EMERGENZA CORONAVIRUS, SALVATI: " SGARBO ISTITUZIONALE E PREOCCUPAZIONE PER LA SCELTA DELLO SCARLATO COME CENTRO COVID-19"

LETTERA DEL SINDACO SALVATI AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, VINCENZO DE LUCA, AL DIRETTORE DELL'ASL SALERNO, DOTT. MARIO IERVOLINO, E P.C. AL PREFETTO DI SALERNO, FRANCESCO RUSSO
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Al Presidente della Giunta Regione campania: On. Vincenzo De Luca Al Direttore generale Asl Salerno: Dott. Mario Iervolino E.p.c. Al Prefetto di Salerno: S.E. Francesco Russo

In qualità di sindaco della città di Scafati, nei giorni scorsi ho manifestato le mie preoccupazioni a seguito dell’avvenuta individuazione del presidio ospedaliero “Mauro Scarlato” quale centro di riferimento per il Covid 19 a livello regionale. Nessuno, né dalla direzione generale dell’Asl Salerno né dalla Regione Campania, anche solo per "garbo istituzionale", aveva pensato di mettermi al corrente di tale decisione, adottata in maniera estemporanea, senza alcun tipo di confronto con le istituzioni locali.

Tengo a ribadire, anche in questa sede, che la comunità scafatese è pronta a fare la sua parte per la gestione di questa terribile emergenza sanitaria, nel pieno rispetto del principio di solidarietà e di accoglienza che l’ha sempre contraddistinta. Tuttavia, in qualità di sindaco e di prima autorità sanitaria sul territorio, ho il dovere di chiedere garanzie concrete per la collettività che rappresento e per gli operatori sanitari che lavorano nella struttura ospedaliera.

Le mie osservazioni, inviate già in precedenza alla SS.LL, scaturivano esclusivamente dalla necessità di tutelare la sicurezza di una comunità, dei pazienti stessi e degli operatori sanitari, soprattutto in considerazione delle segnalazioni che continuano a pervenire anche alle mia attenzione di carenze organizzative, denunciate da più parti. Il 18 marzo scorso il direttore generale dell’Asl Salerno, disattendendo completamente a quanto previsto dalla relazione sul piano degli interventi urgenti per l’adeguamento della struttura predisposta dalla protezione civile ed inviata al Presidente della Regione Campania lo scorso 7 marzo (con ultimazione dei lavori previsti per il 27 marzo), annunciava addirittura l’arrivo immediato dei malati infetti nella struttura ospedaliera di Scafati.

Le attività del presidio sono, di fatto, state avviate e proseguono in questi giorni, ma il sindaco della Città continua ad essere all’oscuro di tutto. Ritengo sia un dovere istituzionale, da parte delle SS.LL., tenere informato il primo cittadino, nonché massima autorità sanitaria sul territorio, di quanto è stato fatto e di ciò che sta accadendo all’ospedale di Scafati. Ho l’obbligo, nel rispetto delle mie funzioni, di informare i miei concittadini sui trasferimenti dei pazienti infetti, sulle misure di sicurezza adottate a tutela del territorio, anche al fine di poter tranquillizzare una comunità che, in questo momento, temendo per il proprio presente e per il proprio futuro, pretende risposte certe da chi la amministra.

Ho, inoltre, appreso dalla stampa che due operatori sanitari della terapia intensiva respiratoria (due infermieri) sono risultati positivi dopo aver manifestato febbre, alta a soli due giorni dall’inizio dei ricoveri nello stesso reparto, e che sono al momento in isolamento domiciliare. Tutto questo conferma le mie perplessità su un processo di riconversione dell’ospedale che definirei prematuro e che rischia di avere ripercussioni gravi, sia sugli operatori sanitari sia sulla collettività che rappresento. Nella precedente nota avevo suggerito di affidare la gestione del presidio ad uno specialista di comprovata esperienza in malattie infettive, proveniente dall’ospedale Cotugno di Napoli: un professionista che potesse indicare, oltre ad una corretta individuazione dei percorsi di sicurezza, anche e soprattutto le particolari norme di prevenzione di cui devono essere dotate le strutture che ricoverano pazienti estremamente contagiosi, nonché gli acquisti degli indispensabili e specifici presidi da utilizzare, in modo da evitare sperperi in un momento economico drammatico per il paese tutto.

Non posso, inoltre, non denunciare la carenza di personale medico e infermieristico che mette a rischio il prosieguo delle attività previste, determinando già in questa fase iniziale un aggravio del carico di lavoro degli operatori sanitari, esponendo gli stessi al rischio di deficit immunitario e di contagio. Condividendo la posizione dei miei colleghi sindaci di Sarno e Nocera Inferiore, Giuseppe Canfora e Manlio Torquato, che si sono già attivati nelle sedi opportune per chiedere garanzie per i presidi ospedalieri collocati nei loro territori, ribadisco la necessità di provvedere con urgenza a dotare coloro che lavorano in ambienti contaminati, all’interno delle strutture ospedaliere, di tutti i presidi di protezione individuale, indispensabili per consentire loro di operare in condizioni di assoluta sicurezza.

Resto, inoltre, perplesso dall’apprendere che si sia predisposto un polo Covid 19 senza prevedere l’attivazione h24 di servizi essenziali come il laboratorio analisi e la radiologia, che continuano ad essere aperti fino alle 20 e chiusi il sabato e la domenica. Come si può pensare di poter adeguatamente curare pazienti critici senza il supporto h 24 dei servizi essenziali? Apprendo ancora, sempre dagli organi di stampa, che a breve l’ospedale sarà dotato di un pronto soccorso unicamente dedicato all’accertamento dei casi positivi al Covid 19. Anche alla luce dell’attivazione di un pronto soccorso Covid, che sarà mèta di casi sospetti e non, provenienti non solo dalla provincia ma anche dall’area napoletana, sarò inflessibile nel rivendicare l’invio di forze militari, che possano presidiare l’ospedale 24 ore su 24, per assicurare la sicurezza degli operatori sanitari e dei cittadini, anche in considerazione del fatto che l’ospedale è collocato nel cuore della città.

Qui non siamo a Milano e potrebbero verificarsi seri problemi di ordine pubblico, come raccontano recenti fatti di cronaca in Campania. Considero, a mio avviso, tardive tutte le strategie messe in atto dalla Direzione generale dell’Asl Salerno per affrontare l’emergenza e chiedo nuovamente un immediato intervento di tutte le autorità preposte, affinché si adottino provvedimenti urgenti e concreti, a tutela delle comunità, partendo da quelle che sono destinate ad ospitare presidi Covid. Concludo, quindi, auspicando un repentino cambio di rotta nella gestione di questa emergenza sanitaria da parte delle istituzioni in indirizzo, teso a garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini e soprattutto degli operatori sanitari del presidio ospedaliero “Mauro Scarlato”, ritenendo le SS.LL sin da ora responsabili di eventuali problematiche che potrebbero scaturire da una gestione inadeguata dell’assistenza sanitaria.

Scafati (Sa), sabato 28 marzo 2020                                                                                  IL SINDACO

                                                                                                                                        Cristoforo Salvati