REGIONE CAMPANIA, DI SCALA A PICARONE: NON LEGGE MA PROCEDURA AD PERSONAM, GIOCHI AL LOTTO 1 – 4 – 7

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 Al collega Picarone do tre numeri: 1, 4 e 7. Sono i giorni di dicembre 2017: il primo viene emessa  la richiesta di rimborso del legale di De Luca, il 4 viene protocollata la somma, il 7 liquidata. Da Guinness World Record. Glielo spieghi agli avvocati che lavorano per la Regione e per i suoi Enti strumentali, Asl e Partecipate, che dopo aver emesso fattura aspettano anni ed anni per vedere un'euro. Aggiungo: non contesto la norma che è di buon senso ma la violazione palese e clamorosa della stessa nonché le procedure adottate per liquidare il legale di De Luca.  E naturalmente la tempistica, non solo dei pagamenti”. Così la Consigliera regionale campana diForza Italia Maria Grazia di Scala replicando alle dichiarazioni del Consigliere Picarone in merito alla vicenda della liquidazione delle spese legali del Presidente della Regione Campania per il caso Mastursi.

I fatti:

De Luca si è pagato l’avvocato del processo Mastursi con i soldi della Regione. Incredibile, ma è così!”. Lo afferma la Consigliera regionale campana di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala.

Nella legge di Stabilità dello scorso anno – spiega Di Scala – il Presidente ha inserito, peraltro nelle norme di contenimento della spesa della legge di Stabilità 2017, un intero comma del Tuel (testo che si applica ai Comuni e non alla Regione!), col quale, in sostanza prevedeva la possibilità del rimborso delle spese legali degli amministratori regionali in caso di processi, guarda caso ancora in corso, che si concludano con l’archiviazione o l’assoluzione”.

Premesso che con questa norma la casta spende e non risparmia – aggiunge l’esponente di Forza Italia – De Luca anziché pagarsi di tasca sua il legale e chiedere il rimborso, bene ha pensato di pagare direttamente, e lautamente, il suo avvocato con i soldi della Regione, cioè dei cittadini contribuenti”.

Una vicenda, quella del processo Mastursi e delle spese legali – rimarca Di Scala - che ha del grottesco e non solo per le bugie raccontate al tempo alla stampa (il suo Capo Segreteria, disse il governatore, lasciava l’incarico perché stanco!): De Luca non sapeva che il suo braccio destro, poi condannato ad un anno e mezzo, confabulava e contrattava poltrone e incarichi nella Sanità e non sapeva neppure di essere indagato

Chissà che non sappia neppure che il suo legale sia stato pagato direttamente e forse illegittimamente con le casse regionali”, conclude la consigliera regionale di Forza Italia.