NAPOLI-TORINO 2-2, CON QUESTO PARI CASALINGO GLI AZZURRI SALUTANO PER SEMPRE LO SCUDETTO…E FORSE SARRI

Nonostante il ritorno al gol di Mertens e la centesima rete di Hamsik, il Torino di Mazzarri, con Baselli e De Silvestri, toglie ogni speranza agli azzurri di Sarri, che a -6 dalla Juventus abdicano per sempre allo scudetto.
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In uno stadio San Paolo gremito di irriducibili tifosi, che applaudono Maurizio Sarri e contestano apertamente il presidente De Laurentiis per l’intervista rilasciata a RADIO KISS KISS e a IL MATTINO. Contestazione immeritata dall’impulsivo Presidente perché se il Napoli si è trovato a contendere lo scudetto alla corazzata Juventus, se il Napoli è una squadra apprezzata in Europa, se il Napoli è una società sana (e questo nel futuro conterà sempre di più), il merito è esclusivamente del Presidente. Lo stesso Sarri fu scelto da ADL contro il parere negativo di molti che non lo vedevano alla guida di una grande squadra. Insomma il tifoso non deve pensare che una società adesso si regge sul mecenatismo, ma deve capire che si deve sempre cercare un equilibrio tra risultati sportivi e risultati economici.

Un secondo posto dietro una Juventus super favorita (in tutti i modi) vale uno scudetto. Certo, qualcuno che spesso pontifica da tv private, dirà che viene ricordato solo lo scudetto vinto e non il secondo posto, può darsi, ma negli occhi dei tifosi rimarrà per sempre il gioco di questa squadra che ha fatto divertire i napoletani e giudicata positivamente da tutta l’Europa. D’altronde l’obbligo di vincere lo scudetto era solo della Juve. Il Napoli ci è andato vicino, ma la stanchezza e la delusione dovuta a certi risultati dell’avversaria condizionati dagli arbitri, ha creato una sindrome psicologica negli azzurri che devono aver capito che è inutile combattere contro i “poteri forti” che spesso condizionano i campionati, ma anche un calo fisico, secondo alcuni dovuto alla scarsa rotazione di giocatori. La prova del contrario non c’è. Chi ci dice che le rotazioni poi avrebbero condotto gli azzurri sempre al secondo posto?

Ma veniamo alla partita: Sarri schiera Zielinsky al posto di Hamsik e, contrariamente a quanti si aspettavano Milik fin dall’inizio, gioca Mertens, mentre in difesa Chiriches sostituisce Koulibaly squalificato. Mazzarri, come al solito, scegli iI 3-5-2 con Belotti in panchina e il duo Niang-Ljajic a dare fastidio alla difesa napoletana e con Ansaldi-De Silvestri esterni alti. Il Napoli col solito 4-3-3 inizia a modo suo, ma certamente non ha la velocità della prima parte del campionato.

L’assenza di Hamsik si fa sentire, è il metronomo del centrocampo azzurro. Questo incide sia sulla velocità delle giocate che sulle verticalizzazioni. Nonostante ciò il Napoli preme alto e non dà modo al Torino di farsi pericoloso dalle parti di Reina. Buono il pressing alto degli attaccanti e questo fa recuperare molti palloni. Ed è proprio questo pressing asfissiante che mette in crisi i difensori del Torino. Ne fa le spese Burdisso che per gestire un pallone, si gira di spalle e non vede Mertens che accorre e svelto mette in rete lasciando il povero Burdisso a dannarsi. Rompe così il digiuno il belga dopo 9 partite senza gol. Sempre da un altro pressing su Bonifazi nasce una occasionissima che mette Callejon davanti a Sirigu, ma il tiro viene sparato proprio addosso al portiere, forse se avesse passato al centro, dove c’era Mertens, le cose potevano andare diversamente.

Nel secondo tempo il Torino comincia a cercare il pari con ripartenze che trovano Ljajic pronto ad innescare Baselli sulla corsia di Hysaj, e Baselli tira e segna con la complicità di Chiriches che devia leggermente la palla e fa fuori Reina ed è pari. Un pari immeritato che innervosisce gli azzurri. Dopo un po’ Sarri fa entrare Milik al posto di un deluso Mertens, che non aveva demeritato. Milik si mette subito in luce con un tiro da fuori area che colpisce il palo.

Entra Hamsik al posto di Zielinsky e si vede subito il cambiamento: la squadra acquista più geometrie ed è proprio Hamsik che spara un tiro che si infila nel sette a sinistra del portiere Sirigu. E’ la rete del vantaggio napoletano. Vantaggio che dura una decina di minuti, quando sempre Ljajic crossava centro dell’area dove trovava la testa di De Silvestri che aveva anticipato Mario Rui e infilava, forse, un colpevole Reina, che avrebbe potuto uscire. Il 2-2, nonostante gli ultimi tentativi degli attaccanti, restava così fino alla fine, deludendo i giocatori e i tifosi che si vedevano fuori dalla lotta scudetto.

Lacrime e delusione dei giocatori azzurri che escono comunque tra gli applausi. Uniche note positive la 100 rete di Marek Hamsik in serie A, con 394 presenze nel massimo campionato italiano e la 18esima rete di Mertens dopo 8 giornate di digiuno. Anche Allan gioca la 100esima partita in serie A col Napoli. Note negative: Il Napoli ha vinto solo due delle ultime cinque partite in Serie A.

Ecco l’intervista che Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha rilasciato: "Napoli è una città fantastica, sarebbe bellissimo vincere qui. Non siamo la società più forte e potente……….Gli episodi incidono. ……Non siamo stati fortunati negli episodi. Siamo la squadra che ha preso più pali. Qualcosa ha inciso in negativo. ……Dopo la notte di Madrid, una delle componenenti per cui sono rimasto volentieri è l'amore dei tifosi. La scadenza? A fine campionato ho 11 giorni di tempo. Ci tengo alle prossime due partite, che non sono inutili. Lotterò perche' questa squadra lotti oltre i novanta punti. …….Hamsik ha detto che devo restare? Altrimenti lo porterò via con me..... 50% e 50%? Non so. A Firenze siamo andati gia' con la morte nel cuore, abbiamo subìto un contraccolpo, poi c'e' stata subito l'espulsione di Koulibaly. Abbiamo fatto due erroracci contro il Torino. L'aspetto mentale mi è piaciuto…….Tentazione di restare dopo "Sarri uno di noi" sugli spalti? E' forte, ma non può essere l'unica cosa. Con De Laurentiis posso parlare in qualsiasi momento".

NAPOLI (4-3-3): Reina 5,5; Hysaj 6, Albiol 6, Chiriches 6, Mario Rui 6; Allan 6, Jorginho 6, Zielinski 5,5 (24' st Hamsik 6,5); Callejon 5 (43' st Ounas sv), Mertens 6,5 (18' st Milik 6), Insigne 6.

A DISPOSIZIONE: Rafael, Sepe, Maggio, Tonelli, Milic, Ghoulam, Diawara, Rog, Machach.

ALLENATORE: Sarri 6

TORINO (3-5-2): Sirigu 6; Nkoulou 6, Burdisso 4, Bonifazi 5; De Silvestri 7, Rincon 6 (41' st Valdifiori sv), Baselli 6,5 (33' st Iago Falque 5,5), Acquah 6, Ansaldi 6; Ljajic 6,5, Niang 6,5 (18' st Belotti 5).

A DISPOSIZIONE: Ichazo, Coppola, Barreca, Molinaro, Edera.

ALLENATORE: Mazzarri 6

ARBITRO: Doveri 6

MARCATORI: 25' Mertens (N), 10' st Baselli (T), 26' st Hamsik (N), 38' st De Silvestri (T)

AMMONITI: Burdisso (T), Baselli (T), Mario Rui (N), Belotti (T), Nkoulou (T)