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TERRORISMO: CONVOCATO IL COMITATO NAZIONALE PER L'ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA
Dopo i tragici fatti di Parigi,questa mattina al Viminale si è svolto il comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi. La riunione, alla quale hanno partecipato i vertici delle forze di polizia e dei servizi di sicurezza, ha permesso di fare una prima analisi di quanto accaduto a Parigi e a predisporre le misure necessarie per cercare di ridurre al minimo i rischi per il nostro paese.
Terminata la riunione il ministro Alfano durante la conferenza stampa ha dichiarato che "Abbiamo rivisto e rivalidato il sistema della sicurezza in Italia che fin qui ha funzionato e abbiamo assunto due decisioni essenziali: un rafforzamento dei controlli sul territorio e un rafforzamento dei controlli alla frontiera".
"L'attività di prevenzione dall'inizio dell'anno - ha continuato il ministro Alfano - si è concretizzato con 540 perquisizioni, con il controllo di 56.426 persone di cui 147 quelle indagate, e con 325 persone espulse o respinte alla frontiera. Inoltre sono stati 8.493 i veicoli controllati e 55 le espulsioni di estremisti".
"Abbiamo deciso - ha concluso Alfano - di rafforzare in particolare i controlli alla frontiera con la Francia per evitare che si verifichino transiti che possono danneggiare le delicate indagini in corso. La vigilanza è strettissima. Lo stesso faremo su tutti i valichi con controlli su strade, ferrovie, porti e aeroporti"
D'intesa con il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il capo della Polizia Alessandro Pansa già da ieri ha invitato tutte le autorità di pubblica sicurezza sul territorio ad innalzare la vigilanza e i controlli su tutti gli obiettivi sensibili, con particolare riferimento a quelli francesi e con una attenzione specifica su Roma e Milano.
Vigilanza massima, dunque, su porti, aeroporti e stazioni, sedi diplomatiche, luoghi di culto, monumenti e musei, centri commerciali e luoghi di aggregazione, scuole e università di diversi paesi.
Misure che accompagnano quelle già disposte, dopo l'aggressione a Milano di un cittadino ebreo, con una circolare inviata a prefetti e questori che invitava a rafforzare le misure di sicurezza su tutti quei luoghi e quegli obiettivi riconducibili ad Israele e alla religione ebraica: sinagoghe ma anche scuole ebraiche, sedi diplomatiche e di compagnie aeree, quartieri frequentati per la maggior parte da cittadini di religione ebraica, interessi commerciali, aziende.