ACCESSO A PAGAMENTO PER LE SPIAGGE LIBERE DI VIETRI SUL MARE E CAVESE: DUE PRESE IN GIRO DEL PRIMO CITTADINO METELLIANO

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«Simbolico pagare un euro? No, è semplicemente una presa in giro, un vero e proprio teatrino che ha visto stringersi la mano tra i primi cittadini di Vietri sul Mare e di Cava de’ Tirreni, all’insegna del “tutti ben accetti e senza tassa”»: è il pensiero di Enrico Bastolla, candidato sindaco alle elezioni amministrative a Cava de’ Tirreni (Sa), sostenuto dal Movimento civico “Liberi di…” e dalla lista civica “Cava per Cava”, che commenta la decisione dell’Amministrazione comunale vietrese di far pagare l’accesso alle spiagge libere a tutti coloro che non sono cittadini vietresi, né titolare di proprietà sul territorio, né “vietrese nel mondo”. 

«La decisione dell'Amministrazione comunale di Vietri sul Mare, a valle dell’accordo con il primo cittadino metelliano, di tassare l’accesso alle spiagge libere è irriguardosa, sconcertante ed inimmaginabile - afferma il candidato sindaco sostenuto da “Liberi di…” e “Cava per Cava” - Definire questa scelta come “tassa di soggiorno” sarebbe oltraggioso, visto che toccherebbe, non solo prenotare, ma anche rispettare il turno mattutino o pomeridiano»

Enrico Bastolla va giù duro contro il primo cittadino di Cava de’ Tirreni anche sulle questioni calcistiche metelliane, definendo «una presa in giro quella di evidenziare la possibilità per la Cavese di disputare il prossimo campionato al “Simonetta Lamberti”, dotatosi finalmente delle torri faro, richieste espressamente dalla Lega di C e per le quali, sempre il primo cittadino aveva garantito che le ultime partite del torneo 2019/2020, si sarebbero disputate non più al “Menti” di Castellammare di Stabia, ma a Cava de’ Tirreni»

«È solo “grazie” al virus che non si è più giocato - rincara la dose Bastolla - altrimenti altro che finale di campionato in casa: saremmo stati destinati ad essere sempre società ospite e non ospitante. Un altro “scherzo” verbale che i cittadini, tifosi e non, ivi compresi i bagnanti, non vietresi, dell’estate 2020, farebbero bene a non dimenticare quando verranno chiamati ad esprimersi su chi dovrà essere il “conduttore” della città nei prossimi cinque anni».