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Prisco Cutino21:13
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UF.ST. MTN COMPANY21:03
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UF.ST.FdI CAMPANIA20:34
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PK COMMUNICATION19:24
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Monica De Santis17:39
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UF.ST.COMUNE DI SCAFATI01:18
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ANTONIO POLLIOSO00:40
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Marco Pirollo19:43
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UF.ST.FdI CAMPANIA00:56
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Aliberti, facebook00:43
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uf.st.Prefettura di Salerno20:58
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Monica De Santis20:41
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uf.st.P.A. Pompei20:13
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UF.ST.CARMINE AMATO01:27
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PK COMMUNICATION01:18
SOLOFRA (AV), CONTROLLI NEI LUOGHI DI LAVORO: NEI GUAI DUE IMPRENDITORI
L’operazione è stata condotta nell’ambito di un controllo ad ampio spettro disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino e finalizzato all’emersione del lavoro irregolare ed a tutela della legalità nella sempre delicata materia ambientale.
Nella cittadina conciaria i Carabinieri, durante un controllo ad un cantiere edile, hanno avuto modo di rilevare come i lavoratori dell’impresa ivi operante, oltre il 20% dei quali risultava privo di regolare contratto di assunzione, non erano stati sottoposti ai dovuti controlli sanitari né erano stati formati secondo i criteri imposti dalla vigente normativa sebbene impiegati in mansioni considerate a rischio. Immediate scattavano la denuncia in stato di libertà del legale rappresentante dell’impresa nonché la sospensione amministrativa dell’attività imprenditoriale.
Di diversa natura quanto riscontrato sulle pendici del Monte Partenio, ove i militari hanno scoperto l’esistenza di una vera e propria autofficina, completa di tutte le attrezzature, che era stata posta in essere all’interno di cinque fabbricati realizzati in assenza di permesso a costruire su di un sito sottoposto a vincoli ambientali e paesaggistici.
Ma il contesto in cui operava la piccola impresa era destinato a rivelare ulteriori sorprese all’esito degli accertamenti espletati dagli investigatori dell’Arma: si accertava, infatti, come l’attività fosse priva della prescritta iscrizione nel registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura e come lo smaltimento dei rifiuti, tra cui spiccava materiale intriso di olii esausti, avvenisse depositando gli stessi direttamente sul terreno, con potenzialmente elevato rischio inquinamento e danni ambientali.
Alla luce delle irregolarità riscontrate i Carabinieri applicavano i sigilli al sito, un’area della superficie di circa 500 mq. e per il titolare scattava il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.