PD SCAFATI, LA CITTA' VERSO IL BARATRO CON SALVATI

Michele Grimaldi, capogruppo democratici e progressisti.
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Più di un anno fa la Corte dei Conti approvava il Piano di rientro proposto dal Comune di Scafati per scongiurare il dissesto finanziario (che, lo ricordiamo, comporta tasse al massimo, servizi al minimo, impossibilità di programmazione e di spesa per l'Ente).

Degli impegni assunti, l'amministrazione Salvati - probabilmente per coerenza verso se stessa - non ne ha rispettato nemmeno uno.

Non è aumentata la capacità dell'Ente di riscuotere tributi e contrastare l'evasione, non è stato rafforzato l'ufficio tributi, non sono state vendute le farmacie comunali, non è stato fatto l'inventario del patrimonio dell'Ente, non è stato assunto nuovo personale né è stato razionalizzato il funzionamento della macchina amministrativa, non si è provveduto a rinnovare le concessioni cimiteriali.

Anzi, spesso si è fatto proprio il contrario.

Si dirà: ma si saranno concentrati su altro. Ma la Villa Comunale è chiusa, al posto del Polo scolastico continua ad esserci un buco, le strade continuano ad essere sporche ed invase da rifiuti, un lampione si e l'altro pure è spento, ottenere un certificato dal Comune è una impresa epica, le politiche produttive e quelle culturali sono scomparse.

Si dirà, ancora: ma c'era e c'è l'emergenza sanitaria. Certo, che purtroppo c'era e c'è. Ma hanno trovato però il tempo per ripristinare il CdA dell'Acse, fare un rimpasto di Giunta a settimana, candidare un assessore alle elezioni regionali e litigare quotidianamente - tra di loro! - sulla stampa.

La verità è che Salvati è inadeguato al ruolo che ha l'onore di ricoprire. Non ha la tempra, le capacità e forse nemmeno la voglia di guidare la nostra comunità.

E la sta conducendo verso il baratro, fischiettando, come se fosse un passante, e non il Sindaco di una grande città.