C/MARE DI STABIA, CONVEGNO-DIBATTITO SU “LE STRAGI DI MIGRANTI NEL MEDITERRANEO SPINGONO AD UNA PRESA DI POSIZIONE DELLA COMUNITA’ “

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Presso lo Yachting club Marina di Stabia di Castellammare di Stabia si è tenuto il convegno-dibattito “Le stragi di migranti nel Mediterraneo spingono ad una presa di coscienza della Comunità”. L’evento, promosso  dai lions club di Penisola Sorrentina, Pompei Host, Castellammare di Stabia Host e Castellammare di Stabia Terme, è stato organizzato in collaborazione con le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera.

Seppure pervaso da un velo di tristezza per la dipartita di una socia, l’avv. Enrica Liguori, past President del club di Castellammare Terme, che tanto ha dato al suo club ed al lionismo in generale, il convegno ha ottenuto un ottimo successo di pubblico perché l’argomento dell’evento è attualissimo per il nostro Paese che si trova, per la sua naturale posizione geografica, ad essere la prima e unica ancora di salvezza per questi migranti in fuga dai loro Paesi di origine.

Il Convegno-dibattito, organizzato in collaborazione con la Guardia Costiera e la Capitaneria di Porto, non ha avuto la pretesa di trovare soluzioni, ma voleva essere uno sprone per le nostre Comunità e per l’Europa, affinchè si presti maggior attenzione e collaborazione all’argomento che non è solo italiano.

Hanno partecipato al convegno-dibattito, i clubs promotori con i loro Presidenti, Giovanni Guarracino per Penisola Sorrentina, Rossana Bifulco per Pompei Host, Camillo Giancristofaro per Castellammare Host e Giovanni di Dio Aiello per Castellammare Terme.

Ha subito dato un indirizzo di saluto ai convenuti il Presidente del club lions Pompei Host, in quanto i suoi colleghi presidenti non sono stati presenti all’inizio del convegno, avendo dovuto partecipare ai funerali della loro socia Enrica Liguori, che si svolgevano in contemporanea.  Presente anche il Sindaco di Pompei, Nando Uliano che non ha fatto mancare il suo saluto ai convegnisti, e il Capitano di Fregata Savino RICCO, Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Castellammare di Stabia. Un indirizzo di saluto è stato dato anche dall’immediato Past Governatore del Distretto lions 108Ya, Luigi Buffardi. Mancava, per impegni istituzionali, il Sindaco di Castellammare di Stabia Cuomo. Un saluto anche dal Presidente della II Circoscrizione, Pasquale Scognamiglio e dal Presidente della zona in sede, Pasquale Di Paolo.

Relatori sono stati il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano, il cui intervento è stato molto apprezzato dal pubblico presente, Il responsabile Distrettuale del Tema distrettuale “Le stragi dei migranti….”, Francesco Capobianco, il Responsabile Circoscrizionale dello stesso Service, Mons. Pietro Caggiano, socio del club lions Pompei Host, il II Vice Governatore del Distretto lions 108Ya, Renato Rivieccio, a cui sono state affidate le conclusioni del Convegno, e il Past Governatore Distrettuale dei lions, nonché socio del club Pompei Host, Emilio Cirillo, che ha moderato da par suo il convegno.

Presenti tra il pubblico, l’associazione Marinai d’Italia, e numerosi lions e rappresentanti rotarian, tra i tanti, il segretario della II Circoscrizione, Federico Totaro, Il gen. Giovanni Albano (rotariano), il Presidente del Rotary club Pompei Oplonti Vesuvio Est, il Past President del club Pompei Host, Pasquale SCARAFILE, ottimo cerimoniere della manifestazione, il past Governatore del distretto 108Ya Gianfranco Sava, Maria Amato, Vittorio VERONE, Martina Costanza VITALE, Giovanni INGENITO, Orazio MILANO, Francesco LO SANTO, Prisco CUTINO, Annalisa QUARTUCCIO, Annamaria Iovino Lupacchini, Paola Capobianco,  e tanti altri lions.

Molto apprezzato l’intervento corposo e sicuramente delucidativo dell’Ammiraglio Angrisano, torrese di origini, che ha messo in evidenza con un filmato il lavoro immane della Guardia Costiera, grazie al quale il numero di morti dei migranti sarebbe notevolmente superiore.

Ma ha anche rilevato che è passato poco più di un anno da quando morirono 366 persone nel naufragio di un’imbarcazione libica a largo di Lampedusa e pochi giorni fa ne abbiamo contati altri 232, ma forse potrebbero essere anche 400 e ce ne saranno ancora di più se non verrà ripristinata l’operazione “Mare Nostrum”. Oggi non è più solo Lampedusa ad accogliere i migranti, ma essi sono stati smistati su varie zone del territorio italiano. Però il vero dramma è che l’Europa, di cui noi siamo il confine più esposto ai flussi migratori, esiste solo per i confini geografici, ma non esiste per la solidarietà comune verso questo problema biblico. 

Non si possono chiudere gli occhi davanti a tragedie di queste dimensioni, deve essere messo a punto un sistema di ingresso gestito da tutti i Paesi europei. Le azioni di intervento sul fronte della politica internazionale e nella gestione di emergenze che ormai stanno diventando ordinarie devono essere immediate e concrete. 

Il problema però non può essere risolto accogliendo i migranti e smistandoli in varie zone dell’Italia, ma bisogna risalire alle cause dei flussi migratori, ed eliminarle o ridurle. Ad esempio, se una donna africana ha in media dieci figli, e se questi dieci figli nascono in un territorio privo di risorse per mantenerli, questi dieci figli diventeranno migranti verso dove è possibile trovare cibo e assistenza: verso l'Europa, verso l'Italia che è l'avamposto dell'Europa proteso nel Mediterraneo.  Oggi  dobbiamo pensare anche al futuro per evitare che tra dieci o venti anni i barconi carichi di disperati si moltiplichino e la migrazione divenga di dimensioni ancora più apocalittiche.  Non è possibile sostenere oltre questi tassi di natalità.  Se continuano gli attuali tassi di natalità in Africa, in Medio Oriente e  e in Asia le migrazioni illegali cresceranno esponenzialmente , le mafie delle tratte di uomini aumenteranno i loro profitti, avvoltoi e cooperative  continueranno a campare sulle sovvenzioni europee e governative

Una procreazione consapevole e controllo delle nascite debbono è una soluzione, come è una soluzione creando situazioni come quella che i lions hanno creato in Mali, ha detto nelle sue conclusioni il II vice Governatore Rivieccio, un Centro di addestramento, una scuola, che insegni loro a lavorare la terra e i suoi prodotti, insegnare loro un mestiere, solo così potremo diminuire le migrazioni.  La creazione di scuole e formazione professionale potranno dare un futuro di lavoro e benessere in quelle terre”.

Bisogna intervenire sugli scafisti nel loro Paese di origine, perché sono loro i veri responsabili di queste morti. L’ultima strage di migranti ha fatto immediatamente rinascere le polemiche sulla fine dell’operazione Mare Nostrum. L’operazione Triton è inadeguata, finché l’Europa fa finta di non capire che l’Italia è veramente la porta dell’Europa e guarda da un’altra parte, le cose andranno avanti così, con queste tragedie in mare.

Insomma, un convegno di indubbio interesse che ha messo in evidenza un problema che può diventare davvero biblico in un futuro prossimo.