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COPPA ITALIA, SAN MARZANO-SCAFATESE 0-2, UNA GRANDE SCAFATESE SI ARRENDE AI RIGORI
Una grande Scafatese si arrende soltanto ai calci di rigore nella semifinale di ritorno di Coppa Italia "Prof. Angelo Zeoli", rimettendo in piedi, con la forza e con l'ingegno, un match con il San Marzano che sembrava praticamente già chiuso e archiviato dopo lo 0-2 blaugrana della scorsa settimana; sul sintetico del Novi di Angri, invece, si è vista tutta altra partita, e solamente i tiri dagli undici metri hanno tolto alla squadra di Severo De Felice una finale che, per quanto visto specialmente al ritorno, sarebbe stata anche meritata.
Che non sarebbe stata una passeggiata per i padroni di casa lo si capisce già dai primi minuti, quando i canarini approcciano alla gara con ritmi elevati e voglia di aggredire, anche se la foga ospite viene messa a tacere dalla direzione di Simone Palmieri di Avellino che, per non perdere le redini del gioco, fa piovere subito cartellini gialli sulla compagine scafatese: in meno di venti minuti vengono ammoniti Lopetrone, Maraucci e anche Savarise, che al 21' lascerà il campo per Mejri.
La gara però scorre e la Scafatese quando può si fa vedere con pericolosità dalle parti di Palladino, mettendo i brividi all'ex estremo difensore sia al 3' con il sinistro di Malafronte sia al 9' con la conclusione poco precisa di Savarise su assist di Gambardella; Cappuccio, dall'altro lato del campo, risponde con prontezza di riflessi al 15' sull'ottima punizione di La Montagna, ma è ancora la Scafatese a alzare il baricentro e sfiorare il vantaggio con il calcio piazzato di Siciliano. Al 45', sugli sviluppi di una rimessa laterale battuta lunga da De Vivo, Gambardella si ritrova un pallone ghiotto all'interno dell'area, batte Palladino con un calcio deciso ma la sua conclusione si infrange beffardamente sul palo, costringendo la retroguardia a salvarsi in angolo; sembra salire lo sconforto in casa canarina, ma prima di andare a riposo Siciliano disegna una delle sue parabole perfette e trova sul secondo palo l'accorrente Maraucci che con una incornata perentoria sigla il gol del vantaggio proprio sulla sirena, causando un colpo forte ai padroni di casa che, nella ripresa, accusano la botta ricevuta e non riescono più a giocare con la consueta fermezza, anzi espongono spesso il fianco a una Scafatese che appare brillante e rinata, sia fisicamente che psicologicamente.
I gialloblu si fanno vedere spesso dalle parti dell'area blaugrana come al 60' quando Gambardella prova a colpire di sinistro, e Pirozzi quindi decide di mischiare le carte inserendo Maiorano per La Montagna e Meloni per Liccardi; De Felice risponde facendo entrare in partita Simonetti e l'esterno d'attacco fa sentire subito il suo peso con una conclusione a giro al minuto 74 che chiama agli straordinari Palladino. Passano soltanto due minuti e ancora Simonetti crea il panico nella retroguardia degli uomini di Pirozzi, viene atterrato nettamente nel momento del calcio in porta e costringe l'arbitro a fischiare il calcio di rigore che potrebbe valere l'equilibrio, ma l'ex Scafatese Palladino riesce a distendersi alla sua destra e a respingere il penalty di Malafronte, dando inizio alla giornata no dei canarini dal dischetto.
L'errore del bomber, però, non fa perdere le speranze agli ospiti che anzi aumentano ancora di più i giri del proprio motore e finalmente, al minuto 79, riescono a impattare agguantando il raddoppio con Mejri, bravo sia a far nascere l'azione di ripartenza e poi a proporsi al centro dell'area dove, di testa, ringrazia il compagno Simonetti per il cross al bacio, beffa Velotti e Palladino e insacca.
Negli ultimi 10 minuti saltano gli schemi, gli uomini di Pirozzi si riversano in area canarina ma lasciano spazi per le ripartenze dei giallobleu che potrebbero colpire in contropiede, ma nessuna delle due squadre riesce a segnare la rete decisiva e il passaggio alla finale si decide, dunque, ai calci di rigore.
Il resto è solo il risultato di una beffarda lotteria: segnano tutti i calciatori della squadra padrona di casa chiamati a calciare, sbagliano invece Lopetrone e Cammarota, e a giocarsi la finale del 6 Febbraio sarà il San Marzano, mentre alla Scafatese resta tanto rammarico ma anche la consapevolezza di essere riuscita a ribaltare il verdetto sul piano del gioco, che potrebbe causare l'ennesimo stravolgimento di questa stagione. La corsa in campionato, infatti, è ancora apertissima, e la Scafatese vista oggi al Novi può sicuramente dire la sua.
SAN MARZANO: Palladino 03, Cesarano 01, Dentice, Nuvoli, Caso, Velotti, La Montagna (63' Maiorano), Lettieri, Liccardi (63' Meloni), Matute, Fodè 01.
A disposizione: Pedace 02, De Bellis, Franza 02, Capuozzo 01, Fernando, Falanga 02, Meloni, Tranchino 01, Maiorano.
Allenatore: Pirozzi Egidio
SCAFATESE: Cappuccio 03, Granata, Gambardella, Formicola 01, Maraucci, Astarita. De Vivo (7' De Vivo), Lopetrone, Malafronte, Siciliano (71' Simonetti), Savarise ((21' Mejri (94' Cammarota)).
A disposizione: Farina 01, Carotenuto 03, Mejri, Cozzolino 04, Aiello 03, Cammarota, Balzano 03, Elefante 02, Simonetti.
Allenatore: De Felice Severo
RETI: 45' Maraucci, 79' Mejri. Sequenza Rigori: Lopetrone Fuori, Lettieri Gol, Formicola Gol, Nuvoli Gol, Cammarota Fuori, Maiorano Gol, Malafronte Gol, Velotti Gol.
Arbitro: Simone Palmieri di Avellino
Assistenti: Giovanni Di Meglio e Francesco Vinciprova di Napoli
Note: Ammoniti: Lopetrone (SC), Maraucci (SC), De Vivo (SC), Granata (SC), Savarise (SC), Cesarano (SM). Calci d'angolo: 4-7.