CASTEL SAN GIORGIO (SA), ANTONIO GALDERISI: UN SANGIORGESE IN NAZIONALE

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E’ di Castel San Giorgio l’unico giocatore di football americano del Sud Italia selezionato dalla Nazionale Italiana nella rosa dei cinquanta che hanno partecipato ad un test tenutosi allo stadio Vigorelli di Milano. Si chiama Antonio Galderisi, ha 22 anni, ed è uno studente in Geologia all’Università di Napoli. Un metro e ottantacinque centimetri di altezza, per un peso complessivo di 95 chilogrammi. In pratica, un gigante buono. Di Castel San Giorgio. Gioca a football americano dall’età di 14 anni, quando ancora frequentava il suo liceo di Salerno. Uno scout di una squadra della città capoluogo fu impressionato dalla sua stazza e lo fece reclutare immediatamente per il team.

Adesso Antonio è tesserato con gli Eagles, compagine che partecipa al campionato di Serie B di football americano a nove e si allena in modo costante “perché in questa disciplina se non sei in forma, rischi di farti male”. E allora, palestra due volte a settimana e poi tanti esercizi di sera tra Mercato San Severino e Roccapiemonte. L’altra grande passione di Antonio è la geologia.

Antonio Galderisi si è laureato l’ottobre scorso (in appena due anni!) con una tesi in Geologia strutturale, relatore il professore Stefano Tavani, ora invece frequenta la Specialistica. Forma fisica ma anche concentrazione. Queste le armi vincenti per Antonio Galderisi, il Gigante Buono di Castel San Giorgio.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco di Castel San Giorgio Franco Longanella appena è venuto a conoscenza degli straordinari obiettivi raggiunti da Antonio. Questo quanto dichiarato dal Primo Cittadino: «Conciliare gli impegni nello studio con quelli sportivi, specie se agonistici, non è mai semplice. Antonio rappresenta un altro esempio da seguire, un cittadino che dà lustro a Castel San Giorgio. In questi anni abbiamo celebrato il merito di giovani della nostra città che ce la mettono tutta, insieme a noi, per raggiungere traguardi prestigiosi. Nel mondo della scuola, del lavoro, della cultura, dello sport e del sociale in genere. Non devo aggiungere altro, se non fare ancora tanti complimenti ad Antonio».