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UF.ST.VIETRI00:56
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UF.ST.COMUNE DI SCAFATI00:46
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uf.st. Tommasetti20:47
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UF.ST.CONFAPI NA20:40
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Olga Chieffi20:20
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Marco Pirollo18:39
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UF.ST.POLICHETTI19:30
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Portavoce Polizia di Stato19:20
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Silvia De Cesare18:17
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Portavoce Polizia di Stato00:46
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Portavoce Polizia di Stato21:18
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UF.ST.P.A. ERCOLANO18:16
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Monica De Santis19:54
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STAFF SINDACO19:22
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UF.ST.SESSA-RUGGIERO00:07
Scafati: I MANIFESTI DELLA DISCORDIA
Ripristinato l'ordine con la rimozione dei manifestiOggetto della diatriba, i manifesti 6x3 e gli spazi pubblici a disposizione per la pubblicità – che l’A.C.S.E. gestisce per conto del Comune – e che il sindaco uscente a detta di Aliberti avrebbe monopolizzato. <<Si tratta di spazi esclusivamente pubblicitari – ha dichiarato il candidato del centro-destra – che non rientrano in quelli elettorali e che potevano essere acquistati solo prima dell’inizio della campagna elettorale e non durante>>. Ne è conseguito un sollecito alla partecipata del Comune a rimuovere i manifesti in questione, che però non è stato prontamente eseguito. Senza perdere tempo, Aliberti, ha raggiunto la caserma dei carabinieri e ha fatto presente l’accaduto. <<Se si fosse trattato di spazi elettorali – ha spiegato il candidato a sindaco per il Pdl – il comune avrebbe dovuto dare la possibilità anche agli altri candidati di acquistarli, cosa che io ho chiesto ma che mi è stata negata perché il sindaco li aveva comprati tutti. Ci troviamo ancora una volta a fronteggiare una situazione antidemocratica – ha ribadito – Bottoni continua a sfoggiare un atteggiamento arrogante gestendo il potere contro ogni regola. Dunque, anche da sindaco uscente Bottoni continua a navigare nell’illegalità>>. Queste le dichiarazioni a caldo del candidato di Aliberti che non ha digerito il timbro posto dall’Acse nonostante la legge vieti questo tipo di vendita degli spazi pubblicitari, esattamente la 122 del 4 aprile 1956. A distanza di mezza giornata è arrivata anche la risposta del presidente dell’Acse, Aniello Longobardi che ha chiarito la posizione della società in una missiva. << Ammetto che in riferimento all’autorizzazione di spazi non elettorali si è verificata una disattenzione, attribuibile alla nostra società ma anche all’Ufficio elettorale del Comune di Scafati, scaturita da una interpretazione non rigorosa di una legge che ha creato confusione un pò ovunque, anche tra i responsabili e gli addetti del servizio presso la nostra azienda. Una confusione comprensibile dato il momento di caos che caratterizza tutti i periodi antecedenti le elezioni, non solo a Scafati. Fatta questa premessa – si legge ancora - La informo che già questa mattina l’Acse, verificato l’errore, ha provveduto ad inviare, a mezzo raccomandata e telegramma, una comunicazione a tutti i committenti degli spazi elettorali che, erroneamente, avevamo autorizzato. Faccio riferimento, nella fattispecie, ai tabelloni 6X3 che, ad onor del vero e per completezza quindi di informazione, sono stati utilizzati fino ad oggi sia da candidati del centro sinistra sia da candidati del centro destra. In quegli stessi spazi elettorali, come è possibile verificare facendo un giro per la città, non risulta raffigurato solo il sindaco uscente e candidato sindaco Francesco Bottoni, unico candidato destinatario della polemica sollevata nell’articolo in questione, ma anche, ad esempio, il candidato al consiglio comunale del centro destra Stefano Cirillo. Ritengo giusto puntualizzarlo solo a dimostrazione del fatto che la nostra disattenzione è stata in assoluta buona fede, scevra da favoritismi a questo o a quel candidato. I candidati, tra l’altro, in questa questione non hanno alcuna colpa perché regolarmente autorizzati ad utilizzare quegli spazi, con tanto di diritti pagati alla nostra società che provvederemo prontamente a rimborsare. Chiarita la questione, consentitemi di respingere e rispedire al mittente le accuse e le illazioni lanciate da chi vorrebbe strumentalizzare la nostra società per fini politici ed elettorali. La nostra azienda fornisce servizi alla collettività che non hanno colore politico. Accusare l’Acse di atteggiamenti illegali mi sembra scorretto e fuori luogo. Già stamattina, nonostante le condizioni metereologiche avverse, abbiamo provveduto a rimuovere tutti i manifesti elettorali affissi negli spazi elettorali non autorizzati, quelli utilizzati dal centro sinistra e quelli utilizzati dal centro destra. Approfitto dell’occasione per lanciare un appello a tutte le forze politiche, di destra e sinistra, affinché si attengano alle disposizioni della legge. Abbiamo già allertato le forze dell’ordine, in particolar modo gli agenti della polizia locale, affinché effettuino costanti e scrupolosi controlli per contrastare l’affissione selvaggia di manifesti elettorali in spazi non autorizzati e per denunciare chi utilizza illegalmente altri strumenti di propaganda elettorale, audio e visiva, come camper che circolano sul territorio senza aver richiesto le dovute autorizzazioni e senza aver pagato i dovuti diritti a questa società. Stesso vale per stendardi o striscioni che campeggiano sul territorio, in aree pubbliche, e che non sono ammessi. Questo appello mi sembra doveroso, nel rispetto delle leggi a cui questa società vuole attenersi, sempre, non solo in fase di campagna elettorale. Potenzieremo i controlli, faremo in modo che tutti si attengano alle leggi, a prescindere dal colore politico. Proprio oggi, durante il Cda, abbiamo deciso di chiedere un incontro con i referenti dell’Ufficio elettorale del Comune e con le forze di polizia cittadine, per concordare una strategia condivisa al fine di contrastare ogni forma di propaganda elettorale non consentita. Chiederemo inoltre, a tal fine, di affiancare un agente della polizia locale alla nostra squadra di addetti alle affissioni e a quella deputata alle deaffissioni, per evitare che prosegua il fenomeno dell’affissione selvaggia ed indiscriminata negli spazi elettorali messi a disposizione dal Comune>>. Francesca Cutino