Liceo Caccioppoli: LA MUSICA COME ESPRESSIONE DELL'ANIMA

Il gruppo dei tre ragazzi si chiama Blackout
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“La nascita del gruppo risale al febbraio 2005”. Così inizia a raccontarsi il gruppo di Giuseppe Ciavolino, Stefano Di Martino, e Salvatore Fusco, diciassettenni. Alle origini, il gruppo assunse il nome di Fifty Fifty, modificato successivamente come Deafness, ed infine, quello attuale Blackout; “Non definitivo”, tiene a precisare Giuseppe, chitarrista.

Il gruppo nasce dall’unione di quattro ragazzi: Paolo, cantante, Stefano, bassista, Giuseppe, chitarrista, e Michele, batterista. I quattro, amici d’infanzia, scoprono di avere in comune la stessa passione, che sfocia nel creare un gruppo, conosciuto ai tempi delle prime esibizioni come “Baby rock” di Scafati. Nell’estate 2006, Paolo, è fuori dal gruppo. Recentemente, anche il batterista Michele è stato sostituito da Salvatore, ben felice di entrare a far parte del complesso. “Essere nel gruppo è stata per me una grande soddisfazione. Coltivo la passione per la musica da quando ero piccolo, e sono stato componente di diversi gruppi”, spiega Salvatore, “Tra le varie band, non dimenticherò i Bluemetheora.” La band ha iniziato suonando cover di gruppi come Green Day, Red Hot Chili Peppers, Police. “Dal febbraio 2007 abbiamo iniziato a comporre canzoni nostre”, racconta Giuseppe. I tre, hanno tendenze musicali differenti. “Io e Stefano soprattutto, divergiamo moltissimo dal punto di vista di generi”, racconta Giuseppe. “Stefano predilige il genere punk, si ispira a gruppi come Green Day, Clash, Ramones, Sex Pistols, Blink 182. Io invece mi avvicino piu’ al genere rock. Ammiro artisti come i Red Hot Chili Peppers, Rage against the machine, System of Down. Inoltre, lui è molto piu’ propenso ad ascoltare gruppi nuovi che si presentano sulla scena punk-emo, io per niente”; continua dicendo “Io ho nelle vene il funky, Stefano il punk, Salvatore il rock.” Conclude dicendo: “Naturalmente tutti e tre abbiamo basi come Led Zeppelin, Dire Straits, Pink Floid, Jimi Hendrix”. Alla domanda “Quali sono i vostri progetti futuri?”, mi rispondono dicendo: “Firmeremo un contratto discografico, pubblicheremo un nostro album e parteciperemo ancora a molti concorsi!” “Per noi, non c’è maggior successo di riuscire a trasmettere qualcosa alle persone che ascoltano la nostra musica." Come ha affermato il chitarrista, la musica è la vera e unica espressione dell’anima, per cui l’obiettivo di questi ragazzi non è quello di avere un’importante fama solo per interesse economico, ma per riuscire a portare a termine un progetto musicale lodevole. Maria D'Ermo