Scafati: IN FIAMME L'AUTO DI DON CIRO: E' ALLARME A MARRA

Autovettura in fiamme nella notte. La pista più ovvia è la ritorsione dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi
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Oggi, nessuno può stare tranquillo… neanche i preti! L’allarme di Don Ciro De Marco, parroco della chiesa della Santissima Vergine del Suffragio di Marra si è dimostrato fondato. All’indomani delle sue dichiarazioni, in cui denunciava la situazione di degrado morale di alcune periferie scafatesi ed in particolare del...

triangolo delle contrade Zaffaranelli –Cangiani-Marra, la risposta che ignoti hanno voluto dare è stata chiara. Le parole del Parroco hanno dato evidentemente fastidio a chi, più di tutti, si è sentito toccare nel vivo quando, parlando delle periferie si è puntato il dito contro le attività di spaccio e consumo di droga legate a stretto giro con fenomeni di micro criminalità e di scenari poco raccomandabili soprattutto nelle ore notturne. Una risposta, che alle 2,30 della notte scorsa ha fatto “brillare” l’auto di Don Ciro, parcheggiata all’interno dell’atrio della chiesa confinante con la sua abitazione. Un’esplosione, che ha letteralmente distrutto l’auto, una Panda, provocata attraverso l’incendio della vettura che a sua volta ha fatto esplodere il serbatoio del gas. Inutile descrivere la reazione di Don Ciro e dei residenti del posto immediatamente dopo lo scoppio improvviso, il primo, nella sua abitazione già nel pieno del sonno. Tanto sconcerto ma soprattutto paura diffusa in tutto il vicinato, paura che le ritorsioni diventino una costante che ammutolisce, zittisce dando via libera alla delinquenza e alla criminalità. D’altronde, se tale episodio è accaduto, diventa facile ipotizzare la presenza di un sottobosco che agisce indisturbato e neanche troppo silenziosamente. I fatti parlano chiaro così come il racconto di Don Ciro e i passaparola di chi è accorso sul posto a verificare il danno. Poche ore prima dell’esplosione, infatti, il parrocchiano ha fatto sapere di essere stato avvicinato da alcuni ragazzi, che, con aria minacciosa hanno intimato all’uomo di chiesa di “farsi i fatti suoi” con un incalzare di minacce velate e non, capaci di destabilizzare la tranquillità del parroco. Poi, Don Ciro ha chiuso le porte della chiesa e si è recato nella sua abitazione, adiacente alla struttura. Poche ore dopo lo scoppio improvviso e il boato che ha fatto traballare le mura della sua casa. La panda incendiata, è andata completamente distrutta, così come la pavimentazione rovinata e le mattonelle divelte. Le fiamme, che hanno distrutto l’autovettura, sono state domate dai Vigili del Fuoco del distaccamento di Nocera Inferiore. Nel corso del sopralluogo i Carabinieri della locale Tenenza hanno rinvenuto e sequestrato una bottiglia di plastica contenente residui di liquido infiammabile. I segni, ieri mattina, erano ancora evidenti sul selciato. Proprio quella pavimentazione che di recente aveva fatto realizzare per migliorare l’atrio della chiesa, indebitandosi fino al collo e impegnando tutto il suo stipendio per la struttura marrese. A giorni, Don Ciro, avrebbe organizzato una manifestazione per inaugurare il nuovo atrio, oggi, con un buco nero al centro dovuto all’esplosione. Ieri mattina, è scattata comunque la denuncia contro ignoti presso la locale tenenza dei Carabinieri, dove il Parroco si è recato, raggiunto dal primo cittadino Pasquale Aliberti. La vicenda, non è stata digerita dalle istituzioni che hanno subito convocato un consiglio comunale in via straordinaria per varare un pacchetto di norme per rafforzare la Sicurezza cittadina, palesando massima solidarietà a Don Ciro, sconvolto, e per lo spavento subìto la notte prima, allontanato dalla sua abitazione ed ospitato da amici. Non è la prima volta, che il Parroco denuncia una situazione simile, con il garbo di un uomo di chiesa. Anche quando, tempo fa, la finestra di un disabile costretto sulla sedia a rotelle veniva presa di mira da un gruppetto di delinquenti con sassate nel cuore della notte. A 74 anni, Don Ciro ha spesso avuto il coraggio di dare voce ad una situazione diventata ormai insostenibile. Quello che è accaduto, però, non ha lasciato indifferenti i residenti della zona, pronti a mobilitarsi per segnalare la loro vicinanza al Parroco. Sembrerebbe comune, l’intenzione di avviare una sottoscrizione per riacquistare l’auto a Don Ciro, attivo e sempre presente nell’ampia area periferica di Marra-Zaffaranelli. Un gesto, che la dice tutta sulla posizione che i residenti di Marra hanno assunto in questa storia. La comunità è dalla sua parte, è con Don Ciro. Francesca Cutino Photo&Photo By Pino Izzo Piazza V.Veneto, 10 - 84018 Scafati(Sa)