OGGI 24 AGOSTO 2009 E' L'ANNIVERSARIO DELLA DISTRUZIONE DI POMPEI AD OPERA DEL VESUVIO

Per ricordare l'avvenimento del 79 d.C. letture e percorsi di luce gratis. Patrizio Rispo legge Plinio il Giovane dalle 13 di oggi
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Così scriveva Plinio il Giovane in una lettera a Tacito:

«Il 24 agosto, nel pri­mo pomeriggio, mia madre attirò la sua at­tenzione su una nube di straordinaria for­ma e grandezza??Si levava in alto, ed era di tale forma ed aspetto da non poter essere paragonata a nes­sun albero meglio che a un pino. In­fatti, drizzandosi come su un tronco altissimo, si allargava poi in una spe­cie di ramificazione; e questo per­ché, suppongo io, sollevata dal ven­to proprio nel tempo in cui essa si formava, poi, al cedere del vento, ab­bandonata a sé o vinta dal suo stesso peso, si diffondeva ampiamente per l'aria dissolvendosi a poco a poco, ora candida, ora sordida e macchia­ta, secondo che portasse con sé terra o cenere?.Intanto, su più parti del Vesuvio risplendevano larghe strisce di fuoco e alti incendi, il cui bagliore e la cui luce venivano au­mentati dall'oscurità della notte?.».

Il primo serio avvertimento si verificò il 5 febbraio 62, con un violento terremoto che causò gravi danni a Pompei, Ercolano e zone limitrofe. Nei successivi 17 anni fu tutto dimenticato. Il 24 agosto del 79, dopo 4 giorni di micro scosse telluriche ed altre avvisaglie come per es. il riscaldamento delle acque sorgive, il Vesuvio esplose in un'eruzione violentissima che causò la distruzione di Pompei, Ercolano e Stabia. L'esplosione scagliò massi, magma e ceneri fino a 20 Km di altezza. Tale materiale (in tutto diversi milioni di tonnellate) ricadde al suolo, nei due giorni successivi, sottoforma di lapilli e massi, ricoprendo le città fino ad un'altezza di 20 metri. Il tragico evento si compì in tre fasi principali: la prima caratterizzata da una pioggia di pomici e sassi che bombardarono la zona di Pompei distruggendo gli edifici e sommergendo i luoghi e le persone (molte delle quali morirono intrappolate e soffocate). La seconda e la terza causata dal collasso della nube vulcanica (valanga piroplastica) che generò diverse nubi di ceneri, fanghi e gas bollenti. Tali valanghe, alla velocità di 100 km/h ed alla temperatura di 350 gradi centigradi, passarono; e rasero al suolo la zona di Ercolano (e successivamente Pompei) distruggendo tutto e uccidendo, per il forte calore, tutti coloro che non erano ancora fuggiti. In totale morirono più di 2.000 persone. Dopo quella eruzione, Ercolano e Pompei vennero scoperte solo nel XVII e XVIII secolo, grazie a fortuiti scavi inerenti opere di urbanizzazione. Infine, un estratto da un documento che Plinio il giovane scrisse a Tacito in occasione di quel tragico evento: "Nonum kalendas septembres hora fere septima mater mea indicat ei apparere nubem inusitata et magnitudine et specie".

Questo scritto assieme ad altre lettere di Plinio il Giovane sono le uniche testimonianze dell?eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano nell?anno 79 d.C.. Mentre osservava questo fenomeno, suo zio, Plinio il Vecchio, comandan­te della base navale di Miseno, imme­diatamente partiva per soccorrere gli abitanti delle ville che bruciavano, e i contadini che con una fuga precipitosa scappava­no dal Vulcano. Non sapeva che questo avvenimento sarebbe stato la causa della sua morte. In occasione dell?anniversario il Commissario all?area archeologica di Pompei, Marcello Fiori, da poco riconfermato, desaparecido (non si è mai visto a Pompei in un anno), ha finalmente dato il suo placet alla manifestazione che dalle 13 di oggi vedrà l?attore Patrizio Rispo leggere le lettere di Plinio il Giovane, in un evento speciale gratuito (l'ingresso è dal Foro Triangolare, nella zona dei teatri). Gratuiti stasera anche i percorsi «Le Lune di Pompei» e le visite notturne agli Scavi. Dopo qualche inconveniente,?le sette lune? hanno avuto grande successo, perchè, quando accese, segna­no il percorso e le soste, suggerendo con i loro nomi evocativi - la Luna di Morte, la Luna del Successo, la Luna Mitica, La Luna della Vita, la Luna che non C´è, la Luna Illegale e la Lu­na che si Diverte - spunti e motivi guida per narrare la storia, la mitolo­gia e i segreti di Pompei. Alla serata commemorativa di do­mani, voluta dall?Ente provinciale del Turismo di Napoli in collabora­zione con il comune di Pompei e la Soprintendenza archeologica, sarà però possibile accedere solo preno­tandosi, fino ad esaurimento posti, al punto-informazioni dell?azienda turistica presente in piazza Esedra a Pompei. Il percorso luminoso muo­ve dalle necropoli di Porta Nocera, per proseguire con la visita alla Casa del Giardino d´Ercole, detta anche Casa del Profumiere, e per la via so­prannominata dell´Abbondanza.

ULTIMORA: Ad ascoltare Patrizio Rispo ci sono stati centinaia di visitatori italiani e stranieri che hanno affollato il Foro triangolare e la pineta. L'attore ha letto le due famose lettere di Plinio il giovane e la lettura è stata poi replicataanche in lingua inglese e accompagnata da musica classica diffusa anche su via dell'Abbondanza.

Prisco Cutino