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Antonio Di Giovanni01:11
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UF.ST.P.A. ERCOLANO00:48
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Prisco Cutino01:01
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Giancarlo Conticchio20:30
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Portavoce Polizia di Stato20:16
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uf.st.CISAL20:03
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Prisco Cutino17:28
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UF.ST.FdI CAMPANIA01:27
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Enzo Ruggiero01:12
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UF.ST.VIETRI01:05
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Antonio Abate19:05
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UF.ST.VIETRI01:18
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Antonio Abate21:14
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uf.st. Tommasetti21:05
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Portavoce Polizia di Stato20:28
CALABRITTO (AV), ABBANDONO DI RIFIUTI: SEQUESTRATE DUE VASTE AREE
Il gestore delle aree, che all’epoca dei fatti era già stato denunciato in stato di libertà per “deposito incontrollato di rifiuti, gestione illegale di una discarica ed inquinamento ambientale”, aveva chiesto il dissequestro dei siti promettendo la bonifica dei terreni e lo smaltimento, nel rispetto delle norme vigenti, dei “rifiuti pericolosi e non” ivi presenti.
Ma non è andata proprio così: il sopralluogo congiunto dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco di Avellino, ha ieri permesso di accertare che l’imprenditore non aveva assolutamente ottemperato alle disposizioni impostegli sia dall’Autorità Giudiziaria che dal Sindaco con varie ordinanze sindacali, non avendo provveduto alla bonifica ed anzi avendo continuato ad accumulare rifiuti costituiti da parti di mezzi pesanti e pezzi di autovetture.
Aveva inoltre realizzato in un capannone una vera e propria autofficina abusiva dove venivano smontati i veicoli, perlopiù già rottamati, esercitando, di fatto, l’attività illecita di autodemolizione.
Attesa l’assenza di autorizzazione, il mancato rispetto delle prescrizioni impostegli e, soprattutto, nella considerazione che i rifiuti presenti continuavano a provocare infiltrazioni nocive nel sottosuolo, consistenti prevalentemente in oli presenti all’interno dei motori ed acidi delle molte batterie oramai esauste, le aree venivano nuovamente sequestrate e poste a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Per l’imprenditore scattava, ancora una volta, la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.