POMPEI SCAVI, LABORATORIO DI RICERCHE APPLICATE

Coordinatore del Laboratorio: dott. Ernesto De Carolis.
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Il Laboratorio, inaugurato nel dicembre 1994 conduce una serie di  attività di ricerca di natura conservativa, relativamente alla protezione e al restauro dei reperti, sia di valore conoscitivo, in particolare per quanto concerne la ricostruzione degli ambienti naturali dell' area vesuviana prima dell' eruzione del 79 d.C.

Le principali attività del laboratorio riguardano:

  • Lo studio su reperti biologici
  • Lo studio minero-petrografico e chimico-fisico dei materiali lapidei e litoidi
  • Le attività di microscopia
  • Le collaborazioni con Università per attività di stage e tirocinio. 

Tra i progetti di maggiore prestigio e pregio vi è la Camera climatizzata, ambiente mantenuto costantemente alla temperatura standard di 18 °C con il 35% di umidità, fondamentale per la conservazione dei reperti organici, tra cui: gusci d’uovo, legumi, uva, semi, datteri, fichi. 

L' attività del Laboratorio si avvale dell'attiva collaborazione di istituti di ricerca italiani e stranieri afferenti alle più diverse discipline, tra le collaborazioni e convenzioni siglate di recente: 

  • Ordine Nazionale dei Biologi: per lo studio e analisi degli organismi vegetali presenti su murature e intonaci di Pompei (muschi, licheni et.)
  • Università del Sannio, Dipartimento di Geologia: per lo studio del territorio circostante Pompei e la relativa linea di costa del fiume Sarno
  • Istituto Superiore Cesaro-Vesevus: stage con le classi superiori per acquisire le tecniche colturali delle coltivazioni antiche per stimolare il legame storico culturali con il territorio e sviluppare capacità operative e progettuali.
  • Università “La Sapienza”, dipartimento di Scienze dell’antichità, in collaborazione con Curt-Engelhorn-Zentrum Archaometrie gGmbH:  per lo studio dei tessuti conservati nella camera climatizzata.
  • Università IUAV di Venezia: per la classificazione dei reperti lapidei presenti a Pompei 

In corso una progettazione per lo studio dei legni bagnati di Moregine, in collaborazione con il

Prof. Marco Fioravanti dell’Università di Firenze del  Dipartimento di Gestione Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali.