A MANTOVA AZZERATI I MORTI PER COVID-19 GRAZIE AL PLASMA IPERIMMUNE RICAVATO DAL SANGUE DEI GUARITI

Quello del plasma dei guariti, come si sa, era già stato detto, tempo fa dal virologo Giulio Tarro, spesso discreditato da alcuni media e da Burioni, il virologo caro alla sinistra.
letto 953 volte
plasma-dei-guariti.jpg

La buona notizia, certa, è arrivata ufficialmente dall'ospedale di Mantova: I morti per Covid-19 sono azzerati da quasi un mese. E viviamo in Lombardia, epicentro dell'epidemia. Ripeto AZZERATI.

Anche soggetti quasi dati per spacciati, trasportati a Mantova sono guariti. Nessun miracolo, semplicemente a Mantova come sapete (e a Pavia) hanno utilizzato e testato  il plasma iperimmune (ricavato dal sangue dei guariti).

La fase di test è ultimata e la relazione che uscirà a breve sarà sorprendente.

Quindi la cura esisterebbe, e avrebbe costo quasi zero (cosa che non farà piacere ai fautori del vaccino). Unico limite è che servono donatori, ma con la rete dell'Avis questo è possibile grazie anche all'opera di sensibilizzazione (a Mantova chi esce guarito dall'ospedale dona il sangue anche con piacere).

Il noto virologo Burioni, quello che diceva che in Italia il pericolo che si diffondesse il covid-19 era zero, ora va in tv (profumatamente pagato)  a dire che il plasma ha un limite,  e che sarebbe meglio un farmaco sintetizzato (chissà perché…).

A lui risponde il Dottor De Donno (pneumologo di Mantova): “Il signor scienziato Burioni, quello che nonostante avesse detto che il Coronavirus non sarebbe  arrivato in Italia, si è accorto in ritardo del plasma iperimmune. Forse Burioni non sa cosa è il test di neutralizzazione. Forse non conosce le metodiche di controllo del plasma. Visto che noi abbiamo il supporto di AVIS. Ma io lo perdono. Io piccolo pneumologo di periferia. Io che non sono mai stato invitato da Fazio o da Vespa. Adesso ci andrà lui a parlare di plasma iperimmune. Ed io e Franchini alzeremo le spalle, perché, per noi,  è IMPORTANTE salvare vite!

Buona vita, quindi, Prof. Burioni. Le abbiamo dato modo di discutere un altro po’. I miei pazienti ringraziano. Vedo, inoltre, che si sta già arrovellando a come fare per trasformare una donazione democratica e gratuita in una “cosa” sintetizzata da una casa farmaceutica. Ma noi e la gente non siamo stupidi caro Burioni. Spero, se ci incontreremo, mi rilascerà un autografo!

Spieghiamo cos’è la terapia in discussione: Secondo molti ricercatori, tra cui Giulio Tarro, una possibile cura per i pazienti affetti da una forma severa di COVID-19 sarebbe il trattamento con “plasma iperimmune”, cioè il plasma delle persone guarite dal coronavirus che è ricco di anticorpi contro la malattia. Questi anticorpi, iniettati nel sangue dei malati, aiutano il corpo a combattere il virus. Certo non possiamo essere certi che questa cura possa essere efficace, ma gli ospedali di Pavia e Mantova hanno appena concluso una sperimentazione che ha portato a esiti molto soddisfacenti: "I risultati visti nei casi singoli sono stati sorprendenti”, dice Massimo Franchini, responsabile dell'Immunoematologia e Medicina trasfusionale del Poma di Mantova. “Ora con i colleghi di Pavia stiamo riesaminando tutti i casi, valutando la risposta clinica e strumentale, per trarre delle conclusioni generali su questa che è una terapia specifica contro COVID-19".