SALERNO, DUPLICE OMICIDIO A FRATTE, CICCONE: <<COSTERNATO PER LA VICENDA, INVITO A SOSPENDERE LE AFFISSIONI>>

Ciccone, candidato per le prossime elezioni regionali,: “la vicenda segnerà questo mese di campagna elettorali e le future competizioni”.
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Le due vittime dell'agguato in stile camorristico, Antonio Procida e Angelo Rinaldi, dovevano provvedere all'affissione dei manifesti elettorali per conto dell'avv. Romano Ciccone, candidato di Forza Italia alle prossime elezioni regionali della Campania.  

«Da qualche giorno - ha dichiarato Ciccone - erano stati consegnati i manifesti ai due che avevano iniziato ad attaccarli per la città proprio nei giorni scorsi».

Il candidato di Forza Italia ha spiegato anche la procedura per avere l'autorizzazione all'affissione a fini elettorali. «È necessario - ha sottolineato Ciccone - avere, cosa che io ho, ovviamente, il mandatario elettorale per poter procedere. Bisogna fare una comunicazione alla Corte d'Appello dove si annuncia la volontà di attaccare i manifesti per la campagna elettorale. Poiché sono candidato mi posso avvalere di questa possibilità negli spazi appositi. Dopo che si è aperto un conto corrente e dopo che si sono espletate alcune pratiche burocratiche - ha concluso - si può procedere tranquillamente, in automatico, senza alcuna comunicazione ulteriore al Comune».

«Sono costernato per la vicenda. Non posso che unirmi, innanzitutto, al dolore delle famiglie che piangono la perdita dei loro cari. Nell’attesa che la Procura svolga il proprio lavoro, se venissero confermate le prime ipotesi, mi sembra opportuno chiarire alcuni aspetti, per evitare ogni possibile fraintendimento. Le affissioni per una campagna elettorale come quella per le elezioni regionali sono molteplici e distribuite su molte zone e comuni: ciò significa che le persone che se ne occupano sono molte, e spesso dividono il lavoro coi loro aiutanti e conoscenti. È uno dei tanti compiti che l’organizzazione di una campagna elettorale prevede: come candidato posso avvalermi dell’affissione negli appositi spazi, dopo aver nominato il mandatario elettorale ed aver dato comunicazioni alla Corte d’Appello, senza ulteriori autorizzazioni del Comune".

Poi continua: "Non nego che tali compiti sono affidati a persone che vivono spesso in condizioni di forte disagio: l’umiltà del lavoro gli permette così di guadagnare, forse poco, ma nella legalità. Non avrei mai immaginato che ciò potesse degenerare in una lite e, addirittura, in un omicidio. La vicenda segnerà, inevitabilmente, questo mese di campagna elettorale e anche le future competizioni: come candidato intendo sospendere da subito le affissioni in città, e rivolgo l’invito a tutti gli altri candidati a fare altrettanto. Lo faccio per rispetto e per stemperare un clima che, anche per le continue provocazioni politiche, rischia di diventare ancor più pesante» così Lello Ciccone, commentando il duplice omicidio a Fratte, in cui hanno perso la vita Angelo Rinaldi e Antonio Procida.

Pare però che l'affissione dei manifesti non centri, il motivo invece potrebbe essere una lite sfociata tra Procida e il boss della zona, il 57enne Matteo vaccaro, qualche ora prima del duplice omicidio. Angelo Rinaldi potrebbe essere stato ucciso con Procida perchè si trovava con lui in quel momento. La lite tra Vaccaro e Procida, che forse ne avrebbe messo in discussione la leadership di boss, sarebbe stata quindi la causa degli omicidi. Il boss Vaccaro per riaffermare, forse, il potere, avrebbe commissionato l'omicidio al figlio Guido, 35 anni, e Roberto Esposito (44), che poi sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto.

(la foto da La Città di Salerno)