Scafati: ALIBERTI: NESSUN ACCORDO CON VITIELLO

Il candidato del Popolo della Libertà illustra il suo progetto di trasformazione urbana
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Il candidato del Popolo della Libertà, Pasquale Aliberti, ha voluto chiarire il rapporto “discusso” instaurato con il candidato della Sinistra Democratica, Giuseppe Vitiello. Due mondi lontani anni luce per tradizioni, storia, idee e scelte politiche e al contempo capaci di ragionare civilmente sui programmi. Aliberti, ha inteso sfatare...

l’accusa di “tacito accordo” tra la Sinistra radicale e il centro-destra. <<Abbiamo appreso dai giornali - ha scritto Aliberti - le dichiarazioni del sindaco uscente sul presunto accordo tra la nostra coalizione, il Popolo della Libertà, e quella del candidato Giuseppe Vitiello. Un accordo che non esiste se non nelle intenzioni programmatiche. Non ci sorprende il tentativo di demonizzazione che si sta cercando di mettere in campo per distruggere, questa intesa, che, ripeto, è solo nei programmi, nella passione e nelle idee, perché per il resto con Vitiello siamo lontani nel percorso politico, nelle scelte, nella storia. Un confronto, però, esiste. Sui programmi, su tutto ciò che viene dettato dalla passione politica e dall’entusiasmo, mentre con il sindaco uscente non può esistere nessun tipo di ragionamento perché significherebbe confrontarci con l’antipolitica e il trasformismo più becero. Abbiamo, inoltre, serie difficoltà a comprendere i punti del suo programma, vuoto, confusionario, inesistente. Con Vitiello, invece, abbiamo trovato terreno fertile per organizzare un tavolo di regole che potremo mettere in campo dopo la campagna elettorale e che andranno a definire il ruolo della maggioranza e il ruolo dell’opposizione in un rapporto dialettico di confronto e di controllo. Siamo sempre più convinti, grazie al calore che ci stanno dimostrando i cittadini scafatesi, di poter realizzare ciò che abbiamo scritto nel nostro programma, un programma che verte su dieci punti fondamentali e che prevede, nel primo anno di governo della città, l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale>>. Aliberti, continua nell’illustrare quali saranno le linee guida della trasformazione urbana. << Si tratta di uno strumento urbanistico a misura familiare, capace di migliorare e riqualificare il territorio, attraverso la valorizzazione degli edifici con rilevanza storica e l’abbattimento e la ricostruzione di quegli edifici del centro storico ormai non più recuperabili. Si tratta di realizzare passaggi, piazzette, slarghi e nuove attrezzature turistico-ricettive a sostegno del turismo pompeiano e dell’economia della nostra città. Intendiamo promuovere un’ edilizia familiare e non speculativa, attraverso il mansardato e riqualificare, attraverso i project financing, di cui ci siamo fatti promotori in questi cinque anni, per la riqualificazione della manifattura tabacchi sulla quale lanceremo un concorso di idee, per la costruzione di parcheggi sotterranei in particolar modo in via P. Melchiade. Ci batteremo, affinchè le periferie non vengano abbandonate, attraverso un restyling di contrada Cappelle, Rione ferrovia, Sant’Antonio Vecchio, San Vincenzo, Trentuno, Marra, Bagni e S. Pietro. Saremo in prima linea per unificare l’area ex del Gaizo e la Villa comunale per restituire ossigeno ad una città soffocata dal traffico. Il nostro programma esiste e mostra quello che ci promettiamo di realizzare cercando di sfidare il tempo. La cosa che più conta, però, è che credendoci fermamente, siamo convinti di riuscire a dare un contributo reale, fattivo alla città e a tutti i cittadini che sono accorsi, ieri mattina al Garden Bar solo ed esclusivamente per rivolgerci un augurio, per Pasqua e per la sfida che ci apprestiamo ad intraprendere>>. Francesca Cutino