ORGANIZZAZIONE MUNICIPALE E PROPAGANDA ELETTORALE NELL’ANTICA POMPEI (TERZA PARTE)

Le elezioni
letto 2340 volte
1-pompeiscavi.jpg

Il momento più importante della vita pubblica a Pompei era quello delle elezioni, caratterizzato dalla partecipazione qualificata e attiva dei cittadini, anche di coloro che non avevano diritto al voto.

Per aprire la campagna elettorale bisognava attendere che i candidati avessero manifestato  la loro volontà di concorrere per quella carica al magistrato incaricato di presiedere lo scrutinio, e che i nomi fossero pubblicati. Solo allora poteva iniziare la campagna delle raccomandazioni elettorali che era la parte più viva, più dinamica e più sentita delle elezioni e che difatti coinvolgeva enormi masse di cittadini. Ad essa prendevano parte tutti, a partire dai singoli votanti fino alle associazioni, dalle corporazioni agli stessi candidati e, per finire, alle famiglie più in vista, che avevano logicamente maggiori mezzi e possibilità.

Non vi era preclusione per nessuno, anche perché i mezzi di comunicazione erano limitati: oltre alla propaganda orale, alle raccomandazioni, non rimanevano che le scritte murali o manifesti.

Questi ultimi venivano scritti o dipinti sui muri con vernice rossa o nera su uno strato di intonaco. Erano delle vere e proprie  raccomandazioni per i candidati espresse con la formula ORO VOS (O UT) FACIATIS “Vi prego di fare”, cioè di eleggere, votare. Oppure la formula era abbreviata in O V F. Per indicare poi il nome della carica usavano anche numeri come “II VIR” o “II VIR I D”per indicare “Duovirum o Duovirum inre dicundo” e “AED” per aedilem.

La parte principale del manifesto era il nome del candidato, scritto a lettere grosse per evidenziarlo; si sono rinvenute anche scritte con il solo nome del candidato o addirittura con il nome abbreviato come per indicare che la persona in questione era notoriamente conosciuta.

Per rendere più efficace la raccomandazione accanto ad essa  o alle scritte normali, in casi sporadici, si aggiungevano i meriti, le lodi, le promesse di quanti sostenevano quella determinata candidatura, specialmente se facevano parte di una organizzazione o erano persone influenti. (FINE TERZA PARTE)