SCAFATI, ASSEMBLEA DEL CIRCOLO PD SU "UNA CITTA' IN MOVIMENTO" DEL 27 FEBBRAIO: RESOCONTO

letto 614 volte
1-grimaldi.jpg

La scorsa sera abbiamo tenuto un assemblea pubblica sul tema del trasporto pubblico e della viabilità. Una assemblea partecipata, come sempre, nella quale abbiamo discusso dei problemi e proposto soluzioni. Perché la politica è innanzitutto questo: interpretare la realtà per cambiarla. E così - dopo gli appuntamenti sulle politiche sociali, sul Piano Lavoro, sul ciclo di raccolta dei rifiuti e sull'ospedale - abbiamo discusso di come liberare la nostra città dal traffico, e di come garantire trasporti efficienti, sicuri e decorosi da e per Scafati. Vi posto qui la relazione introduttiva di Franco Vuolo, esponente cittadino del nostro partito ed esperto del settore. Una relazione da leggere, approfondire e discutere, che dimostra anche come problemi complessi si possano risolvere solo tramite lo studio e le competenze. Tutto il resto, é solo propaganda.

***

Ecco dunque, le parole di Franco:

L'iniziativa di stasera segue altre iniziative svolte nei giorni scorsi.

Discussione, confronto propositivo su problematiche sentite e alle cui soluzioni siamo chiamati e impegnati a dare sia un contributo politico programmatico sia di mobilitazione. Il tema è stato riassunto molto efficacemente nel manifesto con cui abbiamo annunciato questa iniziativa: "Scafati in movimento". Quindi non solo trasporti nell'accezione consueta (il bus, il treno), ma anche i legami che essi hanno con la vivibilità di una città, l'ambiente, l'assetto del territorio e gli investimenti, la sicurezza per gli utenti e i lavoratori, l'accessibilità e il lavoro. L'ispirazione che ci guida è sempre quella che ha guidato la sinistra italiana e il riformismo progressista: il trasporto come sistema. Il muoversi è libertà ed è bene ricordare che la mobilità è un diritto costituzionalmente garantito. E' ovvio che tali temi generali non possono essere approfonditi nel dettaglio, ci vorranno altre occasioni, ma da essi derivano le proposte che facciamo. Intanto partiamo da quello che appunto si muove sul nostro territorio e parlo del bacino agro-nocerino-sarnese, in cui Scafati è inserita anche se per la sua particolarità subisce e consegna notevoli spostamenti con Napoli. 

Scusate se vi tedio con qualche semplice numero ma serve per inquadrare di cosa parliamo e supportare le nostre proposte. Circa 125.000 spostamenti giornalieri di cui il 71% interni al bacino, è cioè tra i comuni che ne fanno parte (56% intracomunale e 15% extracomunale), con il 20% in uscita dal bacino e circa il 10% in entrata. Possiamo sicuramente dire che negli spostamenti interni nel singolo comune e tra comuni la fa da padrone il mezzo privato. Esso è meno presente per la domanda in entrata e in uscita . Qui la domanda restante viene coperta dal 26% dai servizi ferroviari e dal 42% da quello automobilistico. La modalità in generale prevalente quindi è il mezzo privato (95% e 78% interni e 60% e 72% per quelli entrata e in uscita) e l'autobus è particolarmente utilizzato per gli spostamenti in uscita dal bacino. Questi spostamenti vanno verso Napoli, il bacino di Fisciano, quello Vesuvio Costiero e Salerno, e gli spostamenti diretti nel Bacino in esame provengono principalmente dal vesuviano interno e dal costiero. Non è stata sempre così questa ripartizione.

Una delle cause fu la crisi del trasporto locale del 2010 comportò, lo voglio ricordare, circa il 25% di riduzione delle risorse finanziarie, ed un forte ridimensionamento dell'esercizio ferroviario (ma anche automobilistico), in particolar modo di quello gestito da EAV e quello della linea in cui Scafati è inserita. Una crisi finanziaria le cui conseguenze hanno avuto forti ripercussioni, e superata da un forte investimento del nostro governo e della volontà della regione da noi amministrata di rilanciare EAV. Se oggi possiamo avanzare proposte è perché si sta investendo e le prime conferme le abbiamo avute dall'intervento dell'ingegnere Gattuso che a nome dell'EAV ha confermato l'acquisto di nuovi elettrotreni. Noi proponiamo una revisione del programma di esercizio dell'EAV sulla linea Poggiomarino – Napoli con l'inserimento di ulteriori corse con caratteristiche diverse (Direttissimi), tali da ridurre i tempi di percorrenza di arrivo a Napoli, e studiando le tracce tali da verificare il passaggio per il centro direzionale. Pensiamo che non solo sia possibile ma che sia una priorità se vogliamo riportare al servizio pubblico una quota di utenza (molto alta per i cittadini di Scafati) che ha lasciato il mezzo pubblico per quello privato. Anche qui una ipotesi realizzabile e prevista da EAV può essere un esercizio con 46 corse e quattro direttissima, ipotesi molto vicina alle nostre proposte. Contemporaneamente, dal lato infrastrutturale, Scafati è molto interessata al raddoppio tra Torre Annunziata e Pompei città. Questo investimento realizzato solo in parte al momento non ha visto ripercussioni sui tempi di percorrenza, in quanto non si è realizzato il doppio binario che porta notevoli benefici al servizio, perché elimina gli incroci e i passaggi a livello, con ottime ricadute sul traffico veicolare: e potrebbe anche allungare l'orario di apertura di esercizio della linea che oggi è più limitato del passato. Non c'è dubbio che portare il raddoppio a Pompei ci darebbe l'occasione per proporre l'allungamento a Scafati e oltre.

Un nuovo programma di esercizio ha bisogno di più treni, sia quelli che vengono da una attività di revamping (ricostruzione) sia quelli nuovi, dotati di tutti i confort anche in termini di sicurezza del viaggio. Noi sosteniamo tutte le misure di finanziamento che vanno in questa direzione: treni nuovi e più efficienti comportano minori ritardi, puntualità e maggiore sicurezza in quanto dotati di video sorveglianza. Questi temi sono molto sentiti dalla cittadinanza. Scafati è sede di diversi istituti scolastici e molti studenti si recano fuori la nostra città per andare a studiare.

Dal dibattito e dai contributi di questa sera emerge tra l'altro, che oltre all'acquisto di nuovi elettrotreni, si porterà a compimento la ristrutturazione di quelli attualmente in esercizio, per un numero di 30 tra quelli con una minore anzianità di esercizio. Sugli investimenti in materiale rotabile prendiamo con grande soddisfazione dell'investimento regionale che porterà a 24 i treni della serie jazz/ora nella tratta metropolitana Campi flegrei/Salerno, con una cadenza di 2 treni: con questo nuovo materiale si potrà chiedere la riduzione dei tempi di percorrenza almeno di 15 minuti. Un forte impulso alla velocizzazione può venire dall'eliminazione dei passaggi a livello, materia sulla quale l'amministrazione comunale ha un ruolo cruciale. Sia nel dibattito del direttivo che dalle iniziative tenute e dalla raccolta di sollecitazioni sui social ,che hanno preceduto questa iniziativa, sono stati sollevati due problemi ai quali dobbiamo dare una risposta. L'adeguamento delle stazioni ai nuovi standard smart ciry e la loro accessibilità, sia adeguando i marciapiedi ai nuovi treni (parlo di quella FS) sia prevedendo l'eliminazione delle barriere architettoniche. Le stazioni di Scafati EAV sono in pessime condizioni; vanno ristrutturate, rese sicure, dotandole di videosorveglianza e, perché no, rese belle da guardare e da fruire creando degli ambienti di lavoro più spaziosi e accessibili. Per questo problema si investiranno circa 200 milioni di euro, più quelli occorrenti per le dotazioni tecnologiche. Utile sarebbe, anche in prospettiva, una ampia zona di parcheggio nello scalo merci della stazione FS. D'altronde lo studio e la messa in pratica di un sistema di coincidenze tra i servizi automobilistici e ferroviari, tale da presentare una vera e propria carta dei servizi di Scafati, si può realizzare con una collaborazione fattiva tra istituzioni e aziende; su tali temi gli interventi hanno sottolineato anche la necessità di un sistema informativo con paline intelligenti. Di quel 20% di mobilità in uscita una parte si trasformano e diventano gli studenti che vanno a Fisciano per seguire le lezioni e le attività didattiche: noi proponiamo un rafforzamento delle corse in particolar modo quelle di ritorno dall'università (83). Spesso gli studenti non riescono a prendere i bus perché pieni: ciò anche dovuto al fatto che sono aumentate le immatricolazioni, ed è questa l'occasione per sottolineare la nostra soddisfazione sulla gratuità degli abbonamenti resa possibile dalla Regione Campania. Non facciamo male a sottolineare le cose positive che realizziamo. 

Mi avvio alle conclusioni, completando il quadro certamente non esaustivo, ma ci aspettiamo contributi, proposte e sollecitazioni del nostro ragionamento. Per essere uno dei centri anche a cavallo di due province, e confinante di forti attrattori come il vesuviano esterno, una gran parte della mobilità privata si scarica su Scafati. Ciò unitamente allo scarso utilizzo del mezzo pubblico per gli spostamenti intracomunali fa si che il traffico cittadino è molto elevato con elevati livelli di smog che andrebbero controllati e monitorati con l'installazione di moderne centraline di rilevamento. Nell'attesa di una ripresa di questo tema, più organica anche dal punto di vista dello studio e dell'approfondimento (si tratta di un piano urbano mobilità sostenibile, il PUMS), qui il lavoro da fare è traguardato a consorziare diversi comuni: con l'obiettivo di arrivare ad un consorzio di comuni per la stesura del piano che la legislazione attuale prevede per le città oltre i centomila abitanti. E' importante, in quest'ottica, anche l'apertura del raccordo della 268 a Bagni, come lo sarebbe quello di un progetto di semaforizzazione efficiente, così come il rafforzamento dell'organico dei vigili urbani numericamente adatto ad una città come Scafati. Tutto si tiene, tutte le modalità di trasporto devono svolgere la loro funzione in un sistema in cui la nuova amministrazione deve fare la propria parte. Tra l'altro, ma certamente non secondario, lo sviluppo dei trasporti, e EAV lo dimostra, crea occupazione e soprattutto buona e qualificata occupazione. 

Concludo con una considerazione più - diciamo così - politica, un tema importante che non dobbiamo sottovalutare. Che può sembrare che come si dice non "c'azzecca". Guardiamo con attenzione (noi cittadini di Scafati, noi meridionali) il contenuto del progetto di autonomia tanto a caro alla Lega. Proprio sul terreno degli investimenti infatti, secondo una norma contenuta nel progetto, le Regioni in questione potranno attingere dal fondo sviluppo infrastrutturale le risorse, trattenendole direttamente, mentre le altre Regioni dovranno verificare anno per anno se la legge di bilancio e il ciclo economico consentirà di confermare le risorse programmate. Capite bene che molte delle cose di cui hanno bisogno le nostre città, e di cui abbiamo parlato, non si potranno fare. 

Alla faccia della creazione di lavoro e di sostegno alla produzione: una vera e propria operazione contro il meridione .

Grazie a tutti e "al lavoro e alla lotta"

    

PANO_20190227_192740.vr.jpg
 IMG_20190227_185614.jpg