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IL PARCO ARCHEOLOGICO DI ERCOLANO IN COLLABORAZIONE CON LA SCUOLA SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA HA OSPITATO L GIORNATA FORMATIV SU "LA TUTELA CIVILE E PENALE DEI BENI CULTURALI"
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Il Parco Archeologico di Ercolano è stato cornice e protagonista di una giornata di alta formazione sul tema “La tutela civile e penale dei beni culturali”, promossa in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura. L’iniziativa nasce all’interno dell’innovativo dialogo tra il Parco e la Scuola di Magistratura attraverso un Protocollo d’Intesa siglato a dicembre 2024. Un’intesa che mira a rafforzare l’interconnessione tra la conoscenza giuridica, l’azione investigativa e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Il corso, ideato dal dott. Gian Andrea Chiesi e dal dott. Fabio di Vizio e sviluppato in collaborazione con l’Avv. Pier Lorenzo Parenti, componenti del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, e’ stato coordinato e diretto dal Procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli, dott. Pierpaolo Filippelli ed ha visto la partecipazione della Presidente della corte di appello di Napoli, dott.ssa Maria Rosaria Covelli e del Procuratore Generale della Repubblica presso la corte di appello di Napoli, dott. Aldo Policastro. L’intero programma è stato modellato in stretta collaborazione con Francesco Sirano, funzionario delegato alla Direzione del Parco Archeologico di Ercolano.
Per la prima volta nella storia della Scuola Superiore della Magistratura i corsi sono usciti dalle splendide aule di Castel Capuano e circa novanta partecipanti – magistrati, esperti, formatori – si sono ritrovati tra gli scorci unici dell’area archeologica, in un contesto che offre un’occasione rara: riflettere sul passato per proteggere il futuro. I temi affrontati hanno spaziato dalla prevenzione dei reati contro il patrimonio artistico, dalla collaborazione pubblico privato al modello Ercolano, alle tecniche di contrasto al traffico illecito di opere d’arte e al ruolo delle nuove tecnologie – tra cui l’intelligenza artificiale – nell’attività investigativa.
La giornata formativa non si è limitata a un momento teorico: accanto agli interventi di alto profilo, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare luoghi emblematici del sito.
Con questa iniziativa, il Parco Archeologico di Ercolano conferma la sua vocazione alla sperimentazione e di profondo impegno culturale e sociale. Un sito archeologico diventa laboratorio anche nei campi del diritto e della giustizia svolgendo una funzione pionieristica e di protagonismo come già dimostrato dall’oramai pluriennale progetto per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità con il Tribunale di Napoli.