallo ricorda troppo bene e che non riesce a scordare. <<Era l’alba di una mattina di gennaio quando i carabinieri bussarono ripetutamente alla mia porta, e facendo comunque il loro dovere, misero a soqquadro casa. Mi preoccupavo solo dei miei bambini, che dormivano beatamente nella loro cameretta. Dio ha voluto che non si svegliassero, sarebbe stato un trauma. Mia moglie invece era li, accanto a me>>. Gallo parla degli attimi più inquietanti che ha dovuto vivere, velocemente, quasi a volerli cancellare. Ma ad un certo punto si ferma, sa che lo scandalo che lo ha travolto è stato sulla bocca di tutti, anche di quelli che guardandolo in questi anni sorridevano sarcastici, e cosi conclude <<Il resto lo conosce tutta Scafati, ma è ora che la mia città conosca anche la mia innocenza>> Carmen Cretoso