BARONISSI (SA), MOSTRA DEGLI ARTISTI DANILO e GIULIO DE MITRI "IL CORPO E L'ANIMA"

Museo-FRAC, Galleria dei Frati. Inaugurazione sabato 26 aprile - ore 19,00
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Sabato 26 aprile alle ore 19,00, curata da Massimo Bignardi, sarà inaugurata la mostra personale “IL CORPO E L’ANIMA”, degli artisti DANILO e GIULIO DE MITRI, organizzata in collaborazione con la cattedra di Storia e fenomenologia dell’arte contemporanea della Scuola di Specializzazione in beni storico artistici dell’Università di Siena.

Con questa doppia personale il Museo-Frac pone l’attenzione sulle recenti esperienze di due artisti che, con linguaggi diversi, lavorano sullo spazio e sulle possibilità narrative che esso offre: innanzi tutto è l’occasione per un confronto generazionale tra padre, Giulio De Mitri un artista che ha al suo attivo una notevole esperienza più che trentennale con riconoscimenti internazionali, e Danilo, il figlio, espressione di una generazione che registra oggi il suo affermarsi sulla scena artistica nazionale, i cui interessi sono rivolti alla fotografia e agli extra media.

È una riflessione che si serve di un continuo confronto, avvicinando brani di immagini che sollecitano una memoria simbolista, com’è per i grandi pannelli fotografici di Danilo e l’assoluto, ancora simbolico blu che tratteggia le grandi installazioni di Giulio. "Sarà un confronto – affermano i due artisti – padre e figlio, un vis-à-vis tra le reciproche opere", ove le installazioni ambientali di Giulio si "offriranno come momento di sintesi tra natura e artificio, in una predominante tensione trascendente che rinvia – complice la luce blu – all'immateriale e allo spirituale", mentre le immagini di Danilo saranno un efficace contraltare alla visione del sogno e alla tautologica materialità del corpo. Luce e buio, materia e immaterialità, corpo e anima, "L’ipotesi di fondo del pensiero di Giulio De Mitri e della sua intera opera – scrive Roberto Lacarbonara – è indissolubilmente legata alla reciproca comprensione tra philokalia, amore di bellezza, e philosophia, amore di sapienza. Una contiguità in cui la bellezza diviene porta aurorale del paese della conoscenza e, solo per il suo tramite, è possibile l’arte, la poesia, l’immaginazione. […]Da una parte l’artista compone rigorose asserzioni formali traducendo in forme stilizzate e lineari la complessità di una memoria storica – e quasi genetica – i cui riferimenti si addentrano nel magma simbolico dell’occidente mediterraneo; dall’altra plasma quei bagliori, quelle antilogie della sensibilità che portano lo sguardo ben oltre l’evocazione delle forme e delle materie fino a fondere, nella visione, fisicità e vuoto, corpo e anima".

"Il corpo nudo proposto da Danilo De Mitri – avverte Massimo Bignardi – perde la mistificazione dell’imagerie pubblicitaria, il richiamo al desiderio del voyeur sul quale fa perno la persuasione dei media per spingersi ad incontrare l’Anima, a renderla visibile: in fondo come avverte Paul Klee in Confessione creatrice, il ben noto saggio del 1920, “l’arte non ripete le cose visibili, ma rende visibile”. Danilo non traduce quindi con la metafora di un Parnaso sprofondato nell’opacità della terra, il j’accuse rivolto alla disumana città contemporanea e in particolare alle omologate periferie, alla condizione di estrema precarietà della vita e per essa dell’Anima, soggetto fin troppo abusato ed oramai ridondante nella filmografia degli ultimi decenni. […]Si allunga e varca il confine imposto dalla morale; va oltre per risalire ad una riflessione che si fa “comprensione emotiva”, silenzioso canto della solitudine (che non testimonia di una condizione subita quanto di un libero arbitrio), che accompagna lo sguardo mentre segue l’Anima nel suo rincorrere gli attimi della vita per avvertirne il senso terreno, il corpo".

In occasione della mostra sono stati pubblicati, nella coedizione tra Museo-Frac /Print Me Edizioni, due cataloghi monografici raccolti con il titolo IL CORPO E L’ANIMA con testi di Massimo Bignardi e di Roberto Lacarbonara, con apparati biografici e bibliografici ed un corredo illustrativo a colori e in bianco e nero.

DANILO DE MITRI, nasce a Taranto nel 1982, vive e opera tra Taranto e Catanzaro. Ha compiuto studi artistici ll’Accademia di Belle Arti. È professore di Tecniche dell’incisione-grafica d’arte all’Accademia di Catanzaro. È il curatore della rubrica “Fotografia d’autore” per il settimanale pugliese “Nuovo Dialogo”. Nel 2012 è stato il vincitore del Premio Nazionale “Toni Ferro” per la giovane arte under 30. Tra le recenti mostre e partecipazione a rassegne si segnalano: 2013, Trascrizioni sul corpo Galleria Peccolo, Livorno; Elisio e Ade, Art’in Fabrika, Foggia; Minimalia, Nessundorma, Bari; Rivers Rivers of A.I.R. (Art-Industry-Recycle), “Pescheria Nuova”, Rovigo; Natura, Galleria SMAC , Roma; OPEN/The Generation of Future, Galleria BLUorG, Bari; 2011, LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Puglia; Luoghi e realtà di ricerca tra identità e mutamento, VI Biennale di arte contemporanea “Magna Grecia”, Collegio di Sant’Adriano, San Demetrio Corone (CS ); 2012, Ouverture - La festa dell’arte, Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (Ba); La visione immaginata e dipinta di un futuro (quasi) perfetto, Primo Piano Living Gallery, Lecce; OPEN SPACE 2. Incursioni figurative, Galleria Nazionale - Palazzo Arnone, Cosenza. 2010, ΠΑΙ, The eon is a child playing Museo di Storia Naturale di Alexandropolis, Grecia. Tra le recenti pubblicazioni: L. Anelli, C. Cipriani, Danilo De Mitri / Elisio e Ade, Edizioni Print Me srl, 2013; D. De Mitri, Guida alla stampa d’arte / Dalle storiche tecniche dell’incisione alle innovative pratiche tecnologiche e multimediali della contemporaneità /ad uso degli studenti delle Accademia di Belle Arti, Edizioni Litopress, Bari, 2012; P. Aita, Danilo De Mitri / Simboli e ombre, (con testi di P. Aita, G. Bonomi, R. Cardone, M. Cristaldi, S. Caramia, A. Delli Santi, M. Giannandrea, M. Pizzarelli), Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (CZ), 2012; D. De Mitri, Allegoria dell’autore, in Inside Art, n. 87, Roma, 2012; V. Sgarbi, Lo stato dell’arte - Regioni d’Italia, Skira, Milano, 2011. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.

GIULIO DE MITRI nato a Taranto. Ha compiuto studi umanistici ed artistici (Accademia di Belle Arti e Università). È professore ordinario di prima fascia in Tecniche e tecnologie delle arti visive contemporanee all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Impegnato da anni in una ricerca sulla storia e sull’immaginario della cultura mediterranea, protagonista italiano nella creazione di installazioni luminose. Ha sempre lavorato su progetti in grado di generare estremo coinvolgimento emotivo e spirituale nel fruitore, manifestando una sensibilità e una leggerezza che spesso l’arte contemporanea ignora. Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo ed è stato invitato a numerose rassegne in Italia e all’estero, tra le più recenti segnaliamo: Mediterranean dream, Pinacoteca Provinciale, Salerno; La seduzione del monocromo, Museo Civico dei Bretti e degli Enotri, Cosenza; Esperidi, Studio d’arte contemporanea “Pino Casagrande”, Roma; Biennali di Venezia LIV e LII per gli eventi: Sguardo contemporaneo, Palazzo Bianchi Michiel del Brusà e Padiglione Italia; J. Beuys. Difesa della natura, Thetis, Arsenale Novissimo; XV Quadriennale, Roma; 20 artisti per i 150° dell’Unità d’Italia, Palazzo Reale, Torino; Intramoenia Extra Art (a cura di A. Bonito Oliva e G. Caroppo), Castelli di Puglia; La luce come corpo, Galleria Peccolo, Livorno; XV e XIV Biennale d’Arte Sacra Contemporanea, Museo Stauros d’Arte Sacra Contemporanea, San Gabriele, Isola del Gran Sasso (Teramo); Videoart Yearbook 2007 e 2006, Bologna; Environmental Art Festival Lakonia: arthumanature topos 2007, Sparta, Sellasia e Geraki (Grecia). Dell’ampia bibliografia si segnalano le pubblicazioni più recenti: P. Aita, Accanto al meno, un ipotesi nell’arte contemporanea, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (CZ), 2013; G. Gellini, Temporary Installations /Light Art in Italy 2012, Maggioli Editore, 2013; G. DeMitri / Oltre nella luce, (con testi di P. Aita, R. Barilli, G. Bonomi, V. Dehò, A. Iori C. Spadoni), Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (Cz), 2012; Giulio De Mitri / Il grandemare, Libro d’artista, Edizioni Peccolo, Livorno, 2012; B. Corà, Giulio De Mitri / La luce come corpo (con testi di R. Branà, L. Canova, B. Corà, L. P. Finizio, B. Tosi), Edizioni Rubbettino, Soveria Mannelli, 2010; T. Coltellaro, Fatti d’Arte, un percorso nel contemporaneo tra arte, società e territorio, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (Cz), 2010.