“CHICO SONO IO”: L'OPERA DI NELLO PETRUCCI COLLOCATA A TRENTO, CITTA' NATALE DI FORTI

La scultura definitiva, alta 2 metri, è stata realizzata in marmo e simboleggia la vicenda del produttore tv detenuto negli Usa
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Chico Forti è “tornato a casa”. Ma, per ora, è solo grazie alla scultura in marmo firmata dall’artista Nello Petrucci, che è stata presentata a Trento (città natale di Forti), presso Palazzo Benvenuti, dove l’opera ha trovato collocazione definitiva.

L’opera di Petrucci, delle dimensioni di circa 2 metri, si intitola simbolicamente “Chico Forti sono io” ed è dedicata al produttore televisivo e velista italiano detenuto da 23 anni in un carcere statunitense, perché ritenuto responsabile di un omicidio per il quale si è sempre dichiarato “vittima di un errore giudiziario”.

La prima versione della scultura, in cementite, era stata svelata a Pompei lo scorso settembre, mentre la versione definitiva collocata a Trento ieri, 8 febbraio, in occasione del 64esimo compleanno di Chico, è invece in marmo.

La pesantezza, la durezza, il peso, sono tutti elementi che scaturiscono dal lavoro in marmo dell’artista pompeiano. Qui la figura del protagonista risulta piegata, non dà lo sguardo all’interlocutore: è un invito ad avvicinarsi, a scoprire la sua sofferenza e il suo stato d’animo.

Una mano di Chico è intrappolata, incastrata in quella pesantezza di quelle “sbarre di marmo” che evocano indignazione; l'altra è l'espressione di una rabbia, di uno stato d’animo represso, un istinto naturale alla sopravvivenza, alla speranza.

Un simbolismo molto forte che oltrepassa il caso particolare per una visione più generale: prigionieri inconsapevoli di questa obsolescenza continua delle tecnologie e degli oggetti in cui momentaneamente gli uomini si incarnano, l\'arte risveglia lo spirito, l'io interiore contro le catene e la limitatezza del corpo e del mondo.

Realizzata da Robot City, art-engineering company leader, insieme all’imprenditore Gualtiero Vannelli (fondatore di Civita di Marmo) e alla famiglia del tenore Andrea Bocelli e Veronica Berti legati da una forte amicizia, ed attivi sostenitori, con il supporto di Contemply Art & Investment, hanno unito le forze per dare voce anche attraverso l’arte alla causa del rimpatrio del nostro connazionale. 

«In una delle sue lettere Chico mi ha mandato una sua poesia – ha detto Petrucci – con un incipit ispirato alla Libertà: “Sognare è come respirare, non ne posso fare a meno”. Un verso come un colpo di cannone in direzione delle nostre coscienze. Anni fa, in India, entrai nella casa di Gandhi. Di quel viaggio conservo un pensiero che non mi ha mai lasciato: “Finché porterai un sogno nel cuore, non perderai mai il senso della vita”. E tra i grandi sogni dell'uomo non può mai mancare la Libertà. “Chico sono io” è il mio semplice contributo per alimentare e difendere la Libertà. La negazione della Libertà è una ferita permanete nell’anima».

Non è la prima volta che Petrucci si espone per Forti: già nel 2021, infatti, aveva creato per lui a Miami il murales “Attesa”. 

In un mondo dove la giustizia e la libertà sono valori fondamentali, la scultura “Chico Forti sono io” ci ricorda che c’è ancora molto lavoro da fare per garantire che questi valori vengano rispettati.

Rinchiuso in carcere dal 2000, il 23 dicembre 2020 il governatore della Florida aveva firmato – anche grazie all’interessamento del Ministero degli Esteri – un atto per il trasferimento di Chico in Italia, in base alla Convenzione di Strasburgo del 1983. Tuttavia la procedura di estradizione non è ancora conclusa: Chico, dunque, è ancora negli Stati Uniti, in attesa di tornare in Italia, di tornare a casa, nella sua Trento.

BIO NELLO PETRUCCI 

Nello Petrucci (1981) è un artista e un film maker originario di Pompei. Vive tra Pompei e New York. Si è distinto per il suo stile che combina l'utilizzo di manifesti strappati, collage, e l’utilizzo del halftone per creare immagini potenti e narrative sui muri delle città. Queste opere sono spesso composte da molte immagini piccole e dettagliate, combinate insieme per creare un'immagine più grande e complessa. Ha iniziato la sua carriera come film maker, ha studiato cinematografia a Roma, alla N.U.C.T. e poi si laureato all’Accademia di Belle Arti di Napoli in Scenografia. Ha lavorato con diversi registi del cinema come: Martin Scorsese, Ari Taub, Manetti Bros, Antonio Capuano. Poi inizia il suo percorso artistico proveniente dalla strada, all'inizio degli anni duemila, e da allora ha esposto le sue opere in diversi paesi nel mondo. Il suo lavoro è stato acclamato per la sua capacità di creare immagini coinvolgenti e ispirare riflessioni su questioni sociali e politiche. Ha partecipato a progetti molto di carattere internazionale, con il suo lavoro The essence of lightness è l’unico artista italiano ad esporre nel World Trade Center di New York nel progetto della Silverstein foundation, e le tantissime mostre in gallerie e palazzi istituzionali. La sua influenza continua a crescere, e il suo stile unico e innovativo lo ha reso uno degli artisti di street art più importanti e rispettati del momento. Nello Petrucci è anche conosciuto per l'impegno sociale che infonde nella sua arte. Attraverso l'utilizzo di immagini e simboli potenti, l'artista esprime le proprie opinioni e preoccupazioni su questioni come la giustizia sociale, l'uguaglianza, la diversità e la sostenibilità ambientale, l’immigrazione ecc. Con “Plastic River” realizza una balena fatta di plastica riciclata di grandi dimensioni e la posizione in piazza italiana di Pompei suscitando un grande interesse, seguiranno collaborazioni con Plastic Free e il collettivo cileno Cian. Il suo lavoro mira a sensibilizzare il pubblico e a ispirare una riflessione su questi temi importanti, e la sua arte diventa così un mezzo per fare una differenza concreta nella società. E anche il direttore artistico del Pompei Street Festival. L'arte ha il potere di far emergere le questioni sociali e di sensibilizzare il pubblico su di esse, e per questo motivo, la sua arte è sempre stata fortemente impegnata come azione sociale. Il suo pensiero artistico rivolto ai temi sociali lo ha reso una figura di rilievo nella scena artistica contemporanea, e il suo lavoro continua a ispirare e coinvolgere il pubblico in tutto il mondo.