SCAFATI, AFFIDAMENTO DEL BENE CONFISCATO ANNULLATO DAI GIUDICI DEL tar. IL GRUPPO "SCAFATI ARANCIONE": "FIDUCIA NEI MAGISTRATI, MA UNA SENTENZA NON CANCELLA LA RINASCITA DI UN TERRITORIO. GIUSTO IL RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO"

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"L'atteggiamento del sindaco di Scafati sul bene confiscato al clan e gestito dai volontari del "Fondo Nappo" è quello giusto. Fiducia nei magistrati, il Consiglio di Stato rivedrà una sentenza che non rende giustizia a chi ogni giorno investe tempo e amore in una terra rinata senza le cosche. Noi, come "Scafati Arancione", siamo pronti a fare la nostra parte. Sempre al fianco di chi ha permesso di ridare dignità al fondo, una dignità che si lega con la legalità che quelle donne e quegli uomini stanno provando a ripristinare in un contesto difficile". Così il gruppo di "Scafati Arancione" prende posizione sull'area di via Nuova San Marzano confiscata alla criminalità organizzata, oggetto di una sentenza del Tar che boccia l'affidamento del Comune a un'associazione temporanea di scopo dopo il ricorso dei vecchi proprietari. "A Scafati tutti sappiamo cosa è il "Fondo Nappo" e cosa rappresenta. Si tratta di un luogo di cui andare fieri e che ha portato a Scafati tanta gente che sta arricchendo un territorio in passato ricordato per altro. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, al fianco dei volontari, se potremo e se la legge ce lo consentirà. Una sentenza non cancella la rinascita di una città attraverso la riscoperta di una terra che adesso è motivo di vanto".