FORZE DELL'ORDINE AL COMUNE INCONTRANO IL SINDACO SALVATI

Solo una casualità la riunione sulla "sicurezza e legalità" dopo il "caso Di Massa"
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Il destino spesso è beffardo. Questa mattina il Sindaco Salvati ha incontrato le Forze dell'Ordine per ringraziarle del loro operato. Un appuntamento che arriva il giorno successivo alla notizia dell'indagine della Procura di Roma a carico del "consigliere d'oro" Alfonso Di Massa.

(Per chi ancora non fosse informato, il più votato alle ultime elezioni amministrative sarebbe, come riporta il quotidiano www.ilfattoquotidiano.it, indagato nell'ambito di un'inchiesta che ha svelato un sistema corruttivo nel sistema giudiziario napoletano e che ha portato all'arresto di 5 persone. I reati contestati sono di corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione, favoreggiamento personale. Di seguito il passaggio tratto dal quotidiano on line grazie al quale è girata la notizia del coinvolgimento di Di Massa:" C’è un’altra selezione pubblica che Di Dio, nelle sue vesti di “faccendiere” – come lo definisce uno degli arrestati, l’avvocato Bonaiuti – cerca di influenzare in suo favore: quello da allievo ufficiale dei carabinieri. A contattarlo è Alfonso Di Massa dal quale il consigliere ottiene “in pagamento una somma di denaro quale corrispettivo per l’interessamento e il superamento” del concorso. “Allora, io ho parlato per quanto riguarda questa situazione dei Carabinieri – scriveva di Dio in una email del 28 marzo 2017 – Ci sono due prove: lo scritto e poi un’altra cosa che… Allora, mi hanno detto che non ci sono problemi“. Quale prezzo del suo interessamento “Di Dio chiedeva a Di Massa il pagamento di 10mila euro” da versare in due tranche, “i primi 5mila contestualmente all’iscrizione della ragazza al Concorso” e i successivi “all’ottenimento dell’obiettivo”. “Passati i quiz poi viene con me, ti faccio conoscere questa persona ed è garantita al mille per mille“).

Un appuntamento con le Forze dell’Ordine, dicevamo…presenti questa mattina il Tenente dei Carabinieri Vitolo, il Comandante della Polizia Municipale di Scafati Forgione, il Maggiore della Finanza Napolitano accompagnato dal Maresciallo Pasquale Alò. “La presenza dello Stato è fondamentale, questa amministrazione vuole mantenere alto il livello di attenzione sulle procedure nella consapevolezza che si può sbagliare anche non volendo” – dice Salvati. Il discorso sulla legalità è articolato su vari aspetti: si discute di sversamenti illeciti, della difficoltà di elevare la Tenenza in Compagnia e di richiedere almeno l’integrazione di 6/7 unità, della micro e macro criminalità, della collaborazione tra le Forze dell’Ordine e con la stessa amministrazione, delle videocamere. La sicurezza d’altra parte è uno dei temi che più si è cavalcato in campagna elettorale da parte di tutte le coalizioni per giusta richiesta dei cittadini. Di sicurezza e legalità.

Anche per questo stamattina si attendevano le reazioni all’indagine di Di Massa. “Quella del consigliere è una vicenda complessa che necessità un approfondimento da parte della maggioranza – spiega Salvati. Certo è che se si fosse trattato di un mio assessore avrei chiesto le dimissioni. Di Massa – continua il Sindaco – vi anticipo, che ha inviato una nota con la quale si rende eventualmente disponibile alle dimissioni o all’autosospensione”. Un fulmine a ciel (quasi) sereno per la neo amministrazione che già deve fare i conti con la presenza/ombra di Pasquale Coppola, indagato per 416 ter. “Non ha ruolo – chiarisce il Sindaco - gli assessori sono espressione della sua lista”.

Le reazioni delle opposizioni iniziano a paventarsi: dopo quelle del consigliere pentastellato Sarconio che dai social chiede “immediate dimissioni” , a commentare è anche Michelangelo Ambrunzo, presente questa mattina (candidato alle amministrative nella lista Sostiene Scafati di Russo): “Dimissioni per Di Massa, - dice - indagato, ma per coerenza lo stesso dovrebbe valere per chi ha a suo carico un rinvio a giudizio per abuso d’ufficio e una condanna presso la Corte dei Conti. Siamo garantisti”.

Linea confermata dalla nota giunta poco dopo l'incontro al Comune a firma dei consiglieri Russo, Ambrunzo, Carotenuto e Grimaldi: "La nostra indole garantista ci induce ad applicare anche in questo caso il principio di presunzione d'innocenza...attendiamo scelte chiare e nette, sia sul piano individuale che politico". Si attendono le reazioni dei consiglieri di Forza Italia che preferiscono attendere l'esito della riunione di maggioranza.