SACCHETTO SELVAGGIO E DEGRADO. LA PROTESTA DELLE MAMME IN VIA S.ANTONIO ABATE.

Rifiuti sui marciapiedi e buche pericolose. Questa, oggi, la città.
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Degrado e incivilità. Incuria ed ignoranza. Come definire quanto sta accadendo negli ultimi tempi in alcune strade di Scafati? Come definire chi, incurante delle tabelle diffuse dall’Acse, dove sono chiari giorni e orari di deposito, continua ad abbandonare i rifiuti nelle zone dove questo non è previsto? Come definire i cittadini che, negli orari più impensabili, come ladri, sporcano le strade depositando i sacchetti della spazzatura sui marciapiedi a ridosso di scuole e asili? Un quadro quello di alcune aree cittadine a dir poco preoccupante, se solo pensiamo all’indifferenza di chi, per competenza, dovrebbe vigilare su tutto questo. Di chi è la colpa? Di chi sono le responsabilità? Pare che, nonostante siano state effettuate denunce presso il locale comando dei vigili urbani e numerose segnalazioni all’Acse, non vi sia ancora una risposta risolutiva a questo scempio ambientale. Qualche tempo fa, per individuare i responsabili del ‘sacchetto selvaggio’, ci si appostava per cogliere in flagrante il ‘cafone’ di turno. E ci si riusciva. Peccato che dopo qualche giorno, la pratica continuava ad essere ripetuta. Insomma un circolo vizioso dal quale è difficile venir fuori. Intanto, in un comune commissariato senza amministratori, monta la protesta delle mamme delle scuole dell’infanzia ed elementari di via S.Antonio Abate. “Abbiamo denunciato, ma nessuno ci ha ascoltate” e ancora “Chi sversa non si rende conto che a pagarne le spese sono i nostri figli”. Ma a pagarne le spese è soprattutto una città, che negli ultimi mesi, tra rifiuti in bella mostra sui marciapiedi e buche pericolose, è sprofondata in un degrado senza precedenti.