POMPEI, SFIORATO IL DRAMMA NEL PUNTO DOVE MORIRONO MAMMA E FIGLIA INGHIOTTITE DAL FIUME

Una gomma forata per poco non causava la ripetizione dell'incidente di Novembre 2013. Per fortuna un blocco di cemento impedisce la caduta nel fiume
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L’incrocio della paura per poco non torna a mietere vittime. Dopo l’incidente che aveva coinvolto tre ragazze finite con una citroen C1 nelle acque del fiume Sarno in via Ripuaria, dopo l'altro incidente, più grave, più drammatico, della Panda di colore giallo, con a bordo Annunziata Cascone di 51 anni e di sua figlia Anna Ruggirello di 20 anni, residenti a Messigno, precipitate nel fiume dopo uno schianto con un’altra autovettura, una Ford, all’incrocio tra via Casone, via Ripuaria e via Antonio Morese (morte entrambe, una ripescata nell'auto, l'altra, la madre, ritrovata morta in Sardegna), ecco che per poco non si è verificato la riedizione di quell'incidente di Novembre 2013.

Un'auto, una multipla blu, guidata da un donna di circa 40 anni, a causa di una buca, ha forato una gomma, sbandando e perdendo il controllo dell'auto. Se non ci fosse stato un blocco di cemento a fermarla, sarebbe finita nel Fiume, proprio nello stesso punto dell'altra volta. Quindi per la donna solo un grande spavento e una ferita alla testa per aver battuto contro un finestrimo. Per fortuna l'airbag ha limitato i danni. Subito un'autoambulanza, chiamata da qualcuno che ha assistito all'incidente, è interventuta a soccorrere la donna. Stavolta è andata bene e la corsa dell’auto che sbandava è stata frenata dal blocco di cemento.

Purtroppo, lo stato di dissesto della strada è peggiorato, niente è stato fatto, lo stato di pericolosità dell'argine del fiume Sarno è tuttora privo di protezione. Qualche blocco di cemento è stato messo (per fortuna), ma lo stato della strada e degli argini resta com'era.  E' sotto gli occhi di tutti lo stato di degrado degli argini, ma anche dei fondali. Erbacce che ricoprono i marciapiedi, balaustre che non reggono niente, argini privi di protezione, strada piena di buche. A quando la messa in sicurezza degli argini e la pulizia dei fondali? Di chi sono le responsabilità?