NAPOLI, "CI UNIAMO ALL'ALLARME LANCIATO DAL PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA, DOTT, FEDERICO CAFIERO, E CHIEDIAMO CON FORZA ALLE ISTITUZIONI PREPOSTE DI VIGILARE SULLE INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITA' MAFIOSA NELLA BUROCRAZIA"

Lo ha detto Gianpiero Falco, delegato allo sviluppo regionale di Confapi Campania.
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«È una mafia che si insinua nelle pieghe delle amministrazioni pubbliche e che orienta, in un modo o nell'altro, le decisioni su questioni fondamentali per lo sviluppo del territorio e per la sopravvivenza stessa degli operatori economici. – ha aggiunto – Al di là di dolorose vicissitudini personali, su cui mi riserverò di intervenire in futuro, ho riscontrato nel mondo associativo imprenditoriale una diffusa necessità di legalità e di ripristino delle regole tanto nei piccoli Comuni quanto nei grandi Enti. Nessun luogo può dirsi al sicuro da questo strisciante pericolo che spesso si nasconde dietro apparenze insospettabili. E che, come un virus, si inocula con un semplice atto amministrativo per infettare l'intero sistema di relazioni tra impresa e PA.».

«Non dobbiamo pensare alla mafia solo come manifestazione di pericolo per le persone e per le famiglie, ma anche per le imprese – ha continuato Falco –. Se un imprenditore non riesce a ottenere una firma per una autorizzazione, necessaria per il completamento di una opera, su cui ha investito, o se non trova una interlocuzione trasparente nella PA, anche costui è una vittima della criminalità organizzata».

«Dunque sono importanti gli allarmi che provengono da personalità come il procuratore de Raho, che hanno impegnato tutta la loro vita e tutte le loro energie, nella lotta alla camorra. E di questo lo ringraziamo. E gli ribadiamo, una volta di più, che troverà in noi di Confapi – ha confluso Falco – un alleato in questa battaglia campale per il rilancio del nostro Sud».