I PAPIRI DI ERCOLANO, SEPOLTA DAL VESUVIO, RIVELANO UN ALTRO SEGRETO: INCHIOSTRO METALLICO

Gli ultimi test sugli antichi papiri carbonizzati rivelano l'invenzione di un inchiostro metallico esistente parecchi secoli prima di quanto si pensasse
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Utilizzando il più grande e più sofisticato microscopio a raggi X del mondo, gli scienziati hanno letto un po’ più a fondo una delle reliquie iconiche del mondo antico: una biblioteca di rotoli di papiri carbonizzati che sono sopravvissuti all'eruzione del Vesuvio di quasi 2000 anni fa.

L'anno scorso, i ricercatori sono riusciti a decifrare alcune delle lettere sui papiri carbonizzati. Ora, inaspettatamente, rivelano gli Atti della National Academy of Sciences, che gli antichi scrib,  che hanno copiato i testi antich,i conoscevano il segreto dell’ inchiostro metallico.

La scoperta è inaspettata perché fino ad ora, gli storici avevano solo le testimonianze lasciate dallo storico romano Plinio il Vecchio - che morì durante l'eruzione che distrusse le due città di Pompei ed Ercolano, in base alle quali il mondo greco-romano utilizzava solo un inchiostro a base di carboni raccolti dai forni a legno.

Quindi, la prova dell’utilizzo di inchiostro a base metallica su pergamene, che si credeva risalisse a dopo il 420 d.C., anticipa tale data all’eruzione del Vesuvio, cioè al 79 d.C...