OPERAI DELLA MEDIO SARNO IN PROTESTA

Da minacce a toni più pacifici
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Monta ancora la protesta degli operai della Medio Sarno, ex Termomeccanica. Venerdì mattina, l?ennesima rimostranza fuori al cantiere di via delle Industrie, impegnato nella costruzione del depuratore del fiume Sarno. La protesta ha avuto luogo nelle prime ore del mattino, quando, 25 operai circa hanno manifestato all?ingresso del cantiere, salendo sul tetto di un silos e minacciando di buttarsi di sotto. A mobilitare i lavoratori, lo slittamento delle procedure di riassunzione. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale tenenza e vigili del fuoco. Un motivo diverso, pertanto, dalle precedenti rimostranze mosse dai mancati pagamenti o dai ritardi delle spettanze. ?Vogliamo che siano rispettati i nostri diritti?  ha gridato a gran voce un operaio dal silos e poi ?Non riusciamo a sostenere le nostre famiglie? ha aggiunto un altro. La protesta è andata avanti per ore fino a quando, intorno alle 17,00 circa, venti dei manifestanti hanno abbandonato il cantiere mentre cinque continuano a sostare nei dintorni protestando in modo pacifico, sorvegliati a vista dagli uomini del tenente Paolo Volontè. Sono stati mesi infuocati, quelli che hanno preceduto l?ultima rimostranza degli operai impegnati nella costruzione del depuratore, giunto ormai alla fase finale. Sia il cantiere di via Delle Industrie sia quello in via S.Antonio Abate che quello impegnato nella costruzione dei collettori in via P. Vitiello, sono stati interessati da accese proteste sfociate spesso in minacce di suicidio o in tragedie sfiorate, tali da richiedere l?intervento delle forze dell?ordine. Alla base delle mobilitazioni, il problema occupazionale, l?esiguità economica e la precarietà lavorativa, temi di interesse nazionale e non solo locale. Problemi, che quotidianamente vengono portati all?attenzione del primo cittadino Pasquale Aliberti, che in occasione della recente cerimonia di inizio della festa patronale ha dichiarato: ?Ogni giorno, mi confronto con i cittadini e ascolto le loro problematiche. Il più delle volte si tratta di richieste di lavoro o semplicemente di sfoghi di persone che non riescono a sfamare le proprie famiglie. Di fronte a queste situazioni, anche un sindaco si sente impotente. Comprendo la disperazione di molte persone e sono loro vicino, ma non nascondo di aver sofferto con loro per non poter risolvere il problema nell?immediato. Questa amministrazione, non vuole riempirsi la bocca di promesse, ma di sicuro si impegnerà nel mettere in campo, come già sta facendo, iniziative volte a rimettere in circolo l?economia e a garantire opportunità occupazionali, soprattutto per i giovani. Proprio loro, devono capire che la buona volontà, la caparbietà, la tenacia e anche l?iniziativa personale, sono fattori indispensabili per riuscire a conquistarsi un posto nel mondo del lavoro. Da parte nostra, massima è l?attenzione e la disponibilità?.