Scafati: TRE PROGETTI BOCCIATI PER IL COMUNE DI SCAFATI

Aliberti: << Scafati unica città ad aver ottenuto un no secco>>
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Il candidato del Popolo della Libertà punta il dito contro la perdita, a carico del comune di Scafati, dei finanziamenti europei messi a disposizione dal progetto “Programmazione 2007-13. La Campania e l’Europa: una nuova stagione dello sviluppo”. I  progetti presentati dall’ente, infatti, sarebbero stati bocciati, mentre i... 17 presentati dal comune di Cava de’ Tirreni, i 7 di mercato San Severino, i 2 di Nocera Inferiore e i 2 di Nocera Superiore sarebbero stati, di contro, accolti senza ostacoli. <<Epilogo di un film già visto e l’ennesimo fallimento di un’amministrazione che per cinque anni non è stata capace di realizzare nulla per Scafati – scrive Pasquale Aliberti, candidato sindaco del centro-destra - Ormai, la notizia è certa. I tre progetti, presentati dal comune di Scafati alla Regione Campania per concorrere ai finanziamenti europei, hanno ricevuto un “no” secco, a dispetto dei 17 progetti presentati e accolti del Comune di Cava de’Tirreni, ai 7 di Mercato San Severino, ai 2 di Nocera Superiore e ai 2 di Nocera Inferiore. L’ennesimo danno provocato da un’amministrazione incapace e superficiale, che ha anteposto i propri interessi al bene comune della città. I progetti, infatti, sono stati bocciati per un errore di forma, probabilmente dovuto alla leggerezza di chi a governato per cinque anni questa città, mettendo a repentaglio la crescita e lo sviluppo di una città che non può e non deve permettersi di sbagliare in questo modo. Un errore grave, che ha fatto perdere al comune di Scafati la possibilità di aprire nuovi cantieri per la realizzazione di grandi opere, dei quali la città ha necessità e per i quali, noi del Popolo della Libertà, ci stiamo battendo, avendo ben chiara l’idea di una città nuova, una città migliore. Ma dopo questo smacco e “grazie” all’incapacità dell’ultima amministrazione, Scafati, dovrà rinunciare, ai fondi destinati alla realizzazione di infrastrutture materiali e alla ricerca e innovazione tecnologica nonché alla riqualificazione dei grandi centri urbani. Un film che si ripete, sempre uguale, sempre lo stesso e che ogni volta illude e fa retrocedere la città. Eppure, il sindaco uscente, nel volantino che riporta il suo programma ha parlato di crescita, sviluppo, di “impegno a raccogliere il maggior numero di finanziamenti”. Tutto ciò è ridicolo ed estremamente triste. Soprattutto se si pensa alle destinazioni che questi fondi avrebbero potuto avere. I tre progetti in questione, quelli ormai accantonati per una dimenticanza, per un errore dettato dall’incompetenza, infatti, avrebbero potuto mettere a nuovo la scuola elementare e materna di via della Resistenza, ampliare il palazzetto dello Sport e la realizzazione di una strada di collegamento tra via Torino e via della Resistenza. Oggi, tutto questo dovrà aspettare e quindi rallentare quel processo di innovazione e di sviluppo che la città di Scafati merita. Scafati, perde, oggi una grande opportunità, che altri comuni limitrofi hanno saputo guadagnare senza problemi e ostacoli, coprendo il comune, ma soprattutto l’ultima amministrazione, di ridicolo, per non aver saputo mettersi al passo con le altre realtà e risultando l’unica città del comprensorio ad incassare la sconfitta. La notizia è stata sconvolgente un po’ per tutti, anche se ci aspettavamo da questa amministrazione l’ennesima delusione>>. Aliberti continua avanzando le sue proposte per il futuro della città, proposte descritte anche nel suo programma elettorale. <<E’ solo per questo motivo, per un senso di responsabilità, che abbiamo incentrato il nostro programma sulla riqualificazione urbana della città, sullo sviluppo e la valorizzazione di Scafati, partendo dalla realizzazione di un ufficio di piano, oggi inesistente dopo un tentativo fallimentare messo in campo dall’uscente amministrazione, costituito da professionisti e persone qualificate in grado di intercettare i finanziamenti provinciali, regionali ed europei, ricorrendo ai project financing chiedendo ai privati di investire i loro capitali in opere di pubblica utilità, la qual cosa ci permetterà di realizzare senza nessun costo per i cittadini, la riqualificazione dell’ex manifattura dei tabacchi, parcheggi sotterranei e rendere un tutt’uno l’area ex del Gaizo con la Villa comunale e via Zara. E’ questo – incalza - il modo più concreto per attuare un vero e proprio restyling della città, per riqualificare le periferie e realizzare il nostro primario obiettivo: fare di Scafati, una città policentrica. Anche rispetto agli edifici scolastici, non abbiamo avuto dimenticanze. Necessario è infatti ristrutturare la scuola elementare di via M. D’Ungheria che, più delle altre, versa in uno stato di degrado strutturale, così come è urgente la realizzazione della scuola elementare di Berardinetti di cui si parla da anni. Quando parliamo di cambiamento, vogliamo dire questo, vogliamo dire crescere senza dover rinunciare a niente, senza dover subire rallentamenti e retrocessioni per colpa di un’amministrazione che non è stata in grado di far progredire la città>>. Francesca Cutino