SCAFATI, I 100 ANNI DELLA SIGNORA MARIA CIRILLO. FESTEGGIAMENTI CON I 4 FIGLI, 14 NIPOTI E 25 PRONIPOTI E IL SINDACO ALIBERTI

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Sabato scorso a Scafati è stata festeggiata la signora Maria Cirillo, che ha compiuto ben 100 anni, essendo nata il 28 Novembre del 1915.

Tutta la famiglia, le sue figlie e i figli, Il Sindaco Pasquale Aliberti, la moglie Monica Paolino, consigliere Regionale, l'assessora Annalisa Pisacane, il consigliere comunale, Teresa Formisano, e tanti amici e abitanti della zona, hanno voluto testimoniare alla signora Maria il loro affetto per il raggiungimento di un traguardo che non è da tutti, ma che la qualità della vita sta rendendo sempre più raggiungibile.

La nonnina è in buona salute, ma non è autonoma. Vive nella sua casa, accudita a rotazione dai suoi figli e dalle nuore. Ha avuto 6 figli, di cui 4 viventi, 14 nipoti e ben 25 pronipoti.

E’ consapevole di aver raggiunto un traguardo importante e quindi alla visita del sindaco, della moglie e di altri consiglieri comunali, ha riservato un dolce e rassicurante sorriso, come solo le nonne sanno fare.

Il sorriso di una donna dolce, ma allo stesso tempo, forte che sa cos’è la vita, ma sa anche che a quota cento ci si aspetta ancora qualcosa dal domani.

Come abbiamo detto, a portare gli auguri a nome di tutta l’amministrazione comunale, è stato il sindaco Pasquale Aliberti, che ha donato alla signora una targa. Tra l’altro il Sindaco era stato già presente al suo 99° compleanno.

E’ sempre un grande piacere – ha affermato il primo cittadino – poter festeggiare queste meravigliose ricorrenze. Si tratta di un traguardo importante. La signora Maria ha attraversato le vicende di un secolo della nostra storia, è la memoria storica di Scafati”.

La signora Maria abita in via Mortellari fin da quando si è sposata all’età di venti anni. Ha vissuto sempre a Scafati, quindi nessuno sa meglio di lei la storia di questa città. Prima del matrimonio, fin da piccola, abitava a Berardinetti dove viveva con i genitori e 5 tra fratelli e sorelle. Uno dei fratelli è morto in guerra, mentre suo marito è morto nell’86.

A Berardinetti ha fatto le scuole elementari fino alla terza elementare, poi la quarta invece l’ha frequentata a San Pietro, dove ci andava a piedi con il fratello. La sua vita da piccola la vedeva la mattina a scuola e il pomeriggio nei campi. Avrebbe voluto continuare a studiare, ma i genitori furono contrari, anche perché il fratello che l’accompagnava, purtroppo, fu bocciato. Il suo compito era di badare ai fratelli, alla casa e ai campi.  Quando diventò più grande iniziò ad andare ad imparare a cucire. Non poteva uscire da sola ed anche a Messa, che era l’unica uscita che faceva, doveva andarci in compagnia di qualcuno. Insomma, vita d’altri tempi.

Le abbiamo chiesto che tipo di alimentazione ci vuole per raggiungere questo traguardo, e lei candidamente ci ha risposto: “Ho mangiato di tutto, ma poco, e non mi sono fatta mai mancare un bicchiere di vino al pasto principale”.

Le abbiamo, inoltre, chiesto, quali sono i ricordi più belli di questa città e anche quelli più brutti, e lei: “Tra i ricordi più belli il mio matrimonio, ma anche le cose che facevamo il Sabato quando ci riunivamo nei cortili a giocare con “le noccioline” cioè le noccioline che  raccoglievamo le usavamo per fare giochi. Ballavamo anche la tammorra. Tra le cose più brutte che ricordo, la morte di mio marito, i bombardamenti cui Scafati fu sottoposta durante la guerra. La sera tremavamo al passaggio degli aerei dei tedeschi e ci rifugiavamo nelle case spegnendo tutte le luci per paura di essere colpiti. Un altro ricordo brutto è stata l’eruzione del Vesuvio. Ricordo che le case erano quasi sommerse dal lapillo ed io ed i miei familiari salivamo sul tetto con il “cofaniello”, una specie di cesta, per alleggerirlo dai lapilli che potevano con il loro peso farlo crollare, mentre la cenere rendeva l’aria irrespirabile”.

Subito dopo questa breve intervista, grandi festeggiamenti e un buffet ha allietato gli ospiti. Insomma, sono momenti che la signora non dimenticherà mai. Morale della favola? Nonostante il Fiume Sarno, la Terra dei fuochi, etc,. la qualità della vita aumentata ha determinato un progressivo allungamento dell’età della popolazione residente in Italia. Addirittura nel decennio 2003-2012 nei comuni italiani il numero di residenti con almeno 100 anni di età è più che raddoppiato, passando da 7.102 a 15.029. Ad majora!