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Portavoce Polizia di Stato01:13
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uf.st.P.A. Pompei21:32
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PK COMMUNICATION00:54
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uf.st.Comune di Amalfi00:21
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Don Giuseppe Landi22:49
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uf.st. Tommasetti21:20
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UF.ST.P.A. ERCOLANO19:40
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UF.ST.FORZA ITALIA SCAFATI18:47
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UF.ST.VIETRI00:54
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UF.ST.COMUNE DI SCAFATI00:46
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00:34
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00:02
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uf.st.P.A. Pompei20:23
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ANTONIO POLLIOSO01:31
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UF.ST.SARNO IN AZIONE01:15
LA RELAZIONE DELL’INPS È TIPICA DELLA PEGGIORE STAGIONE DELL’ASSISTENZIALISMO DI STATO
“Oggi il Movimento 5 Stelle ha celebrato l’occupazione del potere pubblico piegando la nobile storia dell’Istituto di Previdenza Sociale, INPS, ad una tribuna degna del peggiore MinCulPop in cui teorizzare un ritorno agli anni ’70 e alle peggiori stagioni dell’assistenzialismo di Stato.
Celebrando l’uomo solo al comando – ma non era stata fatta una riforma per fare dell’Inps un organo collegiale? – il prof. Tridico ha presentato una relazione in cui mirabili realtà fattuali sono state piegate ad interpretazioni di parte ed è stato teorizzato un ruolo dell’Inps che sconfina nella Caritas di Stato e nel Ministero della Cultura del welfare, ovviamente pubblico e ovviamente assistenziale.
Celebrando con assiomi i trionfi delle politiche del Governo giallo-verde, di cui il prof. Tridico è stato il progettista, in disprezzo a qualsiasi conflitto di interesse di cui ogni giorno i grillini predicano l’attuazione, sono state attribuite capacità taumaturgiche a provvedimenti a cui anche le relazioni del Governo hanno attribuito effetti molto limitati e all’Inps il ruolo primario di centrale di assunzioni pubbliche, cioè di consenso elettorale pagato dallo Stato, nonché quello di Grande Fratello tutto centrato su informatica e tecnologie digitali.
Invece di dirci come si porta l’Inps vicino alle famiglie, ai pensionati che non hanno visto pagarsi in tempo le pensioni, a quelli che aspettano mesi per vedersi evasa una pratica, a come accelerare sul pagamento degli ammortizzatori sociali, a come si può creare una reale separazione tra assistenza, previdenza, politiche del lavoro – che non spettano all’Inps - si è raccontato come verrà evitata qualsiasi spending review, come verrà violata la privacy dei cittadini, come si creerà consenso elettorale con la decrescita felice e l’assistenzialismo di Stato.
Insomma l’Inps dei Cinque Stelle è degno epigono di quello del prof. Boeri, anzi va in naturale prosecuzione, anche qui nell’attesa di un prossimo organo collegiale.
Ancora una volta l’occupazione del potere è il vero collante di questo Governo, le politiche di spesa e tassazione la vera anima della maggioranza del cambiamento, la pervasività dello Stato l’ideologia del Movimento 5 Stelle.
Forza Italia contrasterà questa deriva, convinta che solo un’economia e una società dove si bilanciano Stato e libertà privata può essere felice, dinamica, inclusiva e ricca”.