Scafati: VIAGGIO TURBOLENTO IN CIRCUMVESUVIANA

il fenomeno del bullismo torna a parlare di sè
letto 1539 volte
circum.jpg
Ci risiamo. Ancora una volta <<un classico filone>> che diventa un appuntamento tra bulli. Ormai è moda tra i ragazzi marinare la scuola, soprattutto di sabato, per dare sfogo alla trasgressione. E come da copione anche sabato mattina,a farla da padrona è stata l’esuberanza di cinque ragazzi impegnati a rendere un viaggio di un...

treno della circum alquanto turbolento. E’ da una vita che la circum è teatro di atti di bullismo, dove i bulli sono ragazzi che con zaino sulle spalle non superano i sedici anni d’età. Stamane è stato preso di mira il treno partito alle 10,33 da Poggiomarino, e che percorrendo la linea Scafati ha fatto tappa a Cangiani dove sono saliti i bulli ed è passato anche per San Pietro di Scafati, dove i ragazzi sono stati costretti a scendere. Ed è stato in quei pochi minuti di viaggio che hanno inscenato balli e canti con l’intento di infastidire i viaggiatori. Cosa meno grave di quanto si sono apprestati a fare dopo, perché improvvisamente con tanto di attrezzi probabilmente portati da casa hanno tentato di smontare una porta interna che divede due vagoni. Ma lo schiamazzo provocato dalle loro stesse urla ha richiamato l’attenzione di un capotreno, prontamente intervenuto. I ragazzi, naturalmente senza biglietto, sono stati fermati e intimati a scendere e quando, perché costretti, hanno messo piede sulla stazione di San Pietro, sentendosi probabilmente più forti per il fatto che il capotreno dovendo continuare il viaggio era dietro le porte già chiuse, non hanno perso tempo. E hanno preso a calci e pugni le porte del treno, che ha potuto riprendere la corsa solo dopo un po’. Fortunatamente la rabbia ingiustificata dei ragazzi, tramutata in pura inciviltà non ha fatto vittime. Il treno, però che ha continuato la corsa per Scafati ha riportato i segni degli atti vandalici. Non sono state colpite persone e bambini presenti, come è accaduto in passato sui treni e sulle stazioni della vesuviana. Ma anche stavolta i passeggeri si sono ritrovati di fronte agli atavici problemi provocati da un’assenza di sicurezza che fa rumore, che fa male, che annienta qualsiasi diritto dei passeggeri. E c’era chi, con un retrogusto di rassegnazione si dichiarava ormai abituato allo stato di sporcizia e abbandono in cui versa la vesuviana , ma arrabbiato e mai stanco di denunciare una lampante mancanza di sicurezza che un mezzo pubblico dovrebbe offrire. Carmen Cretoso