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uf.st. Tommasetti00:46
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Eliana Carbone00:30
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STAFF SINDACO23:43
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UF.ST.POLICHETTI00:10
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Prisco Cutino20:42
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Ender comunicazioni18:42
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STAFF SINDACO18:08
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UF.ST.FIALPROVINCIALE SALERNO17:58
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UF.ST.CISL SALERNO17:48
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Enzo Ruggiero17:38
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Enzo Ruggiero17:26
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EMILIO D'ARCO01:07
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uf.st. Tommasetti00:50
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UF.ST.SIALP PROVINCIALE00:43
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Monica De Santis00:26
ANCORA UN CROLLO A POMPEI SCAVI DOPO LE INTENSE PIOGGE DEI GIORNI SCORSI
Il crollo ha riguardato un muro romano di oltre tre metri situato nei pressi di Porta di Nola, vicino alle cinta murarie di della città antica. Il crollo è avvenuto verso le 21,30A seguito del maltempo della notte tra il 20 e il 21 ottobre, la Soprintendenza ha disposto nella mattinata del 21 sopralluoghi di verifica sull?intera area archeologica, estesa per 66 ettari, rilevando il distacco di un piccolo tratto di circa 4mt x 2mt del paramento esterno della parte superiore del muro di cinta in opera incerta nei pressi di Porta Nola. L?accaduto è stato comunicato agli uffici centrali del Ministero e al Nucleo Tutela dei Carabinieri e l?area è stata sottoposta successivamente a sequestro da parte della Procura di Torre Annunziata. Sono tutt'ora in corso sopralluoghi ad opera del Direttore degli Scavi Antonio Varone e della Soprintendente Teresa Cinquantaquattro. Sul posto anche tecnici per stabilire le cause del crollo. Probabilmente il cedimento è dovuto alle forti piogge che hanno interessato la Campania nei giorni scorsi. Il muro crollato è la parte superiore di un paramento murario realizzato con la tecnica dell?opus incertum. Il cedimento avviene a quasi un anno di distanza dal crollo della Domus Gladiatori, la splendida costruzione con affreschi alle pareti e con un mosaico all?ingresso che ospitava la scuola d?armi degli antichi combattenti. Il crollo della Domus suscitò molto scalpore e polemiche con le dure parole del presidente Napolitano che parlò di ?vergogna per l?Italia?. Di là a qualche settimana un altro cedimento interessò gli Scavi Archeologici di Pompei, con la caduta del muro perimetrale della ?Casa del moralista?, area però chiusa al pubblico.
Appena l?ufficio rientrerà nella disponibilità dell?area saranno attivati i lavori di messa in sicurezza della struttura archeologica per verificare l?entità del danno che ha comunque una portata limitata e contenuta. Dopo la seduta del 13 dicembre 2010 del Consiglio Superiore, che ha definito la strategia da seguire per la salvaguardia del sito, nel corso di questi mesi la Soprintendenza ha realizzato, attraverso sopralluoghi mirati su tutta l?area archeologica, una carta del rischio e ha messo a punto insieme alla Direzione Generale dell?Antichità e al Segretariato Generale un programma straordinario degli interventi per il recupero dell?area archeologica secondo quanto previsto dal Decreto Legge 34 del 2011. Tale programma, approvato dal Consiglio Superiore dei Beni Culturali in data 8 giugno 2011, sulla base dell?accordo firmato all?inizio del mese di ottobre tra i Ministri Galan e Fitto dovrà essere finanziato con fondi europei. La decisione finale sulla disponibilità di queste risorse che consentirebbe finalmente di intervenire in maniera significava a Pompei, sarà definita con l?arrivo in Italia del Commissario europeo Hahn. Nel frattempo la Soprintendenza con fondi ordinari ha attivato interventi per la messa in sicurezza e per la mitigazione del rischio idrogeologico di alcuni settori della città antica.
Resta il fatto che ad un anno di distanza nulla è stato fatto. Se si sapeva che le piogge potevano procurare nuovi crolli, perchè non è stato niente dallo scorso inverno? Domanda che non troverà risposte, o meglio, ne troverà tante di scusanti che però non possono essere giustificate in alcun modo. L'area archeologica di Pompei che era e doveva essere un vanto per l'Italia, è diventata motivo di vergogna. Ma non ci meravigliamo poichè ormai basta un temporale per rischiare la vita e anche perderla, vedi Cercola.