MONTECORVINO PUGLIANO (SA), RIMOZIONE DEL BUSTO DI GIORGIO ALMIRANTE. DEPOSITATO UN ESPOSTO AL PREFETTO E ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

IL GRUPPO CONSILIARE: Martone Pierpaolo, Nardiello Silvana, Ventriglia Stefania, Toriello Giovanni IL CAPOGRUPPO: Domenico di Giorgio
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Lo avevamo preannunciato, il tempo di guardarci gli atti e l’iter amministrativo utilizzato e da subito abbiamo rilevato una serie di violazioni gravi sulla procedura utilizzata per la rimozione del busto di Giorgio Almirante, prontamente segnalate, in data odierna, attraverso un “Esposto” alle Autorità competenti. 

Sulla natura squisitamente “IDEOLOGICA” e “FAZIOSA” dell’azione amministrativa posta in essere che ha portato alla rimozione del Busto, non abbiamo mai avuto dubbi, già dalle prime battute che hanno riguardato la vicenda, era palese la volontà strumentale dell’iniziativa, quando lo stesso LAMBERTI preannunciando sul quotidiano “La Città” del 24 settembre 2016 la prima delibera di indirizzo in merito (DGM n.134/2016), dichiarò che era questa una volontà “fortemente richiesta da molti insegnanti e genitori”, salvo poi scoprire dall’atto amministrativo adottato, che non c’era alcuna RICHIESTA formale fatta dalla Scuola in tal senso, e peggio ancora, non c’era alcun riferimento alla volontà di voler cambiare il nome alla piazza intitolata a GIORGIO ALMIRANTE da parte della scuola o dei genitori stessi. 

La dimostrazione oggettiva di quanto già rilevato, arriva con le vicende ultime, quando viene fatto rimuovere il busto di GIORGIO ALMIRANTE (mattinata del 16 febbraio, ore 11:00), prima ancora che venisse approvata la fantomatica Delibera di “Riqualificazione arredo urbano piazza Giorgio Almirante”(DGM n.14 del 16 febbraio, ore 12:00), pubblicata il 17 febbraio, il giorno dopo la rimozione. 

Quanto accaduto, da il palese ed evidente convincimento di voler porre in essere con un atto “POSTICCIO” la giustificazione ad una chiara azione “STRUMENTALE di “TRACOTANZA”, “PRESUNZIONE” ed “IGNORANZA” amministrativa. 

Nascondersi dietro pretestuose giustificazioni, senza avere il coraggio di affrontare a viso aperto le proprie scelte, è il più “VILE” degli atteggiamenti che si possano assumere nella pubblica amministrazione, di tutto questo purtroppo, in circa nove mesi di governo cittadino, ne abbiamo avuto ampia dimostrazione.