FIANO DI AVELLINO 2007 DOCG

15 euro ben spesi per il "vino delle donne"
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Io non amo molto queste distinzioni, ma delle volte è bene porre l’accento su degli aspetti del mondo del vino in cui si riscontrano qualità indiscusse. Si parla finalmente delle donne del vino. In un ambiente così maschilista come quello delle aziende vitivinicole ci sono delle donne che spiccano per saggezza e intelligenza.

Parliamo, per ora, di Clelia Romano della cantina Colli di Lapio e del suo Fiano di Avellino che...dal Vinitaly alle degustazioni regionali stupisce anno dopo anno e migliora, seppur a piccoli passi, senza mai strafare. La cantina nasce nel 1994 e si estende per circa 6 ettari di vigneto tra i fiumi Calore e Sabato . Fino a poco tempo fa si lavorava su un unico vitigno: il Fiano. Da un po’, l’azienda, ha preso accordi per gestire altri 4 ettari di vigneti da coltivare ad aglianico .

Mi piace la pazienza con cui si muove questa bella realtà in provincia di Avellino. Hanno fatto crescere e conoscere un unico prodotto calibrandolo affinché potesse essere la migliore espressione del territorio. Ora, raggiunti livelli invidiabili con il Fiano, hanno deciso di ampliare la produzione. Ottimo lavoro!

Passiamo dunque alla degustazione di questa bottiglia di Fiano di Avellino 2007 DOCG della cantina Colli di Lapio. Alla vista si presenta giallo paglierino carico e fitto. All’olfatto è ricco ed intenso. Subito si aprono i fiori e la frutta a pasta gialla. Leggera è l’albicocca. Il bicchiere ci porta poi con una particolare freschezza verso sentori di frutta tropicale. Al palato , morbido e caldo, si riconoscono con forza l’ananas e di nuovo i fiori. Tipico il sentore di nocciola . Nel finale rimane un palato ricco in cui si fanno strada la freschezza e la sapidità. Lunga la persistenza.

Credo che questa bottiglia non abbia bisogno di particolari abbinamenti perché io lo berrei in purezza. In tavola, però, consiglio una zuppa di ceci, funghi e calamari così da contrastarne la ricchezza. Un gusto insomma che gli tenga testa nella sua complessità e pienezza. Assolutamente da provare . Sono circa 15 euro spesi davvero bene.

Sara Marte