"NO AL MATRIMONIO GAY E ALL'UTERO IN AFFITTO", L'APPELLO DI "VOGLIO MAMMA-SALERNO" AI PARLAMENTARI

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Un appello ai parlamentari salernitani affinché presentino emendamenti soppressivi del DDL Cirinnà, un testo che «di fatto istituisce il matrimonio omosessuale e legittima la pratica disumana dell’utero in affitto». L’iniziativa è del circolo “Voglio la mamma – Salerno”, nato dopo il successo del libro del giornalista Mario Adinolfi, che ha indicato tra le strade per bloccare la legge quella di inondarla di emendamenti, materialmente scritti e inviati ai deputati e senatori salernitani che vorranno presentarli entro il termine di lunedì 11 maggio.

«Dopo l’11 maggio si comincia a votare e in poche settimane il ddl Cirinnà, che istituisce il matrimonio gay e legittima l’utero in affitto, di fatto può diventare legge. Il nostro dissenso – dichiarano i responsabili del circolo - è totale: sotto l’aspetto giuridico, non possiamo non sottolineare come il DDL in questione sia palesemente anticostituzionale; appoggiare il ddl Cirinnà significa, di fatto, ed al di là di ogni intenzione, sostenere il poderoso attacco che viene portato alla famiglia e, infine, il DDL legittima le adozioni da parte di coppie omosessuali e la pratica disumana dell’“utero in affitto”, visto che, con buona pace di tutti, nessun bambino e nessuna bambina potranno mai nascere da una coppia omosessuale. Ci battiamo – spiegano - perché, rispettando assolutamente gli omosessuali e i loro diritti come persone, allo stesso modo rispettiamo la Costituzione della Repubblica italiana e le sue leggi sul diritto di famiglia. E siamo radicalmente contrari allo snaturamento dell’istituto matrimoniale, così come siamo contrari a qualsiasi pratica che abbia come vittime i soggetti più deboli, cioè i bambini e le donne. I figli non si pagano e gli uteri non si affittano».

Ecco l'appello inviato ai seguenti deputati e senatori:

ON. FULVIO BONAVITACOLA

ON. SABRINACAPOZZOLO

ON. MARIA ROSARIA CARFAGNA

ON. EDMONDO CIRIELLI

ON. SILVIA GIORDANO

ON. TINO IANNUZZI

ON. GIROLAMO PISANO

ON. MICHELE RAGOSTA

ON. ANGELO TOFALO

ON. SIMONE VALIANTE

SEN. FRANCO CARDIELLO

SEN. ANDREA CIOFFI

SEN. GIUSEPPE ESPOSITO

SEN. VINCENZO FASANO

SEN. EVA LONGO

SEN. ANGELICA SAGGESE. 

Il testo dell’appello: 

Egregio Onorevole,

ci permettiamo di scriverLe nella Sua qualità di rappresentante delle istituzioni.

Ci riferiamo alla prossima discussione e votazione DDL Cirinnà, il quale, al di là di ogni equilibrismo linguistico, introdurrebbe nel nostro Paese il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Desideriamo esprimerLe il totale nostro dissenso da tale provvedimento per molti motivi, che qui sintetizziamo in alcune osservazioni. 

1. Sotto l’aspetto giuridico, non possiamo non sottolineare come il DDL in questione sia palesemente anticostituzionale sulla base di quanto previsto dall’art.29 della Costituzione. I proponenti del DDL dovrebbero avere il coraggio di chiedere la riforma della Costituzione prima di sottoporre al Senato un tale progetto che rappresenta l’ideologia di una elite minoritaria e non il pensiero profondo (e finora silenzioso) della maggioranza del popolo italiano. 

2. Si tratta di una legislazione contraria ai più elementari principi di umanità ed alla storia ultramillenaria della nostra civiltà. Appoggiare il ddl Cirinnà significa, di fatto, ed al di là di ogni intenzione, sostenere il poderoso attacco che viene portato alla famiglia, che la stessa proponente del DDL, durante una seduta della Commissione, ha dichiarato ufficialmente di voler “sgretolare”. 

3. il DDL legittima le adozioni da parte di coppie omosessuali e la pratica disumana dell’“utero in affitto”, visto che, con buona pace di tutti, nessun bambino e nessuna bambina potranno mai nascere da una coppia omosessuale. La ragione che ci spinge a scriverLe non è la volontà di negare a qualcuno dei diritti che sono già garantiti dall’ordinamento giuridico vigente, ma al contrario di difendere i diritti dei più deboli, i bambini e le donne, che sarebbero gravemente vulnerati dalla trasformazione in legge del DDL Cirinnà. 

Motivi di carattere umano, antropologico, educativo ed etico dovrebbero indurLa a riconsiderare e bloccare una legislazione che non è legata ad alcuna emergenza sociale e che non può essere richiesta dall’UE, dato che quest’ultima non ha alcuna competenza in tema di famiglia. 

Le chiediamo dunque di presentare gli emendamenti che Le proponiamo (in allegato) oppure quelli che più riterrà opportuni per fermare questa legge assurda.

Lunedì 11 maggio scade il tempo utile per farlo. 

Confidiamo che la nostra franchezza possa dare lo spunto ad una riflessione su solide ragioni giuridiche ed umane, oltre ogni pregiudizio ideologico. 

Le giungano i nostri più cordiali saluti

Emendamenti al testo unificato corretto e proposto dalla relatrice per i disegni di legge nn. 14 e connessi 

1)      All’art. 1 comma 2. del testo unificato la dicitura “anche dello stesso sesso” è sostituita dalla seguente: “anche di sesso biologicamente diverso”; 

2)      All'art. 1 comma 2 del testo unificato la dicitura " anche del stesso sesso" è sostituita dalla seguente "anche di sesso biologicamente uguale"; 

3)      All'art. 1 comma 2 del testo unificato la dicitura "unite da vincolo affettivo" è sostituita dalla seguente "unite da vincolo amicale"; 

4)      All'art. 1 comma 2 del testo unificato la dicitura "unite da vincolo affettivo" è sostituita dalla seguente "unite dal medesimo centro di interessi di cura ed assistenza reciproca"; 

5)      All'art. 1 comma 2 del testo unificato la dicitura "unite da vincolo affettivo" è sostituita dalla seguente "unite dal medesimo centro di interessi solidaristici"; 

6)      All'art. 1 comma 2 del testo unificato la dicitura "unite da vincolo affettivo" è sostituita dalla seguente "unite dal riconoscimento reciproco del diritto di mutuo soccorso"; 

7)      All'art. 1 comma 2 del testo unificato la dicitura "unite da vincolo affettivo" è sostituita dalla seguente "unite da reciproco riconoscimento di parità e dignità umana "; 

8)      Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “ di voler fondare tale unione" è sostituito dalla dicitura " di voler stipulare un contratto civile al fine di regolamentare i propri rapporti solidaristici"; 

9)      Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressionedi voler fondare tale unione" è sostituito dalla dicitura " di voler stipulare un patto civile al fine di regolamentare i propri rapporti solidaristici "; 

10)  Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “ di voler fondare tale unione " è sostituito dalla dicitura " di voler stipulare un accordo civile al fine di regolamentare i propri rapporti solidaristici"; 

11)  Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “ di voler fondare un’unione civile" è sostituito dalla dicitura " di voler costituire un aggregato civile al fine di regolamentare i propri rapporti solidaristici"; 

12)  Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “ di voler fondare un’unione civile" è sostituito dalla dicitura "di voler costituire un patto di comunione civile al fine di regolamentare i propri rapporti solidaristici"; 

13)  Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “di voler fondare un’unione civile" è sostituito dalla dicitura " di voler stringere un accordo di comunione civile al fine di regolamentare i propri rapporti solidaristici "; 

14)  Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “di voler fondare un’unione civile" è sostituito dalla dicitura " di voler costituire una comunione di civile e reciproco rispetto al fine di regolamentare i propri rapporti solidaristici"; 

15)  Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “ di voler fondare un’unione civile" è sostituito dalla dicitura " di costituire un associazione senza scopo di lucro reciproco"; 

16)  Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “ di voler fondare un’unione civile" è sostituito dalla dicitura " di costituire un'associazione con finalità di assistenza reciproca"; 

17)  Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “ di voler fondare un’unione civile" è sostituito dalla dicitura " di costituire un'associazione con scopi mutualistici"; 

18)  Al comma 1. dell’art. 1 del testo unificato l’espressione “ di voler fondare un’unione civile" è sostituito dalla dicitura " di costituire un'associazione i cui componenti siano vincolati dal reciproco rispetto e dal mutuo soccorso"; 

19)  Al comma 2 dell'art. 3 del testo unificato l'espressione " la parte dell'unione civile" è sostituita dall'espressione " il socio dell'associazione"; 

20)  Al comma 2 dell'art. 3 del testo unificato l'espressione " la parte dell'unione civile" è sostituita dall'espressione " il socio – assistenziale dell'associazione"; 

21)  Al comma 2 dell'art. 3 del testo unificato l'espressione " la parte dell'unione civile " è sostituita dall'espressione " la componente separata e distinta dall'altra dell'unione civile"; 

22)  Al comma 2 dell'art. 3 del testo unificato l'espressione " la parte dell'unione civile" è sostituita dall'espressione " il contraente dell'accordo di mutuo e reciproco aiuto"; 

23)  Al comma 2 dell'art. 3 del testo unificato l'espressione " la parte dell'unione civile" è sostituita dall'espressione " l'associato che partecipa all'unione" ;