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TERRE CERASE CAMPANIA I.G.T.
Villa Matilde Cellole (CE): prezzo 8 euro circaQuasi mai preso in considerazione, troppo spesso ritenuto un ibrido ed un volgare taglio tra bianco e rosso, il rosato ha invece dignità di vino a tutti gli effetti ,eppure in Italia il consumo totale raggiunge appena il 5%. E’ un vero peccato perché fra i rosati ci sono vini d’alta qualità.
Fughiamo però ogni perplessità: un rosato è un vino prodotto da uve rosse. La tonalità del colore è determinata dal tempo di contatto tra il mosto e le bucce. Liberata la mente da eventuali dubbi è bello approcciarsi al Terre Cerase Campania I.G.T. di Villa Matilde. Ha bisogno di poche presentazioni questa cantina che è comparsa nella classifica di “Wine&Spirits” tra le cento aziende migliori al mondo nel 2007. Nata dalla palpitante cultura dell’avvocato Francesco Avallone, oggi diretta dai figli Maria Ida e Salvatore, nel territorio del Massico, ha cominciato proprio con il Falerno. L’avvocato non smetteva mai di raccontare che si era affezionato a questo vitigno attraverso gli scritti di Plinio, Marziale e Strabone.
Più famosi per un aglianico in purezza proveniente da una singola vigna di 5 ettari, il loro rosato in degustazione merita fortemente una menzione. Dal colore intenso, tra il rubino e il chiaretto, cerasuolo appunto, all’olfatto presenta nell’immediatezza la ciliegia ed il lampone , così accompagnati da sottili sentori di piccoli frutti rossi. Alcune note minerali spezzano poi i frutti neri che si percepiscono nel finale. Buona la corrispondenza tra naso e bocca. Si ritrovano, infatti, i frutti carichi, maturi e lievemente speziati di un rosato 100% aglianico. Al gusto, risulta subito fresco ma mai a discapito di una certa consistenza. Questo bicchiere risulta facile da bere ma non banale. E’ gradevolmente di nerbo e di piacevole morbidezza.
Io lo gusterei con del culatello tagliato fresco su crostini di pane casereccio , o un salame di Fabriano. Da provare con uno spezzatino di vitello al vino con patate. Questa bottiglia in sostanza è tutta da capire, scevri da inutile snobismo per i rosati, con la mente di un curioso del gusto.
Sara Marte