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uf.st. Tommasetti00:46
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Eliana Carbone00:30
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STAFF SINDACO23:43
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UF.ST.POLICHETTI00:10
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Prisco Cutino20:42
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Ender comunicazioni18:42
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STAFF SINDACO18:08
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UF.ST.FIALPROVINCIALE SALERNO17:58
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UF.ST.CISL SALERNO17:48
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Enzo Ruggiero17:38
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Enzo Ruggiero17:26
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EMILIO D'ARCO01:07
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uf.st. Tommasetti00:50
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UF.ST.SIALP PROVINCIALE00:43
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Monica De Santis00:26
ATHOS FCCINCANI IN MOSTRA A SCAFATI
Dal 9 maggio al 30 giugno la Galleria Barbato esporrà le opere del maestro Faccincani.?È il momento in cui la pittura deve essere pittura e far entrare nella luce, nel sole e nei colori della tela l?uomo e la sua interiorità?. Questo è l?invito del maestro Faccincani: di lasciar entrare le nostre emozioni nel suoi quadri, entrare nel villaggio che sta dentro di noi e ritrovare il giardino dei nostri sogni. Una pittura semplice e leggibile sempre in bilico tra sogno e realtà. Da Sabato 9 maggio, sarà possibile vivere da vicino le opere d?arte dell?artista Faccincani presso
Questo evento culturale, come la mostra dedicata a Talani ad aprile, che ha riscosso enorme successo, si inserisce nella cornice del Progetto Arte Barbato, un?iniziativa messa in atto per la promozione e la diffusione della cultura artistica sul territorio. Franco Barbato, direttore della Galleria, è fortemente convito che l?Arte può contribuire a migliorare e valorizzare la città.
Cenni biografici Il maestro Athos Faccincani nasce a Peschiera del Garda il 29 Gennaio 1951. Ancora tredicenne, inizia a frequentare lo studio del Maestro Pio Semeghini, poi frequenta le scuole tecniche ed è sempre più presente, intorno agli anni 67-69, negli studi veneziani di Novati, Gamba, Seibezzi.
Sempre in questo periodo, conosce a Brescia Ottorino Garosio e Angelo Fiessi.
Per accontentare la madre, ci rivela Cesare Marchi, che, come tutte le madri, sognava per lui una quieta professione borghese, s?iscrisse all?istituto per ragionieri. Si alzava alle quattro, per fare i compiti. Il pomeriggio lo consacrava alla pittura frequentando lo studio del vecchio Semeghini e quando si diplomò a pieni voti e già la mamma trafficava per trovargli un posto in banca, le procurò un altro dispiacere correndo a Venezia, a iscriversi all?Accademia delle belle arti. Per mesi visse d?arte e di panini, cliente affezionato delle più note latterie.
Nel 1970 terminati gli studi, il giovane Athos si dedica all?equitazione con grande entusiasmo e contemporaneamente alla pratica della pittura fraternamente aiutato da Nantas Salvalaggio. In quegli anni il suo spirito di osservazione, ormai disincantato, lo pone di fronte al primo, doloroso impatto con la realtà sociale e i suoi problemi.
Comprende che la vita è fatta anche di emarginazione, dolore, carceri e malavita. Sente forte il bisogno di partecipare in prima persona al clima d?impegno civile e diviene paladino degli handicappati, dei poveri, degli assistiti. Le sue tele, in un indirizzo artisticamente rivolto all?enigma del sentimento umano, ai suoi drammi e alle sue contraddizioni , riassumono colori melanconici e sofferti nella rappresentazione di figure impegnate. Lo studio culmina con lo sviluppo di dipinti sulla ?Follia delle attese?, e sulla Resistenza: le sue Personali ricevono la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini.