SORRENTO, MUSEO ARCHEOLOGICO "G.VALLET". IL MUSEO OSPITA IL MARE

14 maggio 'Notte dei Musei', ore 20,00: Esposizione di reperti di archeologia marina rari
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Il mare è il protagonista d?eccezione della ?Notte dei Musei? di sabato 14 maggio 2011,  al Museo archeologico di Sorrento ?G. Vallet?, a Villa Fondi , dove per la prima volta saranno esposti reperti rari, frutto delle preziose indagini di archeologia subacquea condotte negli anni dalla Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei, con la collaborazione del Centro Immersioni di Sorrento e Massa Lubrense.

?Il Museo ospita il mare?, è il nome della mostra che si inaugurerà sabato alle ore 20,00, nell?ambito del programma di eventi  ?Notte dei Musei,? organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, che prevede l?ingresso notturno straordinario e gratuito, dalle ore 20,00 all?1,00,  ai principali siti d?arte italiani.

 Per la prima volta saranno eccezionalmente esposte al pubblico, l?ancora di età arcaica, reperto unico per la rarità del ritrovamento di questa tipologia, di recente recuperata al largo dello scoglio di Vervece, nei pressi di Marina della Lobra, (Massa Lubrense) e una serie di reperti in piombo, resti di antiche ancore greche e romane, ritrovati nel 1972 al largo di Punta Campanella, ad una profondità di circa 35 metri,  dal famoso subacqueo Guido Picchetti, e fin?ora conservati nei depositi del museo.

Il rinvenimento di questi reperti, che già all?epoca ebbe una forte risonanza, attesta l?importanza storica e archeologica della Punta della Campanella, in antico Capo Ateneo, confine geografico tra il golfo di Poseidonia e quello di Cuma, e soprattutto la frequenza con cui le navi di passaggio anticamente usavano sostare in questo ideale punto di ridosso per i venti di ponente.

 Il percorso espositivo, aperto al pubblico per tutto il mese di giugno, prevede tre sezioni:

 Le ancore antiche: dal III millennio al I sec. D.C. con una dettagliata illustrazione delle ricostruzioni e dell?uso nei diversi secoli

L?economia del mare: dalle anfore recuperate sui fondali marini e negli scavi archeologi dal VI sec. A.C. al I sec. d.C., alle ancore, veri e propri fossili guida per capire e conoscere il Mediterraneo e tutte le sue rotte commerciali; dai Micenei, ai Greci fino agli antichi Romani.

Le strutture sommerse e le  peschiere: dalle meravigliose ville d?otium alle strutture per le attività commerciali, tra le quali l?allevamento ittico. Tra i reperti esposti, quello relativo al più importante ninfeo a mosaico della Campania antica, della metà del I sec. D.C., ritrovato a Marina della Lobra.

La mostra è curata dalla d.ssa Tommasina Budetta, direttore archeologo del Museo di Sorrento e sostenuta dai  Comuni di Massa Lubrense, di Piano di Sorrento, dall?Area Marina Protetta di Punta Campanella, con il contributo di MSC Crociere.